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Rally del FTSEMib: indice a 24mila punti!

Ottime performance per le utilities: spicca il rialzo messo a segno da Enel. Al contrario, hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario: male UBI Banca

di Edoardo Fagnani 20 dic 2019 ore 17:47

I maggiori indici di Borsa Italiana hanno terminato l’ultima seduta della settimana con progressi superiori al punto percentuale. Ottime performance per le utilities, dove spicca il rialzo messo a segno da Enel. Al contrario, hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario. Il 20 dicembre è stata giornata di importanti scadenze tecniche; sono arrivati a termine i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici datati dicembre 2019: il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 23.983 punti.

mercato-positivo_2Il FTSEMib ha registrato un rialzo dell’1,24% a 24.004 punti (il massimo di giornata; minimo di 23.837 punti) e ha terminato la settimana compresa tra il 16 e il 20 dicembre con un progresso del 2,89%. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l’1,12%. Chiusura positiva per il FTSE Italia Mid Cap (+0,18%) e per il FTSE Italia Star (+0,55%). Nella seduta del 20 dicembre il controvalore degli scambi è balzato a 4,51 miliardi di euro, rispetto ai 2,26 miliardi di giovedì; sono passate di mano 1.001.417.754 azioni (554.815.156 nella seduta di giovedì). Su 424 titoli trattati, 239 hanno registrato una performance positiva, mentre i segni meno sono stati 143; invariate le restanti 42 azioni.

L’euro è sceso sotto gli 1,11 dollari, mentre il bitcoin è rimasto poco sopra i 7.000 dollari (poco meno di 6.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è attestato a 157 punti.

 

Ottime performance per le utilities.

Spicca il rialzo messo a segno da Enel (+2,93% a 7,206 euro). Ieri gli analisti di Deutsche Bank avevano limato a 7,3 euro il target price sul colosso elettrico, ma avevano confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

 

Hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario.

In particolare, UBI Banca ha lasciato sul terreno il 2,33% a 2,94 euro. L'istituto ha completato la cessione del portafoglio di posizioni leasing in sofferenza annunciata il 22 luglio scorso e già parzialmente conseguita e inclusa nei risultati al 30 settembre 2019. Con questa operazione, il ratio pro-forma dei crediti deteriorati lordi dell'istituto è sceso all’8,2% circa sui dati al 30 settembre 2019, includendo anche l’operazione di cessione di mutui residenziali in sofferenza recentemente realizzata.

 

Anche oggi acquisti su NEXI. Il titolo ha terminato la giornata con un progresso del 2,35% a 11,672 euro. Alcune banche d’affari hanno migliorato la valutazione sulla società – attiva in numerosi segmenti dell'industria finanziaria, compresi emissione di carte, servizi alle Aziende, gestione degli ATM, Interbank Corporate Banking, e servizi di Clearing & Settlemen – dopo la sigla dell’accordo strategico con IntesaSanpaolo. UBI Banca ha aumentato da 11,7 euro a 13,7 euro il target price su NEXI e ha migliorato le stime finanziarie per il biennio 2020/2021. In particolare, gli esperti prevedono che la società possa chiudere il prossimo esercizio con ricavi per 1,16 miliardi di euro, un risultato operativo di 519 milioni e un utile per azione di 0,49 euro. Anche gli analisti di Equita sim hanno alzato il target price sulla società, in seguito all'accordo strategico siglato con IntesaSanpaolo; gli esperti hanno portato il target price da 10,8 euro a 11,7 euro e hanno confermato l'indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Per lo stesso motivo Banca Akros ha aumentato da 10 euro a 11,2 euro per azione la valutazione su NEXI, ribadendo il rating “Neutrale”.

Molto bene doValue (+10,3% a 12,6 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo a metà giornata). La società ha comunicato di aver sottoscritto con Eurobank Ergasias un accordo per l’acquisizione dell’80% del capitale di Eurobank FPS Loans and Credits Claim Management Company. La restante quota del 20% del capitale continuerà a essere detenuta da Eurobank. L'acquisizione è stata valutata in 248 milioni di euro in termini di enterprise value (310 milioni di euro per il 100%), oltre ad un earn-out fino a 40 milioni di euro.

 

Fiat Chrysler Automobiles ha guadagnato lo 0,35% a 13,65 euro. Il gruppo automobilistico ha raggiunto un accordo con Tupy per la vendita del business componenti automobilistici in ghisa di FCA, che fa capo alla controllata Teksid. Il business alluminio di Teksid, invece, non rientra nell’ambito dell’operazione e continuerà ad essere un asset strategico nel portafoglio di FCA. Il valore complessivo dell’operazione (enterprise value) è pari a 210 milioni di euro. Intanto, MF ha fatto il punto sul percorso di fusione con Psa e sulle parole pronunciate dall'amministratore delegato della casa francese Tavares (che sarà ceo della nuova entità) subito dopo l'ufficializzazione dell'accordo vincolante relativo all'operazione. Sotto la lente le indicazioni secondo cui "la fusione non prevede né chiusure di impianti né tantomeno tagli di posti di lavoro". Cosa non semplice, considerando che (secondo la società di ricerca Lmc Automotive) Psa e FCA messe insieme hanno un potenziale produttivo di circa 14 milioni di vetture l'anno. Poco meno del doppio delle immatricolazioni combinate per il 2018 dei due gruppi (8,7 milioni di unità).

 

Atlantia è scesa dello 0,32% a 22,07 euro. Il Corriere della Sera ha scritto che è stato bloccato l’aumento dei pedaggi autostradali previsto per l’inizio del 2020. Il Sole24Ore, invece, ha segnalato che F2i e Macquarie sarebbero interessate a rilevare fino a una quota del 49% del capitale di AdR, la società che gestisce gli aeroporti di Roma.

 

Inwit ha chiuso la seduta con un rialzo del 2,57% a 8,975 euro. L’assemblea degli azionisti della società ha approvato la fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers con il 99,9% dei voti degli azionisti di minoranza. Inoltre, l'assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario nella misura di 0,5936 euro per ciascuna delle azioni ordinarie di Inwit in circolazione post fusione, per complessivi 570 milioni di euro.

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