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Il FTSEMib chiude (quasi) sui minimi

Chiusura quasi sui minimi per il principale indice di Piazza Affari. Bene il Creval nel giorno dell'assemblea dei soci chiamati ad approvare l’aumento di capitale da 700 milioni

di Edoardo Fagnani 19 dic 2017 ore 18:10

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con ribassi frazionali, dopo i forti rialzi messi a segno ieri. Il FTSEMib ha chiuso sui minimi di giornata. Qualche buona performance per i bancari: spicca il rialzo messo a segno dal Creval nel giorno dell’assemblea degli azionisti. Da segnalare anche il forte rialzo registrato da Saipem. Pessima seduta, invece, per IGD e Trevi Group.

Il FTSEMib ha subito una flessione dello 0,52% a 22.275 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.254 punti e un massimo di 22.455 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,5%. Sotto la parità anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,51%) e il FTSE Italia Star (-0,47%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,13 miliardi di euro, rispetto ai 2,29 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 756.476.263 azioni (775.462.161 nella seduta di ieri). Su 382 titoli trattati, 194 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 159; le restanti 29 azioni sono rimaste ferme sui valori di chiusura di ieri.

L’euro si è confermato poco sopra gli 1,18 dollari.

 

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mercato-azioniQualche buona performance per i bancari.

Seduta positiva per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto senese ha registrato un progresso dell'1,2% a 3,89 euro. Ieri l'assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi di Siena ha determinato in numero di 14 i componenti del Consiglio di Amministrazione e un vice presidente. Dalla Lista n.1 presentata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono stati nominati 11 componenti, mentre i restanti 3 membri arrivano dalla lista di minoranza n.2 presentata da Generali Investments Europe, Alleanza Assicurazioni e Generali Italia. Inoltre, sono stati nominati come presidente del consiglio di amministrazione, Stefania Bariatti, e come vice presidente, Antonino Turicchi. Infine, l'assemblea in sede straordinaria ha deliberato la riduzione del capitale per perdite per un importo pari a 5,36 miliardi di euro.

Ottima performance per il Creval. Il titolo dell’istituto ha registrato un rialzo del 3,54% a 1,258 euro. Oggi si è riunita l’assemblea degli azionisti della banca chiamata ad approvare l’aumento di capitale da 700 milioni di euro.

In forte rialzo anche BPER Banca (+3,32% a 4,294 euro). Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 18 dicembre AQR Capital Management ha aumentato dal 2,71% al 2,9% la posizione corta sull'istituto. Al contrario Oxford Asset Management e RENAISSANCE TECHNOLOGIES hanno ridotto lo "short" su BPER Banca, portandolo rispettivamente allo 0,78% e allo 0,49%.

 

Ottima giornata per Saipem (+3,62% a 3,608 euro), in scia ai rialzi messi a segno dai titoli del settore. Gli operatori hanno collegato l’intonazione positiva del comparto con l’offerta da 6 miliardi di dollari promossa da Mc Dermott su Chicago Bridge.

 

Italgas ha ceduto l’1,34% a 5,16 euro. Il Credit Suisse ha alzato da 4,9 euro a 5,2 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale” il giudizio, dopo il rialzo messo a segno dal titolo nel corso del 2017. Per lo stesso motivo la banca d’affari ha incrementato da 4,1 euro a 4,3 euro il target price su Terna (-1,95% a 5,02 euro); tuttavia, gli esperti hanno ribadito il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato) e hanno confermato le stime finanziarie per i prossimi esercizi.

 

Enel ha perso il 2,66% a 5,351 euro. Il colosso elettrico e la controllata olandese Enel Finance International hanno firmato una nuova linea di credito revolving da 10 miliardi di euro, che va a sostituire una preesistente linea da 9,44 miliardi, rinegoziata nel febbraio del 2015. La nuova linea presenta un costo inferiore e scade a dicembre 2022, in data successiva rispetto a quella prevista dalla linea preesistente (febbraio 2020). Intanto, gli analisti di Macquarie hanno peggiorato da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale” il giudizio, in seguito al forte rialzo messo a segno dal titolo nel corso del 2017. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 5,5 euro.

 

Salvatore Ferragamo ha guadagnato lo 0,33% a 21,58 euro. Ancora indicazioni delle banche d’affari sulla società del lusso. Kepler Cheuvreux ha limato da 20,5 euro a 20 euro il target price su Salvatore Ferragamo. Indicazione simile dal Credit Suisse che ha sforbiciato da 21 euro a 19 euro il prezzo obiettivo sull’azienda, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2018/2019. Le due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

YOOX Net a Porter Group ha subito uno scivolone del 5,63% a 29,35 euro. Morgan Stanley ha alzato da 36,7 euro a 40 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare), ma hanno tagliato le stime sulla marginalità.

 

IGD ha lasciato sul terreno il 4,02% a 0,98 euro. MF ha riportato le dichiarazioni dell’amministratore delegato della società, Claudio Albertini. Il manager ha precisato che l’investimento da 200 milioni di euro per acquistare un portafoglio composto da quattro gallerie commerciali e un retail park e il conseguente aumento di capitale da 150 milioni di euro non modificheranno la politica dei dividendi dell’azienda. Al contrario, il numero uno ha anticipato che la cedola relativa all’esercizio 2018 potrebbe aumentare, anche se non ha specificato di quanto.

 

Trevi Group ha registrato un tonfo del 10,16% a 0,26 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. Il consiglio di amministrazione della società, alla luce del perdurante andamento negativo dell’esercizio, ha valutato la necessità di adottare misure idonee a contribuire alle esigenze di rafforzamento patrimoniale della società. Il management, quindi, ha deliberato di avviare tutte le attività necessarie per la definizione di un'operazione volta al rafforzamento patrimoniale, nelle forme che saranno ritenute più idonee, includendosi anche un aumento del capitale.

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