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Il FTSEMib riesce a chiudere con un rialzo (frazionale)

I titoli del settore petrolifero sono rimasti sotto i riflettori, dopo che il prezzo del greggio è tornato a 110 dollari. Intonazione negativa per Telecom Italia TIM.

di Edoardo Fagnani 21 mar 2022 ore 17:44

mercato-positivo_3I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato la settimana con variazioni frazionali. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - da un punto di vista tecnico, i mercati europei rimangono in un trend rialzista, visto sin dall’inizio di marzo, nel breve termine.

Il FTSEMib ha messo a segno un progresso dello 0,3% a 24.295 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 24.163 punti e un massimo di 24.496 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,25%. Segno meno, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,3%) e per il FTSE Italia Star (-0,28%). Nella seduta del 21 marzo 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 2,23 miliardi di euro, rispetto ai 4,35 miliardi di venerdì.

Il bitcoin si è attestato a 41.000 dollari (circa 37.000 euro).

Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 150 e i 155 punti.

L’euro è sceso sotto gli 1,105 dollari.

 

Chiusura negativa per Telecom Italia TIM (-1,47% a 0,2947 euro). L’agenzia Fitch ha ridotto di un livello il rating sul debito a lungo termine della compagnia telefonica, portandolo da “BB+” a “BB”, in seguito alla forte erosione del margine operativo lordo nel 2021 (-12% a 6,2 miliardi di euro). Gli esperti hanno anche peggiorato l’outlook da stabile a negativo, in quanto non vedono una ripresa nel breve termine dell’EBITDA.

 

In generale calo i titoli del settore bancario. Secondo Romain Miginiac - CFA, Head of Research per le strategie Credit Opportunities di GAM Investments - nonostante l'incertezza geopolitica del momento e le preoccupazioni per le sazioni contro la Russia, il settore bancario in Europa non sembra subire contraccolpi. Miginiac fa notare che l'esposizione alle controparti russe sono "relativamente contenute" e la propensione delle banche a concedere prestiti in Russia ha subito una drastica diminuzione già dal 2014. Di conseguenza, anche qualora dovesse materializzarsi un "totale azzeramento delle esposizioni russe delle banche", i livelli di solvibilità degli istituto europei non sarebbero intaccati, con solide riserve di capitali.

Spicca il ribasso di Mediobanca (-2,2%).

 

I titoli del settore petrolifero restano sono rimasti i riflettori, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) si è riportato oltre i 110 dollari al barile.

ENI ha guadagnato il 2,88% a 13,094 euro. Il Cane a sei zampe e Sonatrach hanno comunicato una importante scoperta ad olio e gas associato nella concessione Zemlet el Arbi, nel bacino del Berkine Nord nel deserto algerino. La concessione è operata dalla joint-venture tra ENI (49%) e Sonatrach (51%).

Performance migliore per Tenaris (+6,09% a 13,415 euro).

 

Stellantis ha chiuso in territorio negativo (-0,38% a 14,608 euro). L’agenzia S&P Global ha migliorato di un livello il rating sul debito a lungo termine del gruppo automobilistico, portandolo da “BBB-” a “BBB”, sulla base dei risultati finanziari dell’esercizio 2021, chiuso con una marginalità superiore alle attese degli analisti. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano “stabili”.

In forte rialzo, invece, CNH Industrial (+4,46%).

 

Prese di beneficio su DiaSorin (-4,23%).

 

A2A (+1,91%) ed Enel (+1,11%) in evidenza tra le utilities.

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