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Il FTSEMib chiude in calo dell'1,3%: pesano (anche) i dividendi

Performance decisamente negative per i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York è scivolato fino a 75 dollari al barile.

di Edoardo Fagnani 21 nov 2022 ore 17:42

mercato-azionario-negativoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso in territorio negativo la prima seduta della settimana. Il FTSEMib ha risentito anche dello stacco dei dividendi di alcune importanti società, tra cui ENI e IntesaSanpaolo.

Il FTSEMib ha lasciato sul terreno l'1,29% a 24.356 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 24.315 punti e un massimo di 24.567 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,24%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,85%) e per il FTSE Italia Star (-0,53%). Nella seduta del 21 novembre 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 1,99 miliardi di euro, rispetto ai 2,42 miliardi di venerdì.

Alle ore 17.30 il bitcoin si attestava poco sopra i 16.000 dollari (poco più di 15.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è allargato oltre i 190 punti, con il rendimento del Btp decennale che è sceso sotto il 3,95%.

L’euro si è riportato a 1,025 dollari.

 

Performance decisamente negative per i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a gennaio 2023) è scivolato a 75 dollari al barile.

Male ENI (-5,24% a 13,444 euro), che ha risentito anche dello stacco del dividendo. Il colosso petrolifero ha assegnato la seconda tranche della cedola relativa all’esercizio 2022, per un ammontare di 0,22 euro.

Spiccano i cali di Saipem (-5,7% a 0,976 euro) e Tenaris (-5,42% a 15,525 euro).

 

IntesaSanpaolo tra i protagonisti di giornata (-3,41% a 2,141 euro). L’istituto guidato da Carlo Messina ha staccato l’acconto sul dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) per un ammontare di 0,0738 euro.

Anche Mediobanca (-7,44% a 9,418 euro) è stata penalizzata dello stacco della cedola. L’istituto di Piazzetta Cuccia ha distribuito un dividendo di 0,75 euro ai propri azionisti.

Lo stacco della cedola ha influito sulla performance di Banca Ifis (-7,08% a 13,13 euro).

 

Al FTSEMib spicca il calo di Telecom Italia TIM (-4,07%).

 

Focus su Webuild (+0,98% a 1,538 euro). La società ha comunicato di aver raggiunto il financial closure per linea ferroviaria Ontario Line che attraverserà il centro di Toronto. Webuild partecipa al progetto con una quota del 65%, pari a 450 milioni di euro circa per la joint venture che realizzerà le opere civili, e con una quota pari al 10% del consorzio internazionale più ampio Connect 6ix, a cui farà capo l’intera iniziativa.

 

Ancora in difficoltà Trevi Group, dopo la pesante correzione subita venerdì. Il titolo ha registrato uno scivolone del 5,95% a 0,348 euro.

 

In evidenza anche REVO Insurance, al debutto al segmento STAR, in seguito alla fusione tra REVO ed ELBA Assicurazioni. Il titolo ha guadagnato lo 0,23% a 8,9 euro.

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