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Piazza Affari in rosso. Il FTSEMib chiude sotto i 22mila punti

Forte volatilità su UniCredit dopo la pesante correzione subita nelle precedenti due sedute. Chiusura negativa per MPS. Pessima giornata per Fincantieri

di Edoardo Fagnani 2 dic 2020 ore 17:45

mercato-rossoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta del 2 dicembre 2020 con variazioni frazionali. Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - ha segnalato che sia la volatilità del mercato che la direzionalità sono diminuite in modo significativo negli ultimi giorni, poiché gli investitori si prendono una pausa in attesa di indizi più chiari sulla salute dell'economia globale. "Detto questo, crediamo sia ancora probabile che i mercati raggiungeranno nuovi massimi non appena l'attuale incertezza a breve termine si solleva", ha aggiunto l'esperto.

Il FTSEMib ha subito un calo dello 0,58% a 21.972 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.784 punti e un massimo di 22.043 punti. Anche il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,58%. Variazioni negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,64%) e per il FTSE Italia Star (-0,63%). Nella seduta del 2 dicembre 2020 il controvalore degli scambi è sceso a 2,45 miliardi di euro, rispetto ai 2,88 miliardi di martedì; sono passate di mano 843.405.813 azioni (1.127.278.966 nella seduta di martedì). Su 428 titoli trattati, 246 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 151; invariate le restanti 31 azioni.

L’euro ha sfiorato gli 1,21 dollari, mentre il bitcoin si è riportato a 19.000 dollari (poco più di 15.500 euro).

Lo spread Btp-Bund è sceso sotto i 115 punti.

 

Vendite sui bancari. Massimiliano Schena - direttore investimenti di Symphonia SGR – ha segnalato che in Italia è in corso una nuova ondata di consolidamento del settore, conseguente anche alla crisi economico-finanziaria generata dalla pandemia. “Questo deriva anche dal fatto che il settore bancario deve fronteggiare delle problematiche sia cicliche che strutturali e l’M&A è probabilmente una delle poche soluzioni per creare valore”, ha sottolineato l’esperto.

Ha fatto eccezione UniCredit, che ha terminato la giornata in territorio positivo (+0,42% a 7,983 euro) dopo la pesante correzione subita nelle precedenti due sedute. Gli analisti di Berenberg hanno ridotto a 8 euro il prezzo obiettivo sull'istituto; gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da "Buy" (acquistare) a "Hold" (mantenere).

In forte ribasso il Monte dei Paschi di Siena (-2,9% a 1,17 euro). L’istituto senese ha comunicato i risultati dell’opzione asimmetrica relativa all’operazione di scissione parziale non proporzionale in favore di AMCO. Al termine delle operazioni di concambio, il Ministero dell'economia e delle finanze risulterà titolare di una partecipazione complessiva pari a circa il 64,23% del capitale di MPS (a fronte di una partecipazione detenuta prima della Scissione pari al 68,247%), la banca deterrà azioni proprie per circa il 3,62% e gli altri azionisti deterranno complessivamente circa il 32,15% del capitale del Monte dei Paschi di Siena.

Chiusura negativa anche per BPER Banca (-1,08%). Il numero uno dell’istituto, Alessandro Vandelli, ha dichiarato che il focus della banca al momento è sull’integrazione degli sportelli UBI Banca, mentre restano in secondo piano eventuali ipotesi di aggregazione. Il manager ha aggiunto che il nuovo piano industriale sarà presentato alla fine del 2021.

Performance peggiore per il BancoBPM (-2,45% a 1,83 euro).

 

Fiat Chrysler Automobiles è scesa dello 0,36% a 13,18 euro. Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di novembre 2020 in Italia sono state immatricolate poco più di 138mila vetture, in calo dell'8,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. FCA ha registrato un andamento migliore rispetto a quello del mercato. Secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters a novembre le immatricolazioni del gruppo sono state pari a poco meno di 35mila unità, in aumento dell'1,4% rispetto allo stesso mese del 2019. Di conseguenza, la quota di mercato di Fiat Chrysler Automobiles in Italia si è attestata al 25%.

 

Al MidCap seduta decisamente negativa per Fincantieri (-2,56% a 0,627 euro). Il quotidiano La Repubblica ha segnalato che il progetto di integrazione con Chantiers de l’Atlantique sarebbe a rischio, in quanto dossier è ancora bloccato all'Antitrust dell’Unione Europea.

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