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FTSEMib in forte calo: pesa lo stacco dei dividendi

Secondo quanto riportato da alcune agenzie, le cedole hanno determinato una perdita di circa 400 punti, equivalente a una flessione di poco superiore al 2%

di Edoardo Fagnani 23 mag 2016 ore 17:52

Borsa Italiana ha terminato la prima seduta della settimana con gli indici in generale ribasso. Oggi a Piazza Affari numerose aziende hanno staccato il dividendo, situazione che ha avuto un impatto rilevante sulla performance dei principali indici; in particolare, secondo quanto riportato da alcune agenzie, il FTSEMib ha registrato a parità di condizioni di mercato una perdita di circa 400 punti indice, equivalente a una variazione di poco superiore al 2%.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno il 2,74% a 17.325 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 17.272 punti e un massimo di 17.625 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso il 2,38%. Ribassi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,19%) e il FTSE Italia Star (-0,18%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,25 miliardi di euro, rispetto ai 2,53 miliardi di venerdì. Su 322 titoli trattati, 185 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 124. Invariate le restanti 13 azioni.
L’euro si è confermato a 1,12 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_26Giornata nervosa per i bancari.
Unicredit ha registrato una flessione del 3% a 2,914 euro. Secondo quando riportato da alcune agenzie stampa martedì 24 maggio potrebbe riunirsi un consiglio di amministrazione straordinario della banca, che dovrebbe valutare un ricambio ai vertici, in particolare della figura del consigliere delegato. Il quotidiano finanziario non esclude che l’attuale numero uno, Federico Ghizzoni, possa presentare formalmente le dimissioni dalla carica. Intanto, il manager ha ribadito che l’istituto non ha necessità di procedere con un aumento di capitale, aggiungendo che la situazione dell’istituto resta sotto controllo.
IntesaSanpaolo è scesa del 6,14% a 2,172 euro. Oggi l’istituto ha staccato un dividendo di 0,14 euro.
Anche UBI Banca (-5,1% a 3,278 euro) ha staccato la cedola; l’istituto ha assegnato un dividendo di 0,11 euro per azione.
Giornata di dividendi anche per la Popolare dell’Emilia Romagna (-4,18% a 4,266 euro) e la Popolare di Milano (-3,89% a 0,4964 euro); i due istituti hanno staccato una cedola rispettivamente di 0,1 euro e di 0,027 euro.
Performance negativa anche per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha ceduto l’1,24% a 0,5565 euro.

ENI ha perso il 3,36% a 12,95 euro. Oggi il Cane a sei zampe ha staccato il saldo del dividendo relativo all’esercizio 2015; il colosso petrolifero ha assegnato una cedola di 0,4 euro.   

Generali ha terminato la giornata con un calo del 4,78% a 12,14 euro. Oggi la compagnia triestina ha staccato un dividendo di 0,72 euro.
Giornata di dividendi anche per UnipolSAI (-8,22% a 1,698 euro) e Unipol (-4,48% a 3,116 euro); le due compagnie assicurative hanno staccato una cedola rispettivamente di 0,15 euro e di 0,18 euro.

In forte ribasso Fiat Chrysler Automobiles (-4,44% a 6,03 euro). Secondo il periodico tedesco Bild la società guidata da Sergio Marchionne potrebbe essere coinvolta nel caso delle emissioni truccate. Tuttavia, un portavoce dell’azienda ha ribadito che i veicoli rispettano la normativa vigente.

Mediaset è scesa dell’1,16% a 3,924 euro. Oggi il gruppo del Biscione ha staccato un dividendo di 0,02 euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 20 maggio Mackenzie Financial Corporation ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale di Mediaset, portandola dal 4,92% al 2,965%.

Leonardo-Finmeccanica ha perso l’1,49% a 10,55 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno ritoccato al rialzo la stima sull’utile per azione della società aerospaziale per l’esercizio in corso, mentre hanno limato quella relativa al 2017. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 13 euro e il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

Atlantia ha ceduto il 2,41% a 23,87 euro. Oggi la concessionaria autostradale ha staccato il saldo del dividendo relativo all’esercizio 2015; la compagnia ha assegnato una cedola di 0,48 euro.  Intanto, nel corso di un’intervista pubblicata su  Affari&Finanza, l’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha dichiarato nei prossimi 10 anni l’azienda investirà circa 15 miliardi di euro in Italia. Il manager ha aggiunto che a breve arriveranno nuovi azionisti per le controllate AdR e Autostrade per l'Italia. Inoltre, l’agenzia Fitch ha confermato il rating sul debito a lungo termine di Atlantia, fissato ad “A-”; il giudizio conferma la concessionaria autostradale tra gli emittenti non speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “stabili”.

 

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