Piazza Affari chiude in rosso: FTSEMib -1,6%
Il mercato azionario italiano ha risentito delle tensioni politiche in merito al futuro del governo guidato da Mario Draghi. In forte calo i titoli bancari
di Edoardo Fagnani 20 lug 2022 ore 17:43Piazza Affari ha registrato la peggiore performance di giornata tra le principali piazze finanziarie europee. Il mercato azionario italiano ha risentito delle tensioni politiche, in particolare sul futuro del governo guidato da Mario Draghi. Secondo Paul O’Connor - Head of the UK-based Multi-Asset Team di Janus Henderson - un crollo del governo, in questo momento, non farebbe certo dormire sonni tranquilli agli investitori, viste le numerose sfide che incombono sulle prospettive economiche italiane. "Un vuoto politico, in vista di un'elezione lampo, accentuerebbe le preoccupazioni degli investitori circa le risposte politiche efficaci alla crisi del costo della vita e alla crisi energetica, oltre a sollevare interrogativi sulle prospettive di riforma strutturale e di consolidamento fiscale", ha evidenziato l'esperto.
Il FTSEMib ha subito una flessione dell'1,6% a 21.348 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.207 punti e un massimo di 21.842 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,52%. Chiusura negativa anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,85%) e per il FTSE Italia Star (-0,64%). Nella seduta del 20 luglio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 1,97 miliardi di euro, rispetto agli 1,78 miliardi di martedì.
Lo spread Btp-Bund si è allargato a 220 punti, dopo che il rendimento del titolo italiano con scadenza a 10 anni si è riportato al 3,45%.
Alle 17.30 il bitcoin aveva superato i 24.000 dollari (poco più di 23.500 euro).
L’euro è sceso a 1,02 dollari.
In forte calo i titoli del settore bancario, dopo le ottime performance messe a segno nella seduta precedente. Secondo Nigel Bolton - Co-CIO, BlackRock Fundamental Equities - le banche beneficeranno dell'incremento dei tassi di interesse grazie all’aumento del margine netto da interessi (NII Net Interest Income), vale a dire la differenza tra i ricavi da prestiti e gli interessi pagati sui depositi.
Spiccano i ribassi di BPER Banca (-2,86%), IntesaSanpaolo (-3,51%) e UniCredit (-2,77%).
L'allargamento dello spread Btp-Bund ha penalizzato le utilities. Enel ha lasciato sul terreno il 3,13% a 4,818 euro. Male anche Italgas (-4,18%).
Saipem ha subito una flessione del 3,89% a 0,7502 euro, nonostante l'agenzia di rating Moody's abbia migliorato il corporate family rating portandolo da "B1" a "Ba3".
Al contrario STM ha registrato un progresso del 2,24%.
In forte ribasso Cellularline (-6,05% a 3,73 euro). Ad esito delle attività di due diligence, Esprinet (+0,36%) ha ufficializzato l’intenzione di lanciare un’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla società a un prezzo di 3,75 euro per azione. Il valore è inferiore ai 4,41 euro comunicati nel mese di maggio sulla base di un potenziale rischio di svalutazione di alcune poste patrimoniali del capitale circolante.
Landi Renzo ha registrato un balzo del 6,22% a 0,598 euro.
All’Euronext Growth Milan focus su Imprendiroma, nel giorno del debutto nel listino dedicato alle PMI dinamiche e competitive. Il titolo ha ceduto il 6% a 4,7 euro. Le azioni della società erano state collocate a 5 euro, con una capitalizzazione iniziale pari a 56 milioni di euro.
Pozzi Milano ha perso il 5% a 0,95 euro. Nel primo giorno di quotazione all’Euronext Growth Milan il titolo aveva raddoppiato la propria valutazione, terminando la seduta a un euro, dagli 0,5 euro del prezzo di collocamento.