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Piazza Affari: chiusura in lieve rialzo per il FTSEMib

Poco mossi i principali indici delle borse del Vecchio Continente. A Milano Il FTSEMib chiude con un lieve progresso. Focus su Stellantis dopo i dati sulle immatricolazioni e un'acquisizione

di Mauro Introzzi 2 set 2021 ore 17:59

borsa-positiva_1Poco mossi i principali indici di Piazza Affari e delle borse del Vecchio Continente in chiusura di giornata. A Milano occhi puntati sui titoli delle banche. Focus anche su Stellantis, dopo i dati delle immatricolazioni di agosto di ieri e l'annuncio di un'acquisizione.


Il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,2% a 26.233 punti (minimo di 26.151 punti, massimo di 26.263 punti). Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,27%. Meglio sono andati FTSE Italia Mid Cap (+0,82%) e FTSE Italia Star (+1,02%). Nella seduta del 2 settembre 2021 il controvalore degli scambi è sceso a 1,68 miliardi dai 2,25 miliardi di euro di mercoledì; sono passate di mano 514.320.868 azioni (582.944.433 nella seduta precedente).

Alle 17.30 il bitcoin si attestava poco sotto i 50.000 dollari (poco sotto i 42.000 euro).

Lo spread Btp-Bund è rimasto a circa 106 punti.

L’euro ha consolidato supra gli 1,185 dollari.

 

Tra i singoli titoli di Piazza Affari in rialzo Stellantis (+1,69%). Ieri il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha comunicato che ad agosto 2021 sono state immatricolate 64.689 autovetture, con una diminuzione di più del 27% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il gruppo nato dall'integrazione tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA ha fatto peggio del mercato, con un calo anno su anno del 36,3% e una quota di mercati che si è attestata al 33,4%.

Nel frattempo la società ha annunciato di aver stipulato un accordo definitivo per l'acquisizione di FIFS Holding, capofila di First Investors Financial Services Group, società di finanziamento auto indipendente leader negli USA. Il valore dell'operazione, con una transazione regolata interamente per contanti, è di 285 milioni di dollari. La transazione dovrebbe finalizzarsi entro la fine del 2021.

 

Occhi anche sui bancari. Secondo quanto riporta Il Sole24Ore in edicola questa mattina entro la settimana prossima Unicredit (+0,45%) dovrà prendere la sua decisione in merito all'aggregazione di MPS (-0,66%). Nello stesso articolo si dice che Unicredit dovrebbe presentare il suo piano industriale a novembre.

Novità anche per BPER Banca (+0,22%). Fitch Ratings ha migliorato i suo giudizi di rating sull'istituto. Quello sui depositivi a lungo termine è stato alzato a "BB+" (da una situazione precedente di "BBB+") in area investment grade, e il rating emittente a lungo termine è stato aumentato a "BB+" (da "BB"), con outlook confermato a stabile.

La stessa Fitch ha poi confermato tutti i rating assegnati alla Popolare di Sondrio (+0,1%). Nel contempo, viene migliorato l'outlook da "negativo" a "stabile".

 

Tra le variazioni più marcate al FTSEMib spicca il calo di Telecom Italia (-1,42%).

 

Variazione di rilievo per IMMSI (+15,91%). Il gruppo ha diffuso a metà giornata i conti del primo semestre 2021. Il periodo si è chiuso con ricavi consolidati per 920,7 milioni di euro, in crescita del 46,2% rispetto ai 629,9 milioni dell'anno precedente. L'utile netto si è attestato a 31,2 milioni di euro (inclusivo della quota spettante alle minoranze pari a 16,6 milioni di euro), in forte aumento rispetto ai 900mila euro del primo semestre 2020. A fine giugno l'indebitamento finanziario netto è risultato pari a 792,3 milioni di euro dagli 802,9 di fine dicembre 2020.

 

Secondo quanto deciso dal FTSE Italia Indes Series Technical Committee, che a intervalli regolari rivede la composizione degli indici principali di Piazza Affari, dal prossimo lunedì 20 settembre il paniere del FTSE MidCap vedrà delle modifiche alla sua composizione. Sulla base della consueta revisione trimestrale, che avviene nel rispetto di rigorosi requisiti di flottante e liquidità sulle azioni delle singole società, entrano nel paniere delle aziende a media capitalizzazione Antares Vision (+0,77%), Banca Carige (+0,59%) e WIIT (+4,52%). Questo terzetto prende il posto di FILA (-0,76%), IGD (-1,24%) e Unieuro (invariata).

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