Il FTSEMib chiude in rialzo la seduta e la settimana
Giornata di importanti scadenze tecniche a Piazza Affari. In altalena i titoli del settore bancario. In forte calo ENI. Chiusura positiva, invece, per Enel
di Edoardo Fagnani 18 mar 2022 ore 17:43I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato progressi frazionali nell'ultima seduta della settimana. Oggi è stata giornata di importanti scadenze tecniche: sono andati in scadenza i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a marzo 2022. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - non è prevista una chiara azione direzionale per i mercati azionari e la volatilità rimarrà galoppante, fornendo una configurazione complicata per gli investitori a brevissimo termine.
Il FTSEMib ha terminato la seduta con un progresso dello 0,41% a 24.222 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 23.827 punti e un massimo di 24.262 punti; il maggiore indice di Borsa Italiana ha chiuso la settimana con un rialzo del 5,13%. Anche il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,41%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,51%) e per il FTSE Italia Star (+0,56%). Nella seduta del 18 marzo 2022 il controvalore degli scambi è salito a 4,35 miliardi di euro, rispetto ai 3,31 miliardi di giovedì.
Alle 17.30 il bitcoin aveva superato i 41.000 dollari (oltre 37.000 euro).
Lo spread Btp-Bund si è attestato poco sopra i 150 punti.
L’euro ha superato gli 1,105 dollari.
In altalena i titoli del settore bancario, dopo la correzione subita il giorno precedente.
Spicca il calo di UniCredit (-0,79% a 9,693 euro).
Al contrario, Mediobanca ha guadagnato il 2,22%.
In altalena i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) è ritornato a 104 dollari al barile, dopo aver toccato un massimo a 106,3 dollari.
ENI ha ceduto il 2,91% a 12,728 euro. Il Cane a sei zampe ha comunicato i risultati finanziari definitivi del 2021. L’utile netto è stato rideterminato a 5,82 miliardi di euro, in conseguenza al completamento del processo di approvazione del piano di gruppo e la stima del risultato del quarto trimestre di Saipem (+1,94%) a seguito del differimento dei tempi di approvazione del bilancio della partecipata. Inoltre, ENI ha presentato il Piano Strategico 2022-2025 alla comunità finanziaria e ha fornito alcune indicazioni sulla politica dei dividendi nel periodo in esame, che prevede un'importante novità: il dividendo sarà corrisposto in quattro rate trimestrali paritarie a settembre 2022, novembre 2022, marzo 2023 e maggio 2023.
Enel ha messo a segno un rialzo dello 0,7% a 5,76 euro. Il colosso elettrico ha comunicato i risultati finanziari definitivi dell’esercizio 2021. I vertici del colosso elettrico hanno fornito anche i target finanziari per il 2022 e hanno confermato la politica dei dividendi per i prossimi esercizi. Inoltre, il management di Enel ha proposto la distribuzione di un dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) di 0,38 euro per azione, da cui vanno detratti gli 0,19 euro corrisposti a gennaio 2022 quale acconto.
In progresso anche Telecom Italia TIM (+0,3% a 0,2991 euro). Barclays e Kepler Cheuvreux hanno tagliato il target price sul colosso telefonico, portandolo rispettivamente a 0,23 euro e a 0,4 euro.
Al MidCap spicca il ribasso di WeBuild (-4,04% a 1,614 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2021.
Sono proseguite le vendite su MFE-MEDIAFOREUROPE (-3,7% le azioni di categoria B).
ePrice ha registrato un rialzo del 2,44% a 0,0336 euro, in una seduta caratterizzata da forte volatilità.