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Il FTSEMib chiude sui massimi: MPS superstar!

Secondo quanto riferito da alcune agenzie stampa Corrado Passera potrebbe illustrare alla Consob il proprio progetto per il salvataggio della banca toscana

di Edoardo Fagnani 18 ott 2016 ore 17:47

Giornata decisamente positiva per Piazza Affari e per le principali borse europee. Secondo Henning Gebhardt, Global Head of Equities di Deutsche AM, il differenziale tra azioni europee e quelle statunitense è destinato a rimanere elevato, in seguito alle incertezze del settore finanziario europeo, alle imminenti elezioni e alle implicazioni (ancora non de tutto chiare) sulla Brexit. Tuttavia, l'esperto ha segnalato una revisione moderatamente positiva delle aspettative sugli utili delle aziende europee. Intanto, è proseguito il collocamento pubblico della decima tranche del Btp Italia: nella seconda giornata di collocamento il titolo ha ottenuto richieste per circa 650 milioni di euro, portando a 1,85 miliardi il totale della domanda, comprensiva degli 1,2 miliardi di ieri. Riflettori sempre accesi sui bancari: spicca il forte rialzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi nell’ordine del 2%. Il FTSEMib è salito del 2,02% a 16.967 punti, il massimo di giornata (minimo di 16.724 punti). Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l’1,83%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,48%) e per il FTSE Italia Star (+0,1%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,07 miliardi di euro, rispetto agli 1,84 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.001.973.302 azioni (922.993.419 nella seduta di ieri). Su 334 titoli trattati, 191 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 110; invariate le restanti 33 azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,1 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

mercato9Riflettori sempre accesi sui bancari. Secondo Pierre Olivier Beffy, Chief Economist di Exane BNP Paribas, è importante che i mercati aiutino le banche a risolvere il problema dei NPL. “Finora i diversi governi hanno adottato soluzioni temporanee senza mettere in pratica un’azione decisiva: di conseguenza, risulta più difficile creare una bad bank per risolvere il problema”, ha precisato l’economista.
Seduta spumeggiante per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese ha messo a segno un balzo del 12,8% a 0,1954 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di rialzo. Elevati i volumi: nella seduta odierna sono passate di mano circa 167 milioni di azioni. Il Corriere della Sera ha riportato alcune indiscrezioni sul piano che Corrado Passera ha preparato per il Monte dei Paschi di Siena. Il progetto dell'ex numero uno di IntesaSanpaolo dovrebbe prevedere un fabbisogno di 1-1,5 miliardi di nuovo capitale grazie all’ingresso di nuovi investitori che apporterebbero fino a 2,5 miliardi di euro (è stato fatto il nome di Atlas Merchant Capital), e alla rinuncia alla distribuzione di dividendi per un certo numero di anni. Le sofferenze verrebbero poi smaltite con la creazione di una bad bank a cui verrebbero conferiti 31 miliardi di crediti deteriorati (Npl). Secondo quanto riferito da alcune agenzie stampa nelle prossime ore Corrado Passera potrebbe illustrare alla Consob il proprio progetto.
Unicredit ha registrato un rialzo del 2,69% a 2,212 euro. Ieri, l’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier ha lanciato una nuova emissione benchmark senior a tasso fisso, con scadenza 10 anni, per un importo pari a un miliardo di euro. Il titolo paga una cedola pari al 2,125% con un prezzo di emissione pari a 99,644%; di conseguenza il rendimento all'emissione è stato pari al tasso mid swap di durata equivalete, maggiorato di 173 punti base. Intanto, secondo quanto scritto sul Corriere della Sera, la cessione della controllata Bank Pekao potrebbe portare nelle casse di Unicredit una cifra di 2,5 miliardi di euro; di conseguenza l’ammontare dell’aumento di capitale della banca italiana potrebbe ridursi e collocarsi tra i 6 e gli 8 miliardi di euro. 
Chiusura decisamente positiva anche per il Banco Popolare (+2,57% a 2,636 euro) e per la Popolare di Milano (+2,48% a 0,4215 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 17 ottobre ENA Investment Capital ha azzerato la posizione corta sulla Popolare di Milano.
Molto bene anche la Popolare dell’Emilia Romagna (+5,12% a 4,064 euro).
 
Snam ha recuperato il 3,26% a 4,878 euro. Il Sole24Ore ha intervistato Marco Alverà, amministratore delegato dell’azienda. Il manager ha detto che il gruppo auspica che il prossimo 7 novembre sia la data in cui la controllata Italgas ritornerà a Piazza Affari. Intanto, Snam ha avviato il collocamento di un bond con scadenza a 4 anni (ottobre 2020) per un ammontare di 500 milioni di euro. Il rendimento è indicato a 30/35 punti base oltre il tasso mid swap di pari durata. Inoltre, gli analisti di Barclays hanno iniziato la copertura sulla società con un prezzo obiettivo di 5,5 euro e un giudizio “Overweight” (sovrappesare); gli esperti apprezzano la decisione del management di separare le attività della distribuzione del gas che fanno capo a Italgas.

Telecom Italia è balzata del 3,41% a 0,7575 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno limato il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica, portandolo da 1,27 euro a 1,23 euro; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti di Piazzetta Cuccia prevedono una buona trimestrale per Telecom Italia: i dati del terzo trimestre saranno diffusi il 4 novembre.

Buzzi Unicem è salita dello 0,94% a 18,17 euro. Gli analisti di Berenberg hanno alzato da 14,6 euro a 16,7 euro il target price sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2016/2018; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

EXOR ha recuperato lo 0,24% a 37,37 euro. L'agenzia S&P ha comunicato di aver confermato i rating di lungo e di breve termine della holding di casa Agnelli, fissati rispettivamente a "BBB+" e ad "A-2"; i giudizi confermano EXOR tra gli emittenti non speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri rimangono "negative".

Da segnalare il balzo di Acotel (+4,15% a 4,87 euro). Ieri la società ha comunicato di aver sottoscritto con Telecom Italia un accordo preliminare per la cessione dell’intero capitale di Noverca. L’operazione, che sarà presumibilmente completata entro la fine del mese di ottobre, sarà regolata sulla base di un prezzo pari all’Enterprise Value di 4,5 milioni di euro.

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