Piazza Affari festeggia il Natale con una seduta positiva
Le contrattazioni riprenderanno lunedì 29 dicembre. Borsa Italiana ha registrato la migliore performance della giornata in Europa. Focus su Seat e Monte dei Paschi di Siena
di Edoardo Fagnani 23 dic 2014 ore 17:46Piazza Affari in territorio positivo nell’ultima seduta prima della lunga pausa natalizia. Le contrattazioni riprenderanno lunedì 29 dicembre. Borsa Italiana ha registrato la migliore performance della giornata in Europa. Seat Pagine Gialle ha terminato la giornata in territorio positivo, anche se il prezzo delle azioni resta abbondantemente sotto il valore di chiusura di venerdì 19 dicembre. In altalena i bancari: sono tornati gli acquisti sul Monte dei Paschi di Siena. Performance positive per i petroliferi.
Il FTSEMib è salito dell’1,46% a 19.352 punti, il massimo di giornata. Molto bene anche il FTSE Italia All Share che ha messo a segno un rialzo dell’1,38% a 20.452 punti. In progresso anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,87%) e del FTSE Italia Star (+0,06%). Volumi ridotti al minimo: nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,8 miliardi di euro, dagli 1,87 miliardi di ieri. Su 321 titoli trattati, 203 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 103. Invariate le restanti 15 azioni.
L’euro è sceso sotto gli 1,22 dollari. L’oro è sceso a 1.180 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBSeat Pagine Gialle ha terminato la seduta odierna in territorio positivo, dopo aver lasciato sul terreno il 90% nella giornata di ieri. Il titolo della società editoriale è balzato del 22,7% a 0,0027 euro. Tuttavia, il prezzo delle azioni resta abbondantemente sotto il valore di chiusura di venerdì 19 dicembre. La nuova Seat Pagine Gialle ha debuttato ieri a Piazza Affari a un prezzo di 0,02 euro per azione. Intanto, a fine novembre l'indebitamento netto del gruppo editoriale ha sfiorato gli 1,62 miliardi di euro, rispetto ai quasi 1,6 miliardi di ottobre. La posizione finanziaria netta ha risentito dell'accertamento degli interessi maturati sui debiti finanziari, per complessivi circa 116 milioni, e del flusso di cassa netto generato dalla gestione.
In generale rialzo i bancari.
Sono tornati gli acquisti sul Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato l’1,31% a 0,4701 euro. La banca senese ha raggiunto un accordo vincolante per la cessione pro soluto e in blocco di un portafoglio di crediti in sofferenza a un veicolo di cartolarizzazione finanziato da società riconducibili a Fortress Investment. Il portafoglio oggetto della vendita è composto da quasi 4mila sofferenze con un valore lordo di bilancio di circa 380 milioni di euro.
UBI Banca ha recuperato l’1,17% a 6,06 euro. L’istituto ha comunicato che, a seguito dell’ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni di legge, si sono perfezionati a i nuovi accordi con il Gruppo Aviva, che riformulano la partnership tra i due gruppi nel settore della distribuzione di prodotti assicurativi nei rami vita.
Spicca il balzo della Popolare Etruria e Lazio (+10,6% a 0,396 euro). Il consiglio di amministrazione della banca ha deliberato di dar seguito, nel quadro dell'intrapreso processo di integrazione con una realtà bancaria maggiormente rilevante e in un'ottica di contenimento dei costi e di recupero di efficienza gestionale, a un processo di riorganizzazione aziendale. Nel frattempo la banca ha progressivamente rimborsato 1,3 miliardi di euro di LTRO (Long term refinancing operation) fino ad azzerare la propria esposizione verso la BCE.
La Popolare dell’Emilia Romagna è salita del 2,8% a 5,51 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto la posizione corta sull’istituto, portandola dallo 0,61% allo 0,51%. Anche AQR Capital Management ha diminuito lo “short” sull'istituto emiliano, portandolo dallo 0,7% allo 0,66%.
Segno più anche per Unicredit (+2,14% a 5,49 euro) e IntesaSanpaolo (+0,65% a 2,496 euro).
Seduta positiva per i petroliferi. A New York il prezzo del greggio è tornato sopra i 56 dollari al barile.
ENI ha terminato la giornata con un buon rialzo (+1,63% a 14,94 euro). MF ha scritto che i vertici del Cane a sei zampe e i politici del Kazakhstan hanno trovato l’accordo sul giacimento del Kashagan. La produzione, ferma da oltre un anno per una fuga di gas, potrebbe riprendere nella seconda metà del 2016. Intanto, gli analisti di UBS hanno incrementato le stime sull’utile per azione di ENI per i prossimi esercizi, in seguito alla revisione delle stime sui costi di esplorazione. Gli esperti della banca svizzera hanno confermato il giudizio “Neutrale” e il prezzo obiettivo di 16,5 euro.
Segno più anche per Saipem (+1,12% a 8,995 euro) e Tenaris (+0,81% a 12,39 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Lone Pine Capital ha ridotto la posizione corta su Saipem, portandola dallo 0,54% alo 0,28%.