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FTSEMib positivo (per la sesta seduta consecutiva)

Oggi è stata giornata di importanti scadenze tecniche: sono arrivati a termine i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici datati settembre 2018

di Edoardo Fagnani 21 set 2018 ore 17:52

Piazza Affari e le principali borse europee in rialzo nell’ultima seduta della settimana, in scia ai nuovi massimi storici messi a segno dal Dow Jones e dall’S&P500. Oggi è stata giornata di importanti scadenze tecniche; sono arrivati a termine i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici datati settembre 2018: il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 21.568 punti. Bancari protagonisti di giornata. Buona performance per Atlantia.

Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,69% a 21.537 punti (minimo di 21.462 punti, massimo di 21.653 punti) e ha terminato la settimana con un progresso del 3,12%; per il principale indice di Piazza Affari si tratta del sesto rialzo consecutivo. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,6%. Rialzi minimi per il FTSE Italia Mid Cap (+0,01%) e per il FTSE Italia Star (+0,21%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 3,79 miliardi di euro, rispetto ai 2,97 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.346.778.365 azioni (2.023.337.229 nella seduta di ieri). Su 399 titoli trattati, 222 hanno chiuso sopra la parità, mentre i ribassi sono stati 146; invariate le restanti 31 azioni.

L’euro è sceso a 1,175 dollari; alle 17.30 il bitcoin restava sopra i 6.500 dollari (oltre 5.500 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

andamento-borsa-positivoBancari protagonisti di giornata.

Bene IntesaSanpaolo (+1,37% a 2,4485 euro). Ancora movimenti di Jp Morgan e BlackRock nel capitale dell’istituto, dopo quelli recenti segnalati il 3 settembre e l'11 settembre scorsi. Secondo quanto si apprende dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti lo scorso 18 settembre Jp Morgan ha portato al 3,009% la sua partecipazione dal 3,175% posseduto dal precedente 4 settembre. Sempre quanto a riportano gli avvisi Consob il successivo 19 settembre BlackRock è salita al 5,003%. Delle comunicazioni precedenti emergeva BlackRock aveva ridotto al 4,95% la partecipazione nel capitale dell'istituto. Intanto, gli analisti del Credit Suisse hanno limato da 3 euro a 2,9 euro il target price su IntesaSanpaolo, ipotizzando un aumento della volatilità sullo spread tra Btp e Bund tedesco, in attesa della presentazione della nota di aggiornamento al DEF, in programma il 27 settembre. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Per lo stesso motivo il Credit Suisse ha ridotto da 16,5 euro a 15,9 euro il prezzo obiettivo su Unicredit (+0,23% a 14,082 euro), ribadendo il rating “Neutrale”. 

Segno più per UBI Banca (+2,23% a 3,764 euro). Gli analisti del Credit Suisse hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 3,7 euro a 3,8 euro, apprezzando i risultati operativi e finanziari della banca relativi al secondo trimestre del 2018; gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

Il Creval è balzato del 4,52% a 0,111 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 0,11 euro a 0,15 euro il target price sull’istituto, ipotizzando eventuali operazioni di aggregazione con altre banche italiane. Gli esperti hanno anche migliorato da “Neutrale” ad Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.

 

Banca Mediolanum ha guadagnato il 2,57% a 6,38 euro. Gli analisti di UBS hanno iniziato la copertura sulla compagnia con un prezzo obiettivo di 7,6 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. Gli esperti prevedono un miglioramento dei multipli nei prossimi trimestri.

La stessa banca d’affari ha iniziato la copertura su Azimut Holding (-1% a 13,86 euro) con un giudizio “Neutrale” e una valutazione di 13 euro per azione.

 

Spicca il rialzo messo a segno da Atlantia (+1,84% a 18,805 euro). Gli operatori hanno collegato la performance della concessionaria autostradale con l’ipotesi della creazione di una società in partnership con ACS e Hochtief per il controllo della spagnola Abertis. Questa ipotesi farebbe svanire i problemi relativi a uno stop all’operazione.

 

ENI ha ceduto lo 0,17% a 16,31 euro. Lunedì 24 settembre il cane a sei zampe staccherà l’acconto sul dividendo 2019 (relativo all’esercizio 2018); l’ammontare della cedola è di 0,42 euro. Agli attuali livelli di prezzo, l'acconto sul dividendo garantisce un rendimento superiore al 2,5%.

 

Enel è salita dell’1,87% a 4,633 euro. Gli analisti di Exane hanno alzato da 5 euro a 5,2 euro il target price sul colosso elettrico. Gli esperti hanno anche migliorato da “Neutrale” ad Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.

 

Ferrari ha guadagnato lo 0,21% a 116,9 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno alzato da 156 dollari a 160 dollari il target price sul titolo del Cavallino Rampante, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il 2022, dopo la presentazione dei nuovi obiettivi finanziari. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

 

Telecom Italia invariata a 0,5686 euro. MF ha scritto che quella del prossimo lunedì 24 settembre sarà una riunione del consiglio di amministrazione molto rilevante per il numero uno della compagnia telefonica, Amos Genish. I membri del board dovranno dibattere sulla possibile acquisizione del quinto operatore mobile brasiliano, Nextel, la cui controllante, NII Holdings, sta cercando di vendere la sua quota del 70%. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 20 settembre RENAISSANCE TECHNOLOGIES ha aperto una posizione corta su Telecom Italia con una quota dello 0,5%.

 

Ancora una giornata caratterizzata da forte volatilità per la Juventus. Il titolo della società bianconera ha terminato la seduta con un progresso dello 0,89% a 1,595 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 1,463 euro e un massimo di 1,649 euro. Ancora elevati i volumi: nell’intera seduta sono passate di mano oltre 37,5 milioni di azioni. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 20 settembre Marshall Wace ha riaperto lo "short" sulla Juventus, con una quota dello 0,61%.

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