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Piazza Affari nervosa: brilla ENI, crolla MPS

Tuttavia, gli analisti di Equita sim hanno confermato la visione positiva sul mercato azionario italiano, nonostante i recenti ribassi. Chiusura positiva anche per FCA

di Edoardo Fagnani 19 dic 2014 ore 17:48

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con gli indici in territorio negativo, anche se lontani dai minimi toccati in mattinata. Tuttavia, gli analisti di Equita sim hanno confermato la visione positiva sul mercato azionario italiano, nonostante i recenti ribassi. Pioggia di vendite sui bancari: spiccano i ribassi del Monte dei Paschi di Siena, di Unicredit e di IntesaSanpaolo. Qualche spunto tra i petroliferi, dove si segnala il rialzo di Saipem. Chiusura positiva anche per Fiat Chrysler Automobiles.
Il FTSEMib è sceso dello 0,4% a 18.984 punti, terminando la settimana con un progresso del 2,06%. Segno meno anche per il FTSE Italia All Share che ha perso lo 0,34% a 20.078 punti. Andamento opposto per il FTSE Italia Mid Cap (-0,12%) e del FTSE Italia Star (+1,03%). Oggi sono scaduti i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a dicembre. Il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 19.158 punti. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 4,25 miliardi di euro, rispetto ai 3,65 miliardi di ieri. Su 314 titoli trattati, 166 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 139. Invariate le restanti nove azioni.
L’euro è scivolato sotto gli 1,225 dollari. L’oro ha oscillato intorno ai 1.200 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

milano_3Pioggia di vendite sui bancari.
Monte dei Paschi di Siena maglia nera al FTSEMib. L’istituto toscano è sceso del 4,17% a 0,4983 euro. Il Sole24Ore ha scritto che nei conti del quarto trimestre del 2014 ci sarebbero nuovi accantonamenti in arrivo per la banca senese. Il quotidiano finanziario ha precisato che l’ammontare non è ancora stato individuato, ma potrebbe non essere di poco conto, in quanto il tetto massimo sono i 3 miliardi di accantonamenti emersi nei recenti stress test condotti dalla BCE e non ancora contabilizzati dalla banca.
In forte ribasso anche Unicredit (-1,85% a 5,31 euro) e IntesaSanpaolo (-2,48% a 2,436 euro). L’agenzia S&P ha ridotto i rating assegnati sui due istituti, portandoli rispettivamente a "BBB-" per il lungo termine e ad "A-3" per il breve termine. Questa azione segue il declassamento dei rating della Repubblica Italiana dello scorso 5 dicembre. Di conseguenza i rating a breve e a lungo termine di Unicredit e di IntesaSanpaolo sono allineati al rating sovrano cui sono vincolati. Le prospettive sui rating per i prossimi trimestri sono "stabili".
Sempre S&P ha ridotto a "BBB-" il rating sulla solidità patrimoniale di Mediobanca (-1,68% a 6,73 euro).
La stessa S&P ha ridotto di un livello il rating di lungo termine della Popolare dell’Emilia Romagna (-2,91% a 5,17 euro), portandolo a "BB-" da "BB" a seguito dell’abbassamento del rating sovrano dell’Italia. Il giudizio classifica l'istituto tra gli emittenti speculativi. Al contrario, gli esperti hanno migliorato da "negative" a "stabile" le prospettive sul rating per i prossimi trimestri.
Il Banco Popolare ha perso il 2,82% a 9,825 euro. La Consob ha comunicato che AQR Capital Management ha incrementato la posizione corta sull’istituto, portandola dallo 0,6% allo 0,74%.
Al contrario, il Credem ha recuperato l’1,43% a 6,37 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno limato da 7,88 euro a 7,76 euro il prezzo obiettivo sull’istituto emiliano, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Intonazione positiva per i petroliferi. A New York il prezzo del greggio è risalito a 56 dollari al barile.
In rialzo di oltre due punti percentuali ENI (+2,41% a 14,85 euro). Il Cane a sei zampe ha concluso con Petrogal, società interamente detenuta dalla compagnia portoghese Galp e che opera nell’upstream dell’oil&gas, l’accordo per acquisire la partecipazione del 70% e l’operatorship nei permessi di Gamba, Santola e Lavagante, che garantiscono il diritto di esplorazione di un’area di 9.100 chilometri quadrati nell’offshore del Portogallo.
Performance migliore per Saipem (+4,64% a 9,015 euro). Goldman Sachs ha inserito la società nella lista di titoli preferiti, in seguito al recente ribasso subito dalle azioni. Gli esperti hanno anche alzato da 10,3 euro a 11,4 euro il prezzo obiettivo. La stessa banca d’affari ha tagliato da 13,6 euro a 11,9 euro il target price su Tenaris (-0,16% a 12,32 euro), come conseguenza alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
Enel Green Power ha ceduto lo 0,4% a 1,734 euro. La controllata Enel Green Power International ha perfezionato la cessione dell'intero capitale di Enel Green Power France a Boralex EnR, controllata indiretta francese della società canadese Boralex per un corrispettivo totale di 298,4 milioni di euro. Con questa vendita, Enel Green Power esce dal settore delle energie rinnovabili in Francia. Intanto, gli analisti di Citigroup hanno aggiornato le stime su Enel Green Power, in seguito alle recenti cessioni. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il target price di 1,5 euro e l’indicazione di vendita delle azioni.

Fiat Chrysler Automobiles ha guadagnato lo 0,59% a 9,335 euro. Société Générale ha ripreso la copertura sul gruppo guidato da Sergio Marchionne con un target price di 9,5 euro e un giudizio “Hold” (mantenere). Gli analisti di Equita sim, invece, hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 11 euro a 11,4 euro, in seguito alla revisione della valutazione delle attività del gruppo. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Pirelli ha perso lo 0,18% a 10,99 euro. Il gruppo della Bicocca e Bekaert hanno finalizzato la cessione a Bekaert delle attività steelcord di Pirelli in Italia (Figline), Romania (Slatina) e Brasile (Sumaré). Il closing è avvenuto per un valore (enterprise value) di circa 150 milioni di euro. Intanto, gli analisti di Goldman Sachs hanno limato il target price su Pirelli, portandolo da 13,5 euro a 13,3 euro, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per i prossimi esercizi. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Finmeccanica è salita dell’1,21% a 7,915 euro. Il consiglio di amministrazione ha deliberato la cessione della controllata BredaMenarinibus. Inoltre, AnsaldoBreda ha sottoscritto due contratti del valore totale di circa 100 milioni di euro con Trenitalia per la manutenzione della flotta di Frecciarossa ETR 500 e di treni regionali. Intanto, Barclays ha ripreso la copertura sulla società aeronautica con un target price di 8 euro e un giudizio “Equalweight” (neutrale).

Atlantia ha recuperato lo 0,41% a 19,37 euro. Gli analisti di Equita sim hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla concessionaria autostradale, portandolo da 22,5 euro a 22,6 euro, sulla possibilità che il management possa aumentare il dividendo. Gli esperti non escludono che la cedola relativa al 2015 possa aumentare a 0,79 euro per azione, dagli 0,75 euro previsti per l’esercizio in corso. Equita sim ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni e ritiene che Atlantia possa essere una delle migliori opportunità di investimento a Piazza Affari nel 2015.

Interpump ha guadagnato l’1,26% a 11,29 euro. La società ha firmato un contratto preliminare per l’acquisizione del 100% del Gruppo Walvoil. Il prezzo netto provvisorio è stato determinato in 100 milioni di euro.

Tonfo di Seat Pagine Gialle (-77,8% a 0,0002 euro). Lunedì 22 dicembre la società raggrupperà le azioni in rapporto di un nuovo titolo ogni 100 azioni attualmente in circolazione.

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