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Piazza Affari (e le borse europee) hanno chiuso in rosso

È tornato ad allargarsi lo spread tra Btp e Bund: il differenziale tra i due titoli con scadenza a 10 anni è balzato a oltre 190 punti. In generale calo i bancari

di Edoardo Fagnani 23 mag 2018 ore 18:31

Giornata decisamente negativa per Piazza Affari e per le principali borse europee. Secondo Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, difficilmente la volatilità abbandonerà gli asset italiani in tempi brevi. “Il problema è l'assenza di alternative attraenti, dal punto di vista degli investitori, con lo spettro di nuove elezioni in autunno, nel caso la trattativa per il nuovo Governo salti in extremis”, ha segnalato lo strategist. Intanto, è tornato ad allargarsi lo spread tra Btp e Bund: il differenziale tra i due titoli con scadenza a 10 anni è balzato a oltre 190 punti. In generale calo i bancari: ha fatto eccezione BPER Banca.

Il FTSEMib ha registrato un ribasso dell’1,31% a 22.912 punti, dopo aver registrato un minimo di 22.754 punti e un massimo di 23.061 punti. Il FTSE Italia All Share ha terminato la giornata con un calo dell’1,26%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,88%) e per il FTSE Italia Star (-1,05%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,92 miliardi di euro, rispetto ai 3,05 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.188.315.826 azioni (1.114.100.520 nella seduta di ieri). Su 391 titoli trattati, 262 hanno chiuso la giornata sotto la parità, mentre i rialzi sono 95; invariate le restanti 34 azioni.

L’euro è sceso a 1,17 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin era scivolato sotto gli 8.000 dollari (poco più di 6.500 euro).

 

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borsa-negativaIn generale ribasso i bancari.

Ha fatto eccezione BPER Banca, che ha messo a segno un progresso dell'1,09% a 4,723 euro. Il Sole24Ore ha descritto - sulla base delle indicazioni dell'amministratore delegato Alessandro Vandelli - quelle che potrebbero essere le linee guida del piano industriale che l’istituto presenterà il prossimo mese di settembre. La banca dovrebbe focalizzarsi “sulla messa a terra del piano di smaltimento dei crediti deteriorati” e, al contempo, dedicarsi “alle questioni riguardanti la crescita del gruppo”. Il manager ha ribadito la volontà di incrementare il dividendo relativo all’esercizio 2018. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 22 maggio AQR Capital Management ha ridotto dall'1,47% all'1,31% la posizione corta su BPER Banca. Anche Old Mutual Global Investors (UK) Limited ha diminuito lo "short" sulla banca, portandolo dallo 0,7% allo 0,67%.

Performance peggiore per Unicredit (-2,23% a 16,314 euro).

Male anche UBI Banca (-2,23% a 16,314 euro). Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che B&G Master Fund ha ridotto dallo 0,5% allo 0,49% la posizione corta sull’istituto.

Il Creval ha terminato la giornata con una flessione del 3,73% a 0,1059 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 22 maggio Numeric Investors ha incrementato la posizione corta sull'istituto, portandola dallo 0,92% all'1,07%.

 

Telecom Italia (-0,92%% a 0,7312 euro) si è allineata al trend negativo di Piazza Affari. Gli analisti di Morgan Stanley hanno ridotto da 1,2 euro a 1,1 euro il target price sulla compagnia telefonica, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per i prossimi trimestri e alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Anche Citigroup ha sforbiciato il prezzo obiettivo su Telecom Italia, portandolo da 0,7 euro a 0,6 euro; gli analisti hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni.

 

ENI ha perso l’1,11% a 15,924 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato da 16,5 euro a 18,5 euro il target price sul Cane a sei zampe, in seguito al rally registrato dal prezzo del petrolio; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni, sfruttando il momento di debolezza del mercato azionario italiano. Promozione completa da Exane, che ha alzato da 15 euro a 19,5 euro il prezzo obiettivo su ENI e ha migliorato il giudizio, portandolo ad “Outperform” (farà meglio del mercato).

 

Astaldi ha ceduto lo 0,18% a 2,246 euro. L’agenzia S&P ha ridotto di un livello il rating sul debito a lungo termine del gruppo, portandolo da “CCC+” a “CCC”; il giudizio conferma l’azienda tra gli emittenti speculativi. Gli esperti hanno modificato le prospettive sul rating per i prossimi trimestri portandole da “Negative” a “developing” (in revisione).

 

Ottima giornata per Fiera Milano (+7,21% a 2,825 euro). La società ha presentato il piano industriale relativo al periodo 2018/2022, che si focalizzerà su quattro linee strategiche: sviluppo del portafoglio di manifestazioni di terzi e del business congressuale; valorizzazione dei servizi; rafforzamento delle manifestazioni direttamente organizzate; espansione del business internazionale. Fiera Milano stima ricavi medi annui nel periodo di piano pari a 260-280 milioni di euro, in crescita rispetto ai 247 milioni medi annui realizzati nel quinquennio 2013-2017. L'EBITDA medio annuo atteso è pari a 28-32 milioni di euro, in aumento rispetto a un EBITDA medio annuo pari a 10 milioni del periodo 2013-2017, per effetto delle linee di crescita delineate e della riduzione di costi fissi. Fiera Milano punta a chiudere in utile tutti gli esercizi del piano industriale, a prescindere dalla stagionalità tipica del business. Dopo la diffusione dei target del piano industriale gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 2,8 euro a 3,4 euro il target price su Fiera Milano; gli esperti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

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