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Draghi annuncia il QE e Piazza Affari mette il turbo

La BCE procederà con un programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato per un ammontare di 60 miliardi di euro al mese. FTSEMib oltre quota 20mila punti

di Edoardo Fagnani 22 gen 2015 ore 17:44

Piazza Affari e le principali borse europee in rialzo nel giorno della prima riunione della BCE del 2015. L’istituto non ha modificato i tassi di interesse, confermando allo 0,05% il saggio di riferimento. Nella consueta conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria il numero uno dell’istituto, Mario Draghi, ha ufficializzato il lancio del Quantitative Easing. Nel dettaglio la BCE procederà con un programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato per un ammontare di 60 miliardi di euro al mese. Gli acquisti partiranno a marzo del 2015 e dureranno al massimo fino a settembre del 2016, sulla base delle prospettive sull'inflazione. Il banchiere ha aggiunto che gli acquisti comprenderanno titoli investment-grade dell'area euro e ha aggiunto che solo il 20% dell'ammontare acquistato sarà in regime di condivisione del rischio con gli istituti centrali nazionali. In rialzo i bancari in seguito alle nuove misure della BCE. Riflettori sempre accesi sugli istituti popolari, dopo il rally registrato nelle ultime tre sedute. Buone performance per i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è risalito a 48 dollari al barile. Spicca il balzo di Gruppo l’Espresso.
Il FTSEMib ha terminato la seduta con un progresso del 2,44% a 20.470 punti, registrando il sesto rialzo consecutivo. Molto bene anche il FTSE Italia All Share che ha guadagnato il 2,35% a 21.654 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,68%) e il FTSE Italia Star (+0,69%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 5,07 miliardi di euro, rispetto ai 3,83 miliardi di ieri. Su 322 titoli trattati, 233 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 78. Invariate le restanti undici azioni.
Dopo le indicazioni della BCE, l’euro è scivolato a 1,14 dollari. L’oro è tornato sopra i 1.300 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_saleIn generale rialzo i bancari in seguito alle nuove misure della BCE.
Riflettori sempre accesi sugli istituti popolari, dopo il rally registrato nelle ultime tre sedute. Intonazione positiva per la Popolare dell’Emilia Romagna (+4,73% a 6,425 euro) e la Popolare di Milano (+3,06% a 0,7245 euro), mentre il Banco Popolare ha ceduto lo 0,41% a 12,02 euro. Nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Reuters, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha dichiarato che la riforma degli istituti popolari potrebbe consentire il consolidamento del settore bancario italiano. Inoltre, dal decreto emerge che per gli istituti che non rispettano le indicazioni fissate (riduzione dell’attivo sotto gli 8 miliardi di euro o la trasformazione in società per azioni), potrebbe essere proposta la liquidazione coatta. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha riaperto lo “short” sulla Popolare di Milano, con una quota dello 0,74%. La stessa Consob ha comunicato che AQR Capital Management ha ritoccato al rialzo la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna, portandola dallo 0,89% allo 0,92%.
La Popolare Etruria e Lazio ha registrato un balzo del 13,3% a 0,6 euro, dopo essere rimasta sospesa per eccesso di rialzo per buona parte della giornata. Il 20 gennaio Kairos Investment Management Limited ha incrementato la posizione “short” nella banca, portandola dal 2,92% al 3,01%.
Seduta brillante per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato il 3,31% a 0,5145 euro.
Molto bene anche Unicredit (+3,7% a 5,745 euro) e IntesaSanpaolo (+2,11% a 2,608 euro).

Buone performance per i petroliferi.
ENI ha messo a segno un rialzo del 2,23% a 15,1 euro. Il Cane a sei zampe ha annunciato una nuova scoperta a olio e gas nel prospetto esplorativo Melehia West Deep, situato nella concessione di Melehia, nel deserto occidentale egiziano, a 300 chilometri a ovest di Alessandria d’Egitto. ENI, attraverso la controllata International Egyptian Oil Company (IEOC), detiene il 76% nella concessione di Melehia.
Molto bene Saipem, che è salita del 4,37% a 8 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Discovery Capital Management ha aumentato lo “short” sulla società, portandolo dall’1,25% all’1,38%.
Snam ha recuperato il 3,54% a 4,276 euro. Ieri la società riaperto il collocamento del bond in scadenza ad aprile 2023, offrendo titoli per un ammontare di 250 milioni di euro. Il rendimento dell’obbligazione è stato fissato a 70 punti base oltre il tasso mid swap di riferimento.
Enel ha registrato un progresso del 3,35% a 3,954 euro. Gli analisti di RBC Capital hanno migliorato il giudizio sul colosso elettrico, portandolo ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 4,5 euro e non escludono che il management possa aumentare il dividendo, sfruttando la forte generazione di cassa delle attività operative. Intanto, Enel ha comunicato che la controllata Enel Finance International acquisterà obbligazioni emesse dalla stessa e garantite da Enel per un ammontare complessivo pari a 1,43 miliardi di euro.
Enel Green Power è salita del 2,82% a 1,75 euro. Barclays ha tagliato le stime sulla redditività società energetica per i prossimi esercizi. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 2,4 euro e il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

Gruppo l’Espresso è balzata del 6,8% a 1,037 euro. La società editoriale e Discovery Italia hanno raggiunto l'accordo per il passaggio di proprietà di All Music, società editrice della televisione nazionale generalista Deejay TV. Il valore dell'operazione è stimato in circa 17 milioni di euro.

Finmeccanica è salita del 2,82% a 8,94 euro. Il Sole24Ore ha scritto che la società aeronautica sarebbe arrivata alle battute finali in merito alla vendita delle partecipazioni detenute in Ansaldo Breda e Ansaldo-STS. Dopo il consiglio di amministrazione di ieri la scelta del compratore potrebbe essere questione di giorni e non è da escludere che la decisione venga presa entro il 27 gennaio.

Salvatore Ferragamo ha registrato una flessione dello 0,95% a 23,05 euro. Gli analisti di Société Générale hanno peggiorato il giudizio sulla società del lusso e ora consigliano di vendere le azioni, in seguito allo stop della crescita della marginalità. Gli esperti hanno confermato il target price di 20 euro.
Tod’s ha perso l’1,64% a 80,9 euro. In serata la società ha comunicato i risultati preliminari dell’esercizio 2014.

STM è salita del 2,25% a 7,035 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato da 6,4 euro a 7,6 euro il prezzo obiettivo sul gruppo italofrancese, in seguito al forte miglioramento delle stime sulla redditività per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”.

Buzzi Unicem ha guadagnato il 3,66% a 10,35 euro. Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 13 euro a 10,6 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

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