NAVIGA IL SITO

Piazza Affari chiude sui minimi intraday: FTSEMib -2%

I bancari hanno guidato il calo del principale indice di Borsa Italiana: spicca il forte ribasso di BPER Banca. In difficoltà anche i titoli del settore petrolifero

di Edoardo Fagnani 21 ott 2020 ore 17:45

borsa-rossoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta in territorio negativo, con ribassi nell'ordine dell'1-2%. Secondo Matteo Germano - Head of Multi-Asset di Amundi - i premi per il rischio azionario sono elevati, nonostante le valutazioni assolute siano eccessive. "Crediamo che le aspettative di una ripresa e di un legame più forte tra le politiche fiscali e monetarie siano leggermente migliorate nel caso delle azioni dei mercati sviluppati (e, in particolare, delle azioni dell’UE), ma a causa di alcune incertezze riguardo alla progressione del Covid-19 e della ripresa economica, preferiamo mantenere un atteggiamento conservatore", ha segnalato l'esperto, secondo cui persistono rischi importanti legati all’incertezza riguardo alle elezioni USA.

Il FTSEMib ha subito una flessione del 2,03% a 19.086 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 19.083 punti e un massimo di 19.528 punti. Il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno l'1,86%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,9%) e il FTSE Italia Star (-1,35%). Nella seduta del 21 ottobre 2020 il controvalore degli scambi è salito a 1,67 miliardi di euro, rispetto agli 1,5 miliardi di martedì; sono passate di mano 691.625.510 azioni (648.809.461 nella seduta di martedì). Su 411 titoli trattati, 293 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 90; invariate le restanti 28 azioni.

L’euro si è attestato oltre gli 1,185 dollari, mentre il bitcoin ha sfondato i 12.500 dollari (oltre 10.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha superato i 135 punti.

 

I bancari hanno guidato il calo del FTSEMib.

Prese di beneficio su BPER Banca (-6,38% a 1,217 euro), dopo aver terminato la seduta del 20 ottobre con un balzo del 9,5%.

Forti vendite anche su IntesaSanpaolo (-2,8%) e UniCredit (-3,77%).

BancoBPM non è riuscita a limitare il passivo (-2,15%).

 

In difficoltà anche i titoli del settore petrolifero, dopo che a New York il prezzo del greggio (future con scadenza a novembre 2020) è sceso a 40 dollari al barile.

ENI ha registrato uno scivolone del 3,38% a 6,34 euro.

Saipem (-5,26%) tra i peggiori di giornata al FTSEMib.

 

Atlantia ha subito una flessione del 3,24%, dopo la forte volatilità registrata nelle precedenti sedute. Il consiglio di amministrazione della holding delle infrastrutture ha esaminato la lettera di offerta preliminare per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88% detenuta in Autostrade per l’Italia inviata da CDP Equity, The Blackstone Group International Partners e Macquarie Infrastructure and Real Assets. Secondo Atlantia i termini economici e le relative condizioni non sono non ancora conformi e idonei ad assicurare l’adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione. Tuttavia, pur essendo scaduto il periodo di esclusiva, il CdA della holding ha deliberato di proseguire le trattative con CDP e i co-investitori fino al 27 ottobre.

 

STM ha limitato il passivo (-0,69%), dopo che il colosso statunitense Texas Instruments ha diffuso i risultati del terzo trimestre del 2020. Il gruppo italofrancese diffonderà i risultati trimestrali il 22 ottobre, prima dell'apertura di Piazza Affari.

 

Juventus FC ha guadagnato il 4,6% a 0,773 euro, mentre il titolo S.S. Lazio ha ceduto lo 0,39%, dopo essere arrivato a guadagnare oltre il 10% in avvio di giornata. Entrambi i club calcistici hanno iniziato con una vittoria la Champions League 2020/2021.

 

Al segmento STAR forte volatilità su Tesmec (+2,67%, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata). La società ha comunicato i risultati preliminari relativi ai primi nove mesi del 2020, periodo chiuso con ricavi proforma per 119 milioni di euro, che includono il Gruppo 4Service su base novestrale (rispetto ai 144,2 milioni di euro al 30 settembre 2019). I ricavi di gestione sono stati pari a 116,8 milioni di euro. Il margine operativo lordo proforma è stato pari a 17,6 milioni di euro che includono il Gruppo 4Service su base novestrale (rispetto ai 17,4 milioni di euro al 30 settembre 2019). L’EBITDA gestionale è stato pari a 15,7 milioni di euro. A fine settembre il portafoglio ordini era pari a 238 milioni di euro; includendo l’aggiudicazione per circa 50 milioni della gara RFI indetta per la produzione di veicoli di diagnostica, il portafoglio ordini si attesterebbe a circa 288 milioni di euro.

Tutte le ultime su: piazza affari
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.