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Il FTSEMib chiude in rosso (sotto i 26mila punti)

I titoli del settore bancario hanno registrato ribassi generalizzati. In decisa flessione CNH Industrial e Campari. Seduta brillante, invece, per Stellantis

di Edoardo Fagnani 23 feb 2022 ore 17:43

mercato-rossoAncora una seduta caratterizzata da elevata volatilità per i mercati azionari. I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata in territorio negativo, dopo essere arrivati a guadagnare anche oltre un punto percentuale.

Il FTSEMib ha perso lo 0,34% a 25.955 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.917 punti e un massimo di 26.384 punti. Il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno lo 0,38%. Ribassi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,71%) e per il FTSE Italia Star (-0,24%). Nella seduta del 23 febbraio 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 2,76 miliardi di euro, rispetto ai 3,02 miliardi di martedì.

Alle 17.35 il bitcoin è tornato a 38.500 dollari (poco più di 34.000 euro).

Lo spread Btp-Bund è risalito a 170 punti.

L’euro ha oscillato tra gli 1,13 e gli 1,135 dollari.

 

I titoli del settore bancario hanno registrato ribassi generalizzati.

Spicca il calo del BancoBPM (-3,86%). Male anche BPER Banca (-2,92%).

 

Pessima giornata per Campari (-9,77% a 9,294 euro), dopo la diffusione dei dati finanziari del 2021, esercizio chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento. La società ha segnalato che i trend positivi sono proseguiti nel quarto trimestre, nonostante le conseguenze avverse della quarta ondata della pandemia verso la fine dell’anno. La società ha fornito alcune indicazioni finanziarie per il 2022, focalizzandosi sulle stime relative alla marginalità. In particolare, il management prevede che la momentanea pressione sui costi dei materiali andrà a intensificarsi nell’anno corrente, posticipando il miglioramento della marginalità lorda (+70 punti base precedentemente previsti), e portando a un margine organico dell’EBIT sulle vendite sostanzialmente invariato nel 2022.

 

Stellantis ha registrato un balzo del 4,4% a 17,066 euro, dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2021, esercizio chiuso con un forte aumento dei ricavi e della redditività. La società ha fornito anche ha fornito alcune indicazioni finanziarie per l’esercizio in corso.

In decisa flessione, invece, CNH Industrial (-6,14% a 12,695 euro). La società ha presentato il piano industriale strategico rinnovato per il 2024, che indica ricavi netti delle attività industriali in crescita fino a 20-22 miliardi di dollari entro il 2024 con un tasso medio annuale di crescita del 6% circa. Con riferimento alla politica di remunerazione degli azionisti nel triennio 2022-2024 CNH Industrial si impegna a una politica dei dividendi coerente e conferma la capacità della società di esercitare eventuali riacquisti di azioni proprie (buy-back).

 

In rosso Telecom Italia TIM (-3,3% a 0,3834 euro). Secondo quanto scritto su La Repubblica, il colosso telefonico starebbe valutando la possibilità di cedere la quota detenuta in Inwit (+1,76% a 9,158 euro).

 

Giornata positiva per A2A (+1,76% a 1,536 euro). La società ha esaminato i risultati preliminari dell’esercizio 2021, chiuso con un Ebitda ordinario di 1,39 miliardi di euro, in incremento del 18% rispetto al risultato registrato nell’anno precedente, principalmente grazie al contributo positivo di tutte le Business Unit e delle recenti acquisizioni.

 

Tonfo di Saipem (-5,16% a 1,002 euro), nel giorno in cui si è riunito CdA per l'esame dei risultati preliminari del 2021 e delle linee guida della revisione del piano strategico 2022-2025.

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