Milano chiude sui minimi. Male le banche e FCA
In generale ribasso i bancari, dove spicca lo scivolone subito dal Monte dei Paschi di Siena. Giornata decisamente negativa anche per Fiat Chrysler Automobiles. Tra i piccoli crolla Stefanel
di Edoardo Fagnani 2 nov 2016 ore 17:42Piazza Affari e le principali borse europee negative, nel giorno della riunione della FED. A pesare sulle borse internazionali le incertezze legate da una parte alle presidenziali americane e dall’altra – per l’Italia – sul referendum costituzionale del prossimo dicembre. Intanto, secondo una ricerca pubblicata da Exane derivatives da inizio settembre, molti fattori hanno alimentato la possibilità di una reflazione (ripresa dell’inflazione) nella zona Euro. “Questo trend permetterà alle azioni europee di mostrare una dinamica positiva, con una sovra-performance dei settori Financial, Energy, Consumer Discretionary e Materials”, hanno precisato gli esperti.
In generale ribasso i bancari, dove spicca lo scivolone subito dal Monte dei Paschi di Siena. Giornata decisamente negativa anche per Fiat Chrysler Automobiles. Tra i piccoli crolla Stefanel.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi superiori ai 2 punti percentuale. Il FTSEMib ha chiuso sui minimi, lasciando sul terreno il 2,51% a 16.475 punti (minimo di 16.475 punti, massimo di 16.818 punti), mentre il FTSE Italia All Share ha perso il 2,41%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,77%) e il FTSE Italia Star (-1,52%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è risalito a 2,1 miliardi di euro, rispetto agli 1,51 miliardi di ieri. Su 337 titoli trattati, 273 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 48; invariate le rimanenti 16 azioni.
L’euro ha toccato gli 1,112 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40
In generale flessione i bancari.
Pessima giornata per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese ha perso il 3,96% a 0,2352 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso. Il Sole24Ore ha scritto che i vertici dell’istituto toscano sono volati negli Stati Uniti, a New York. Per tutta la settimana e fino a venerdì sono in programma presentazioni collettive e incontri one-to-one tra New York e Boston con alcuni dei più grandi investitori al mondo, da BlackRock al fondo del miliardario George Soros fino ad arrivare a uno dei re degli hedge fund come John Paulson.
Performance peggiori per il Banco Popolare (-6,82% a 2,406 euro) e per la Popolare di Milano (-7,28% a 0,382 euro). Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato il prezzo obiettivo sul Banco Popolare, portandolo da 2,7 euro a 2,45 euro. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che AQR Capital Management ha ridotto lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dal 2,73% al 2,69%.
In rosso anche IntesaSanpaolo (-3,07% a 2,02 euro) e Unicredit (-4,41% a 2,122 euro).
In positivo Banca Carige (+2,4% a 0,3154 euro). Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione della banca ligure per predisporre le risposte alle richieste pervenute dalla BCE la scorsa settimana.
Fiat Chrysler Automobiles ha ceduto il 5,83% a 6,215 euro. In serata il Ministero dei trasporti ha comunicato il dato sulle immatricolazioni di automobili in Italia a ottobre. Intanto, lo scorso mese le vendite del gruppo negli Stati Uniti si sono ridotte del 10% rispetto allo stesso periodo del 2015. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato lo “short” su Fiat Chrysler Automobiles portandolo dallo 0,52% allo 0,67%. La stessa Consob ha comunicato che OZ Management ha ridotto la posizione corta sulla società automobilistica, portandola dallo 0,67% allo 0,59%. Anche AQR Capital Management ha ridotto lo “short” su Fiat Chrysler Automobiles, portandolo dallo 0,68% allo 0,58%.
Telecom Italia in calo dell’1,9% a 0,7745 euro. Gli analisti di Jefferies hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società telefonica, portandolo da 1,09 euro a 1,3 euro; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
Stefanel ha subito un tonfo del 42,53% a 0,134 euro, dopo essere rimasta sospesa per eccesso di ribasso per gran parte della giornata. La società ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha valutato e deliberato (al fine di ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della società previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti) di presentare domanda di ammissione al concordato preventivo “in bianco” o “con riserva”. Nell’ambito della procedura si riserva di poter presentare un ricorso per l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti. La delibera si inserisce nel contesto delle iniziative assunte dall’emittente finalizzate alla ristrutturazione del debito e al rafforzamento patrimoniale della società.