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Il FTSEMib chiude in rosso (-0,7%). Fanno peggio MidCap e STAR

Ancora uno scivolone per Telecom Italia TIM, che ha replicato il forte ribasso subito il giorno precedente. In altalena i titoli petroliferi e bancari. Minimo ribasso per Stellantis

di Edoardo Fagnani 18 gen 2022 ore 17:41

milano-negativaI maggiori indici di Borsa Italiana e per le principali piazze finanziarie europee hanno teminato la giornata in territorio negativo. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - i mercati azionari risentono delle persistenti incertezze e la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti. "Tuttavia, l'azione ribassista dei prezzi è ancora vista come temporanea, con la maggior parte degli operatori di mercato che cercano di coprire il proprio portafoglio con altre classi di attività prima della cruciale stagione degli utili", ha puntualizzato l'esperto, secondo cui gli investitori adotteranno un approccio cauto, monitorando i principali supporti tecnici degli indici.

Il FTSEMib ha chiuso in calo dello 0,74% a 27.483 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 27.305 punti e un massimo di 27.585 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,84%. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-1,72%) e per il FTSE Italia Star (-2,03%). Nella seduta del 18 gennaio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 2,55 miliardi di euro, rispetto agli 1,9 miliardi di lunedì.

Alle 17.30 il bitcoin era sceso a 41.500 dollari (poco più di 36.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha toccato i 140 punti.

L’euro sceso sotto i 1,135 dollari.

 

Ancora uno scivolone per Telecom Italia TIM (-3,2% a 0,4232 euro), che ha replicato il forte ribasso subito il giorno precedente. Gli analisti di Barclays hanno tagliato il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica, portandolo da 0,35 euro a 0,27 euro; gli esperti hanno fissato un rating “Hold” (mantenere).

 

Qualche spunto tra i bancari.

Chiusura positiva per UniCredit (+0,53% a 13,704 euro). L'istituto ha comunicato di aver concluso un accordo con un veicolo di cartolarizzazione gestito dal gruppo KRUK per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti deteriorati derivanti da contratti di credito a clientela del segmento Imprese, sia chirografari che ipotecari. Il portafoglio comprende esclusivamente crediti Non Performing derivanti da contratti di finanziamento regolati dal diritto italiano, per un ammontare complessivo - al lordo delle rettifiche di valore - di circa 222 milioni di euro.

In rosso, invece, BancoBPM (-1,54%).

 

In altalena i titoli del settore petrolifero, nonostante il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a febbraio 2022) abbia superato gli 85 dollari al barile nel corso della giornata.

ENI ha guadagnato lo 0,44% a 13,27 euro. Performance migliore per Tenaris (+2,09%). In rosso, invece, Saipem (-2,7%).

 

Invariata Atlantia. La holding delle infrastrutture ha sottoscritto con il gruppo Siemens il contratto per l’acquisto della società Yunex Traffic, per un corrispettivo di 950 milioni di euro (Enterprise Value), a valere su risorse finanziarie già disponibili.

 

Frazionale ribasso per Stellantis (-0,24% a 19,094 euro). L’ACEA (l'associazione europea che raggruppa i produttori di automobili) ha comunicato che nel mese di dicembre 2021 sono state immatricolate 795.295 vetture nell'Unione Europea, in contrazione del 22,8% rispetto alle 1.030.551 dello stesso periodo del 2020. Nell'intero 2021 le immatricolazioni sono scese del 2,4%, nonostante una base di confronto ridotta nello scorso anno. In forte contrazione anche le vendite di Stellantis a dicembre 2021: lo scorso mese il gruppo automobilistico nato dall'integrazione tra FCA e PSA ha registrato una flessione delle immatricolazioni del 25% con 160.209 vetture vendute.

 

Tra le società a minore capitalizzazione è proseguito il rally di EEMS (+13,5% a 0,212 euro, dopo essere rimasta sospesa per eccesso di rialzo per gran parte della seduta).

 

All’Euronext Growth Milan in evidenza Clabo (+5,43% a 2,72 euro) e TrenDevice (+28,3% a 1,28 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari preliminari relativi all'esercizio 2021, chiuso per entrambe le aziende con una forte crescita dei ricavi.

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