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FTSEMib in rialzo (ma solo frazionale)

I titoli del settore bancario sono rimasti sotto i riflettori, dopo la forte correzione subita nelle ultime sedute. Ancora vendite su UniCredit. Bene illimityBank e MPS

di Edoardo Fagnani 22 set 2020 ore 17:44

mercato-positivo_2I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata con variazioni frazionali, dopo la pesante correzione subita nella seduta precedente. Secondo Fabrizio Quirighetti - CIO Head of Multi-Asset di Decalia Asset Management - la volatilità potrebbe offrire alcuni punti di ingresso, sia per costruire alcune posizioni sia per rafforzarne altre. "In altre parole, non credo che si aumenti molto il rischio complessivo di un portafoglio aumentando i rischi azionari, purché ciò avvenga in modo da riequilibrare più o meno il posizionamento", ha puntualizzato l'esperto. Anche Andrea Scauri, - gestore azionario Italia di Lemanik - ritiene che la volatilità continuerà a essere relativamente elevata nei prossimi mesi, a causa delle crescenti infezioni da Covid-19, della scarsa visibilità sull'evoluzione del quadro macroeconomico, oltre che degli sviluppi politici, come le elezioni Usa e le tensioni commerciali Usa-Cina. "In un contesto simile, restiamo largamente posizionati sul settore delle utilities e delle infrastrutture; restiamo invece prudenti sul settore dei consumi e su quello bancario", ha precisato l'esperto.

Il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,54% a 18.896 punti, dopo aver oscillato tre un minimo di 18.803 punti e un massimo di 19.081 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,49%. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,14%) e per il FTSE Italia Star (+0,48%). Nella seduta del 22 settembre 2020 il controvalore degli scambi è sceso a 1,64 miliardi di euro, rispetto ai 2,45 miliardi di lunedì; sono passate di mano 768.328.157 azioni (940.184.994 nella seduta di lunedì). Su 412 titoli trattati, 211 hanno registrato una performance positiva, mentre i ribassi sono stati 174; invariate le restanti 27 azioni.

L’euro è scivolato a 1,17 dollari, mentre il bitcoin si è confermato a 10.500 dollari (meno di 9.000 euro).

Lo spread Btp-Bund è sceso sotto i 140 punti.

 

I titoli del settore bancario sono rimasti sotto i riflettori, dopo la forte correzione subita nelle ultime sedute.

Ancora vendite su UniCredit (-1,87% a 6,964 euro). Secondo quanto scritto su La Repubblica, nelle scorse settimane il Tesoro avrebbe contattato l’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier per la cessione della quota del 68,5% detenuta nel Monte dei Paschi di Siena (+3,88%). Il quotidiano ha precisato che il numero uno di UniCredit avrebbe chiesto precise garanzie in merito all’operazione, in particolare, “una cornice finanziaria di assoluta neutralità circa l’impatto sul capitale. Intanto, gli analisti del Credit Suisse hanno peggiorato il giudizio su UniCredit, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”; gli esperti hanno confermato il target price di 9,5 euro.

Gli stessi analisti del Credit Suisse hanno ripreso la copertura su IntesaSanpaolo (+0,38% a 1,6418 euro) con un prezzo obiettivo di 2,5 euro e l'indicazione di acquisto delle azioni.

illimityBank ha registrato un rialzo dell'1,48% a 8,91 euro. L’istituto e Fabrick (società del gruppo Sella per lo sviluppo dell’Open banking e dell’ecosistema fintech in Italia e attuale azionista al 100% di HYPE) hanno raggiunto un accordo di joint-venture nella fintech HYPE. Nel dettaglio la banca quotata al segmento STAR acquisirà la partecipazione del 50% nel capitale di HYPE attraverso una serie di operazioni societarie che prevedono il conferimento di un ramo d’azienda di illimityBank, la sottoscrizione di un aumento di capitale in HYPE per cassa per 30 milioni di euro funzionale al piano industriale di HYPE, e azioni di nuova emissione riservate a Fabrick pari al 7,5% del capitale per un controvalore di circa 45 milioni di euro. In base agli accordi, già al perfezionamento dell’operazione il gruppo Sella arriverà a detenere il 10% di illimityBank attraverso un ulteriore aumento di capitale riservato pari al 2,5% al prezzo di 8,337 euro per azione sottoscritto dalla capogruppo Banca Sella Holding per un ammontare di 16,5 milioni di euro.

 

Focus sui titoli del settore petrolifero.

Chiusura positiva per ENI (+1,53%). Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob 22 settembre 2020 si apprende che l’11 settembre UniCredit ha limato la partecipazione detenuta nel capitale del colosso petrolifero, portandola allo 0,981% dal precedente 1,004% datato 9 settembre. La stessa commissione ha comunicato che dal 14 settembre l’istituto figura tra i maggiori azionisti di Saipem (-1,34%), con una quota dell’1,102% del capitale.

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