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Il FTSEMib chiude con un minimo rialzo

Qualche spunto tra i bancari. Il Monte dei Paschi di Siena ha chiuso in territorio negativo. Al contrario UniCredit ha guadagnato il 2,01%. Vendite su Ferrari

di Edoardo Fagnani 2 nov 2022 ore 17:44

mercato_29I maggiori indici di Borsa Italiana hanno registrato variazioni frazionali, prima delle decisioni della FED in materia di politica monetaria.

Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,03% a 22.803 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.778 punti e un massimo di 22.970 punti. Il FTSE Italia All Share ha registrato un minimo calo dello 0,01%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,35%) e per il FTSE Italia Star (-0,42%). Nella seduta del 2 novembre 2022 il controvalore degli scambi è salito a 2,06 miliardi di euro, rispetto agli 1,86 miliardi di martedì.

Alle 17.30 il bitcoin era sceso sotto i 20.500 dollari (poco più di 20.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha toccato i 215 punti, con il rendimento del Btp decennale che è tornato al 4,3%.

L’euro si è portato sotto gli 0,99 dollari.

 

Qualche spunto tra i bancari.

Il Monte dei Paschi di Siena ha chiuso la seduta in territorio negativo (-2,84% a 1,9456 euro). E' proseguita l’asta dei diritti inoptati relativi all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.

Al contrario UniCredit ha guadagnato il 2,01% a 12,9 euro. ALcune banche d'affari hanno aumentato il target price sull'istituto guidato da Andrea Orcel, dopo la diffusione dei risultati trimestrali.

 

Chiusura positiva per Telecom Italia TIM, dopo il forte rialzo messo a segno nella seduta precedente. Il titolo della compagnia telefonica ha registrato un progresso dell'1,54% a 0,2115 euro.

 

Vendite su Ferrari (-1,58% a 195,95 euro). Il Cavallino Rampante ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento, anche se la marginalità ha subito una contrazione. Sulla base dei risultati ottenuti nel periodo in esame il management di Ferrari ha nuovamente rivisto al rialzo le stime finanziarie per il 2022.

 

Performance peggiori per Prysmian (-3,73%) e Saipem (-2,47%).

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