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FTSEMib, ancora un ribasso: hanno pesato i dividendi

Alcuni addetti ai lavori hanno calcolato che le cedole hanno zavorrato il maggiore listino di Borsa Italiana per circa 400 punti, vale a dire l’1,7%. Oggi Francoforte è rimasta chiusa

di Edoardo Fagnani 21 mag 2018 ore 17:50

Indici negativi a Piazza Affari, dopo la pesante correzione subita la scorsa settimana. Sulla performance del FTSEMib ha pesato lo stacco del dividendo di 19 società del paniere; alcuni addetti ai lavori hanno calcolato che le cedole hanno zavorrato il maggiore listino di Borsa Italiana per circa 400 punti, vale a dire l’1,7%. La variazione dell'indice e dei singoli titoli che hanno staccato il dividendo riportata nel commento di giornata è comprensiva dell'assegnazione della cedola. Di conseguenza, per capire se oggi è stata una seduta positiva - per l'indice e per i singoli titoli - basterà confrontare il rendimento del dividendo con la variazione giornaliera (LEGGI ANCHE: Dividendi 2018, gli stacchi del 21 maggio. Ecco chi rende di più).

Oggi la borsa di Francoforte è rimasta chiusa per la festività della Pentecoste.

Il FTSEMib ha subito una flessione dell'1,52% a 23.092 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.952 punti e un massimo di 23.428 punti. Il FTSE Italia All Share ha terminato la giornata con un calo dell'1,4%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,83%) e il FTSE Italia Star (-0,29%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,99 miliardi di euro, rispetto ai 4,34 miliardi di venerdì; oggi sono passate di mano 1.093.431.250 azioni (1.553.387.456 nella seduta di ieri). Su 370 titoli trattati, 187 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 154; invariate le rimanenti 29 azioni.

L’euro è tornato oltre gli 1,175 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin si attestava poco sotto gli 8.500 dollari (circa 7.000 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

azioni-di-mercatoIn altalena i bancari.

IntesaSanpaolo ha registrato un calo del 7,33% a 2,78 euro, rispetto ai 3 euro della chiusura di venerdì. L’istituto ha staccato il dividendo 2018 (relativo all’esercizio 2017) per un ammontare di 0,203 euro per azione.

Lo stacco del dividendo ha pesato anche sulla performance di UBI Banca (-1,21% a 3,77 euro, rispetto ai 3,816 euro della chiusura si venerdì). Oggi l'istituto ha assegnato una cedola di 0,11 euro per azione. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 18 maggio Marshall Wace ha incrementato dal 2,74% al 2,95% la posizione corta su UBI Banca.

Il Monte dei Paschi di Siena ha guadagnato lo 0,46% a 2,833 euro. L’Economia, l’inserto economico del lunedì del Corriere della Sera, ha intervistato Marco Morelli, dal novembre 2016 amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena. Secondo il manager il lavoro di ristrutturazione più duro per la banca senese è iniziato proprio quest’anno. In primo luogo perché il numero degli interlocutori è decisamente molto ampio poi perché c’è stata la necessità di mandare contestualmente avanti la banca. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 3,9 euro a 3,6 euro il prezzo obiettivo sul Monte dei Paschi di Siena, in seguito alle incertezze sulla politica italiana. Gli esperti hanno confermato l'indicazione di mantenere le azioni in portafoglio e hanno alzato le stime finanziarie per il biennio 2019/2020.

Minimo ribasso per il BancoBPM (-0,19% a 2,652 euro). Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che Marshall Wace il 18 maggio ha incrementato dal 2,31% al 2,49% lo "short" sull'istituto. Anche Discovery Capital Management e PDT Partners hanno aumentato la posizione corta sul BancoBPM, portandola rispettivamente all'1,2% e allo 0,94%. Al contrario, AQR Capital Management ha ridotto dallo 0,74% aloo 0,69% la posizione corta sulla banca.


Generali ha ceduto il 5,02% a 15,31 euro, rispetto ai 16,12 euro della chiusura di venerdì. Oggi la compagnia assicurativa ha staccato il dividendo 2018 (relativo all’esercizio 2017) per un ammontare di 0,85 euro per azione. Affari & Finanza, l’inserto economico de La Repubblica, ha intervistato Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali. Il manager ha dichiarato che “la compagnia è solida e redditizia, sta preparando un energico piano industriale di sviluppo, lavora con una squadra che resta invariata e guarda al futuro diventando progressivamente più digitale”. Il prossimo piano si baserà principalmente su 2 pilastri: ottimizzazione finanziaria, crescita (valutando anche acquisizioni) e un nuovo business model. Donnet ha confermato la possibilità di distribuire 5 miliardi di dividendi nell’anno e ha annunciato che la politica dei dividendi del nuovo piano sarà svelata il prossimo 21 novembre.

 

ENI ha subito una flessione del 3,19% a 16,024 euro, rispetto ai 16,552 euro della chiusura di venerdì. Il colosso petrolifero ha staccato il saldo del dividendo 2018 (relativo all’esercizio 2017) per un ammontare di 0,4 euro per azione. Intanto, gli analisti di Santander hanno alzato da 15,4 euro a 17,6 euro prezzo obiettivo su ENI, in seguito al miglioramento delle previsioni sul prezzo del petrolio per il triennio 2018/2020. Gli esperti hanno confermato l'indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

 

Spicca il forte rialzo messo a segno da Fiat Chrysler Automobiles (+2,61% a 19,034 euro). Gli operatori collegano il balzo del titolo con le indiscrezioni riportate dalla stampa sul prossimo piano industriale. In particolare, l'azienda potrebbe rivedere la geografia della produzione dei veicoli, focalizzando in Italia quella a maggiore valore aggiunto (Suv Maserati e Jeep).

 

La S.S. Lazio ha registrato un tonfo del 6,21% a 1,328 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. La squadra biancoceleste non è riuscita a qualificarsi per la prossima Champions League, in seguito alla sconfitta in casa per 3 a 2 contro l’Inter. Di conseguenza, la società non potrà beneficiare dei consistenti introiti derivanti dalla partecipazione alla maggiore competizione calcistica europea.

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