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Un altro ko per Milano. Terza seduta chiusa vicina ai minimi

Terza seduta consecutiva molto negativa per Milano, che chiude ancora sui minimi di giornata una settimana decisamente sfavorevole. Male le banche (popolari soprattutto). Ok Saipem

di Mauro Introzzi 21 ago 2015 ore 17:43

Terza seduta consecutiva decisamente negativa per Milano, che chiude ancora sui minimi di giornata una settimana decisamente sfavorevole ai mercati. A pesare su Piazza Affari, e sulle altre borse internazionali, il timore di un brusco stop della crescita internazionale, soprattutto nell’area asiatica. A Piazza Affari, anche oggi, dal ribasso si son salvati in pochi.
Dalla Cina arrivano altre notizie poco confortanti sulla crescita: la stima preliminare dell'indice Pmi manifatturiero elaborato da Markit ha registrato ad agosto la contrazione più marcata da sei anni e mezzo scivolando a 47,1 punti. Si tratta della sesta lettura consecutiva sotto i 50 punti, il livello che distingue la crescita dalla contrazione.
Notizie poco positive anche dalla Grecia, dove il premier Alexis Tsipras ha annunciato le proprie dimissioni. Si andrà così a nuove elezioni, molto probabilmente per il prossimo 20 settembre.

Alla campana di fine contrattazioni il FTSEMib ha perso il 2,83% a 21.746 punti, mentre il FTSE Italia All Share è sceso del 2,78%
a 23.379 punti. In negativo pure il FTSE Italia Mid Cap (-2,55%) mentre il FTSE Italia Star ha perso il 2,83%. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,42 miliardi di euro, rispetto ai 3,13 miliardi di ieri. Su 327 titoli trattati, 36 hanno terminato la giornata con un rialzo e le performance negative sono state 283. Invariate le rimanenti 8 azioni.

CONSULTA: Azioni del FTSEMib

mercato-scende
Tra i rossi maggiori, al paniere principale, le popolari. Banco Popolare ha perso il 4,53% mentre la Popolare di Milano ha lasciato il 4,2%. Ma tutti i bancari han sofferto.
Secondo Danièle Nouy, la numero uno della Vigilanza europea, negli stress test del prossimo anno saranno coinvolte solo una sessantina di banche contro le 123 del 2014. Considerato che le banche italiane analizzate l’anno scorso furono 15, è realistico che il prossimo anno il gruppo delle italiane sotto scrutinio possa dunque scendere a 5-8 istituti.
Secondo quanto si apprende dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti Norges Bank è salita oltre il 2% (esattamente al 2,091%) del capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena (-3,19%). L'operazione è datata 11 agosto 2015 e in precedenza il fondo non aveva obblighi informativi (in altre parole o non era presente nel capitale o lo era ma con una quota non rilevante).
Dopo quelli segnalati nei giorni scorsi arrivano altre manovre di Norges Bank nell'azionariato di Unicredit (-3,16%). Secondo quanto si apprende dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti lo scorso 11 agosto il fondo scandinavo è risalito al 2,011% di Unicredit, per poi ridiscendere il 17 agosto all'1,717%.

Male anche CNH Industrial (-4,19%)
, appesantita dai conti della statunitense Deere. Il gruppo Usa ha diffuso una trimestrale migliore delle attese ma i vertici hanno rivisto le attese sui ricavi dei prossimi trimestri.

Molte vendite anche sul comparto del lusso, con Luxottica in calo del 2,28%
. Il gruppo è stato oggetto della bocciatura netta da parte degli analisti di Goldman Sachs. Gli esperti della banca americana hanno abbassato da "neutrale" a "sell" il rating della società degli occhiali guidata da Del Vecchio. In altre parole secondo Goldman Sachs il titolo è ora da vendere. Sforbiciato anche il target price che passa da 59,4 euro a 51,7 euro.

Ancora giù Eni (-2,45%).
Secondo il Corriere della Sera ieri si è tenuta una riunione, a Mosca, tra l'amministrazione delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il numero uno di Gazprom, Alexey Miller. I due manager hanno parlato del crollo del prezzo del petrolio, delle forniture di gas e del futuro di Saipem . Queste indicazioni hanno favorito gli acquisti sul titolo (+0,61%), uno dei pochi in controtendenza.

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