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Indici positivi a Piazza Affari. Il FTSEMib chiude oltre i 26mila punti

Il principale indice di Borsa Italiana ha registrato l'undicesimo rialzo nelle prime 13 sedute del 2023. Spunti importanti per i bancari. In rialzo i petroliferi

di Edoardo Fagnani 18 gen 2023 ore 17:43

mercato-positivo_3I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso la seduta con variazioni frazionali, consolidando il trend registrato nelle prime sedute del 2023. Federico Vetrella - market strategist di IG Italia - ha segnalato che le pressioni inflazionistiche in Europa sono in decelerazione a causa della riduzione delle quotazioni delle materie prime energetiche. Tuttavia, secondo lo strategist, questo non permetterà alle banche centrali di ridurre il rialzo dei tassi di interesse nel breve termine per timore di dare di nuovo slancio all’indice dei prezzi al consumo. "BCE e Bank of England continueranno ad aumentare il costo del denaro almeno fino a maggio-giugno quando i due istituti monetari potranno rivalutare la situazione macroeconomica e stabilizzare i tassi di interesse", ha ipotizzato Federico Vetrella.

Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,27% a 26.052 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.951 punti e un massimo di 26.150 punti; il principale indice di Borsa Italiana ha registrato l'undicesimo rialzo nelle prime 13 sedute del 2023. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso dello 0,35%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,06%) e per il FTSE Italia Star (+0,57%). Nella seduta del 18 gennaio 2023 il controvalore degli scambi è salito a 2,11 miliardi di euro, rispetto ai 2,09 miliardi di martedì.

Il bitcoin è tornato sotto i 21.000 dollari (oltre 19.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ristretto sotto i 175 punti, con il rendimento del Btp decennale che è sceso al 3,75%.

L’euro è sceso sotto gli 1,085 dollari, da un massimo intraday di 1,0888 dollari.

 

Spunti importanti per i titoli del settore bancario.

In frazionale calo UniCredit (-0,27% a 14,618 euro). L’istituto guidato da Andrea Orcel ha diffuso le stime di consensus relative al 4° trimestre e all’intero esercizio 2022. Nel dettaglio, il consensus per l’esercizio appena concluso indica un utile netto contabile di 5,13 miliardi di euro (valore mediano), previsione migliore rispetto alla precedente indicazione di un risultato finale di 4,93 miliardi di euro comunicata dopo della diffusione dei risultati finanziari del 3° trimestre. Il risultato per azione, quindi, è indicato a 2,26 euro. Il margine di intermediazione dovrebbe salire da 17,95 miliardi a 19,77 miliardi di euro (19,73 miliardi la precedente stima). Il risultato netto di gestione è indicato a 7,88 miliardi dopo svalutazioni su crediti per 2,21 miliardi di euro.

Performance decisamente positiva, invece, per BPER Banca (+3,3% a 2,252 euro).

 

In rialzo i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a febbraio 2023) ha toccato gli 82 dollari al barile.

ENI ha guadagnato lo 0,61% a 14,46 euro. Il Cane a sei zampe ha comunicato che le adesioni all’offerta pubblica di sottoscrizione delle obbligazioni del prestito denominato “Eni obbligazioni sustainability-linked 2023/2028” hanno superato l’importo di un miliardo di euro, dopo poco più di due giorni di offerta del titolo. Di conseguenza, ENI si è avvalsa della facoltà di aumentare il valore nominale complessivo massimo delle obbligazioni a 2 miliardi di euro.

Performance migliori per Saipem (+7,06%) e per Tenaris (+4,15%).

 

In frazionale calo Stellantis (-0,65% a 14,268 euro), dopo la diffusione dei dati sulle immatricolazioni di automobili in Europa. L’ACEA (l'associazione europea che raggruppa i produttori di automobili) ha comunicato che nel mese di dicembre 2022 sono state immatricolate 896.967 vetture nell'Unione Europea, in aumento del 12,8% rispetto alle 795.130 dello stesso periodo del 2021. In contrazione, invece, le vendite di Stellantis: lo scorso mese il gruppo automobilistico ha registrato una flessione delle immatricolazioni del 6,6% con 149.540 vetture vendute; di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis in Europa si è attestata al 16,7%.

 

Al MidCap spiccano i rialzi di Piaggio (+5,25%) e Webuild (+8,1%).

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