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Il FTSEMib chiude in forte calo (ma lontanto dai minimi intraday)

Hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario. In rosso anche i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York è sceso sotto i 67 dollari al barile.

di Edoardo Fagnani 20 dic 2021 ore 17:44

mercato-negativaI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato la settimana con ribassi nell’ordine dell'1-2%. Antonio Cavarero - responsabile investimenti di Generali Insurance Asset Management – ha segnalato che la price action dei mercati riflette l’incrocio di diversi temi quali Omicron, lo stop al piano Biden e l’illiquidità di fine anno. “Sul fronte pandemico ci sono ancore troppe cose che non sappiamo: i numeri sulle infezioni peggioreranno ancora prima di migliorare, ma fino a quando la pressione sul sistema ospedaliero resta gestibile grazie alle vaccinazioni, faccio fatica a pensare ad ampie restrizioni draconiane modello 2020”, ha precisato l’esperto. Secondo Antonio Cavarero Omicron può rallentare e rallenterà il percorso di crescita dell’economia, non crede che possa invertirne la direzione. “In assenza di informazioni più precise, eviterei di estrapolare da queste giornate delle conclusioni di medio-lungo periodo, le considererei semmai un utile promemoria della volatilità che caratterizzerà sempre di più i mercati nel 2022”, ha puntualizzato l’esperto.

Il FTSEMib ha perso l'1,63% a 26.178 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.783 punti e un massimo di 26.246 punti. Il FTSE Italia All Share ha chiuso la giornata in calo dell'1,55%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,9%) e per il FTSE Italia Star (-0,77%). Nella seduta del 20 dicembre 2021 il controvalore degli scambi è sceso a 2,41 miliardi di euro, rispetto ai 3,65 miliardi di venerdì (giornata caratterizzata da importanti scadenze tecniche); sono passate di mano 671.675.292 azioni (784.813.272 nella seduta di venerdì).

Alle 17.30 il bitcoin era tornato oltre i 46.000 dollari (poco meno di 41.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è allargato a 130 punti.

L’euro ha superato gli 1,13 dollari.

 

Hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario.

Il Monte dei Paschi di Siena ha subito una flessione del 2,83% a 0,901 euro. L’istituto senese ha presentato il piano strategico per il periodo 2022/2026 e ha ufficializzato un aumento di capitale per un ammontare di 2,5 miliardi di euro.

In rosso anche IntesaSanpaolo (-1,07% a 2,182 euro) e UniCredit (-0,96% a 12,996 euro). L'agenzia Fitch ha migliorato il Long-Term Issuer Default Rating dei due istituti a "BBB" da "BBB-". La decisione è stata presa in seguito al miglioramento del rating a lungo termine della Repubblica Italiana.

Performance peggiori per Mediobanca (-3,64%), BancoBPM (-2,72%) e BPER Banca (-2,45%)

Forte volatilità su Banca Carige. Il titolo dell'istituto ligure ha guadagnato il 6,29% a 0,7338 euro. Banca Carige e AMCO hanno perfezionato il trasferimento di un nuovo portafoglio di crediti deteriorati derivanti da contratti di leasing. La cessione riguarda un portafoglio con un valore lordo complessivo (Gross Book Value - GBV) di circa 17,7 milioni di euro.

 

Vendite sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a febbraio 2022) è sceso sotto i 67 dollari al barile.

ENI ha terminato la seduta con un ribasso dell'1,81% a 11,834 euro.

 

Performance negativa per Enel (-1,38% a 6,653 euro). Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 17 dicembre 2021 si apprende che il 10 dicembre Capital Research and Management Company ha ridotto al 4,99% la partecipazione detenuta nel capitale del colosso elettrico.

 

In forte calo anche Telecom Italia TIM (-1,68% a 0,4324 euro). Il colosso telefonico ha comunicato che Luigi Gubitosi si è dimesso dalla carica di amministratore della società, dopo aver raggiunto un accordo che prevede la reciproca rinuncia a ogni pretesa in relazione al rapporto di lavoro dipendente. Inoltre, il CdA di Telecom Italia TIM ha avviato l’analisi della proposta di KKR e ha segnalato che il management sta intraprendendo una revisione del piano.

 

Spiccano gli scivoloni di Stellantis (-3,62% a 15,82 euro) e CNH Industrial (-3,93% a 15,26 euro).

 

Timido rimbalzo per DiaSorin (+1,07% a 160,55 euro), dopo la pesante correzione subita nella seduta del 17 dicembre 2021.

 

Al MidCap si segnala il ribasso di Juventus FC (-6,37% a 0,3352 euro).

 

All’Euronext Growth Milan focus su Estrima (-23,2% a 2,6895 euro) e Lindbergh (+7,82% a 1,833 euro), nel giorno del debutto nel listino dedicato alle PMI dinamiche e competitive. Le azioni delle due società erano state collocate rispettivamente a 3,5 euro e a 1,7 euro.

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