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Giornata positiva per i mercati, nonostante le tensioni spagnole

Chiusura positiva per i principali mercati del Vecchio Continente nonostante le tensioni in Spagna. A Piazza Affari spicca il progresso di UBI Banca. Bene anche STM

di Mauro Introzzi 2 ott 2017 ore 17:34

Chiusura positiva per i principali mercati del Vecchio Continente nonostante le tensioni in Spagna. Non a caso Madrid ha perso più di un punto percentuale in scia ai fatti catalani ed è risultata la peggiore borsa europea.

A Piazza Affari è spiccato il progresso di UBI Banca. In difficoltà Telecom Italia: in giornata era prevista qualche novità dal Governo sul golden power. Esordio positivissimo per la matricola Gima TT.

 

Nel frattempo gli analisti di Standard and Poor's hanno rivisto al rialzo le proprie previsioni sul Pil italiano per il biennio 2017-2018. Per l'anno in corso le attese sulla crescita italiana sono state portate all'1,4% dal precedente 1,2%. Per il prossimo anno le previsioni passano da un +1% (formulato a fine giugno) a un +1,3%. Secondo l'agenzia di rating parte del miglioramento complessivo dell'economia "ha a che fare con le migliori condizioni del settore bancario". Positivamente starebbe andando la gestione dello stock dei crediti deteriorati del sistema.

Secondo gli analisti di Fitch l'Italia rischia, con le prossime elezioni politiche, il ritorno in auge di alcune posizioni euroscettiche. Proprio tale eventualità fa includere il voto italiano tra i vari elementi di pericolo per la crescita globale dopo che i rischi di frammentazione della zona euro si erano ridotti a inizio anno. Ad incombere sul Vecchio Continente, secondo Fitch ci sono anche le tensioni tra i governi di Catalogna e Spagna.

 

Il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dello 0,51% a 22.811 punti , chiudendo ai massimi di giornata (minimo di 22.660 punti). Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,54%. Bene anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,82%) e il FTSE Italia Star (+1,21%).



Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,49 miliardi di euro, rispetto ai 2,23 miliardi di venerdì; oggi sono passate di mano 579.217.571 azioni (517.303.352 nella seduta di venerdì).
Su 384 titoli trattati, 212 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i ribassi sono stati 163; invariate le rimanenti 9 azioni.

L’euro, a causa delle tensioni spagnole, è tornato in zona 1,175 dollari.

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

mercato-positivoA Piazza Affari occhi sui bancari. Una promozione ha spinto UBI Banca (+4,33%) Gli analisti di Société Générale hanno alzato il giudizio a "buy" (acquistare) dal precedente "hold" (mantenere) con un target price alzato a 5,6 euro dai precedenti  4 euro.

BancoBpm in calo dello 0,97%. In un'intervista ad Affari & Finanza il numero uno della banca, Giuseppe Castagna, ha detto che l’istituto punta a cedere 8 miliardi di euro di non performing loans in 3 anni. BancoBpm ha già ceduto 2,7 miliardi di sofferenze, di cui quelle garantite a un prezzo pari al 38% del valore facciamo del credito, superiore al ricavo medio previsto dal piano pari al 30%. Castagna ha poi dichiarato che alla fine del processo di integrazione saranno chiuse 500 filiali, più delle 335 previste. E che l’istituto sta lavorando sulle duplicazioni.

 

Tra i migliori, al FTSEMib, anche STM (+3,55%) e Salvatore Ferragamo (+2,4%).

 

Occhi puntati anche su Telecom Italia (-1,83%). Secondo la stampa il consiglio dei ministri potrebbe attivare in queste ore il golden power nel confronti del socio transalpino Vivendi. Secondo le ipotesi dell’esecutivo i francesi - possessori del 23,94% dell'azienda telefonica - avrebbero violato gli obblighi di notifica al governo della scalata.

 

Focus anche su Fiat Chrysler Automobiles (+0,86%). Stasera il ministero dei Trasporti comunicherà il dato sulle immatricolazioni di automobili in Italia nel mese di settembre. La controllante EXOR è salita dell'1,58%.

 

Ottima giornata di esordio per Gima TT. Il titolo della matricola è salito del 22,4% a 15,3 euro dopo essere stato collocato a 12,5 euro, al massimo della forchetta di valorizzazione prevista. Il collocamento delle azioni, rivolto esclusivamente a investitori istituzionali, aveva registrato richieste di titoli pari a circa 8 volte l'offerta. La società, nata dalla controllante IMA (+0,5%), capitalizza così quasi 1,3 miliardi di euro.

 

Scivolone per Trevi (-17,49%). Il gruppo ha chiuso il primo semestre del 2017, periodo chiuso con ricavi per 460,84 milioni di euro, in flessione dell’11,2% rispetto ai 519,25 milioni registrati nei primi sei mesi dello scorso anno e un risultato finale negativo per 118,33 milioni di euro, rispetto al rosso di 23,58 milioni contabilizzato nel primo semestre del 2016. A fine giugno l’indebitamento netto era pari a 565,9 milioni di euro, rispetto ai 440,9 milioni di inizio anno. Sempre a fine giugno il portafoglio ordini era pari a 637 milioni di euro. I vertici della società condurranno "valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendali".

 

Gli analisti di Barclays hanno deciso di tagliare da "equalweight" (neutrale) a "underweight" (sottopesare) la propria raccomandazione su Saras (-1,5%). Alzato però il target price sul gruppo petrolifero dei Moratti, da 2 a 2,2 euro.

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