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Le banche mandano in rosso il FTSEMib

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi superiori al punto percentuale. Calo a due cifre per il Monte dei Paschi di Siena. In forte rialzo Saipem e STM

di Edoardo Fagnani 18 feb 2016 ore 17:52

Seduta all’insegna della volatilità per Borsa Italiana e per le principali piazze europee. Nessuna novità particolare dai verbali dell’ultima riunione della FED diffusi ieri; i membri della banca centrale statunitense hanno manifestato preoccupazione per un eventuale peggioramento dell’economia e potrebbero rivedere l’intenzione di aumentare gradualmente i tassi di interesse. Tornano le vendite sui bancari, dove spicca lo scivolone del Monte dei Paschi di Siena. In evidenza i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio si è riportato a 31 dollari al barile: spicca il balzo messo a segno da Saipem. Seduta brillante anche per Telecom Italia.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi superiori al punto percentuale. Il FTSEMib ha lasciato sul terreno l’1,53% a 17.112 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 17.069 punti e un massimo di 17.624 punti. In rosso anche il FTSE Italia All Share che ha perso l'1,31%. Variazioni minime per il FTSE Italia Mid Cap (-0,12%) e il FTSE Italia Star (+0,14%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,96 miliardi di euro, rispetto ai 2,73 miliardi di ieri. Su 331 titoli trattati, 171 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 148. Invariate le rimanenti 12 azioni. 
L’euro è sceso sotto gli 1,11 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_negativo2Tornano le vendite sui bancari.
Calo a due cifre per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito uno scivolone del 10,1% a 0,517 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso a metà pomeriggio. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 17 febbraio Marshall Wace ha ridotto la posizione corta sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,62% allo 0,57%. Lo stesso giorno AQR Capital Management ha incrementato dall’1,11% all’1,21% lo “short” sull’istituto senese.
Male anche Banca Carige (-9,47% a 0,4712 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 17 febbraio Marshall Wace ha incrementato lo “short” sull’istituto, portandolo dal 2,28% al 2,54%. Lo stesso giorno Oxford Asset Management ha aumentato dallo 0,67% allo 0,76% la posizione corta sulla banca ligure. BlackRock Investment Management (UK) Limited, invece, ha aperto una posizione corta su Banca Carige, pari allo 0,5%.
In forte calo anche Unicredit (-5,54% a 3,31 euro) e IntesaSanpaolo (-4,88% a 2,376 euro).
Neppure il Banco Popolare (-5,51%), la Popolare di Milano (-6,45%) e UBI banca (-5,52%) sono state risparmiate dalle vendite.
Banca Mediolanum ha ceduto l’1,12% a 6,185 euro. La compagnia ha comunicato i risultati del 2015, esercizio con un utile netto di 438,61 milioni di euro, in aumento del 37% rispetto ai 320,62 milioni ottenuti l’anno precedente. A fine 2015 le masse amministrate e gestite sono salite del 10% a 70,68 miliardi di euro rispetto al saldo di inizio anno. Sempre a fine anno il Common Equity Tier 1 Ratio risultava pari al 19,66%. I vertici di Banca Mediolanum hanno deliberato la distribuzione un dividendo 2016, relativo all’esercizio 2015, per un ammontare di 0,3 euro; la cedola comprende l’acconto di 0,16 euro assegnato a novembre. Di conseguenza, il saldo della cedola sarà pari a 0,14 euro per azione.

In evidenza i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è risalito a 31 dollari al barile.
Saipem in forte rialzo. Il titolo della società di ingegneristica è salito del 2,55% a 0,3461 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno ridotto il prezzo obiettivo su Saipem, portandolo da 0,45 euro a 0,4 euro, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; tuttavia, gli esperti hanno migliorato da “Reduce” (ridurre) a “Neutrale” il giudizio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 17 febbraio Oxford Asset Management ha incrementato lo “short” su Saipem portandolo dall’1,09% all’1,25%. Lo stesso giorno Marshall Wace ha riaperto la posizione corta sulla società di ingegneristica con una quota dello 0,58%.
Chiusura negativa, invece, per ENI (-2,13% a 11,97 euro).

Enel in rosso (-0,44% a 3,628 euro). Gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 4 euro a 3,75 euro il prezzo obiettivo sul colosso elettrico, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per i prossimi esercizi; tuttavia, gli esperti hanno migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Sell” (vendere) a “Neutrale”.
Terna è scesa dell’1,1% a 4,688 euro. Dopo la diffusione dei risultati preliminari del 2015 e degli obiettivi strategici per i prossimi esercizi gli analisti di Goldman Sachs hanno migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Sell” (vendere) a “Neutrale”; gli esperti hanno confermato a 4,65 euro il target price. Equita sim, invece, ha incrementato da 4,84 euro a 4,94 euro il prezzo obiettivo su Terna, sulla base dei nuovi target finanziari fissati nel piano industriale; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
A2A ha guadagnato il 3,5% a 1,034 euro. Goldman Sachs ha tagliato da 1,36 euro a 1,25 euro il prezzo obiettivo sulla società lombarda, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per i prossimi esercizi; tuttavia, gli esperti hanno migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.

Telecom Italia ha registrato un balzo del 3,87% a 0,8855 euro. Ancora indicazioni dalle banche d’affari sul colosso telefonico, dopo la diffusione dei risultati preliminari dell’esercizio 2015. Bank of America ha migliorato il giudizio e ora consiglia l’acquisto delle azioni, sulla base di un prezzo obiettivo di 1,3 euro. Banca IMI, invece, ha limato da un euro a 0,97 euro il target price su Telecom Italia, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi; tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.

Ferrari ha registrato un rialzo dello 0,61% a 34,66 euro. Banca Akros ha iniziato la copertura sul titolo del Cavallino Rampante con un prezzo obiettivo di 40 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni; gli analisti apprezzano i forti tassi di crescita e l’elevata marginalità dell’azienda.

STM è salita del 5,2% a 5,235 euro. UBS ha migliorato il giudizio sul gruppo italofrancese e ora consiglia l’acquisto delle azioni, in seguito al calo subito dal titolo negli scorsi mesi; tuttavia, gli analisti hanno tagliato da 5,6 euro a 4,7 euro il target price, sulla base di una revisione dei parametri di valutazione dell’azienda.

Luxottica ha guadagnato il 2,41% a 53,05 euro. Morgan Stanley ha ridotto da 61 euro a 57 euro il target price sulla società segnalando che l’andamento dei tassi di cambio non dovrebbe aiutare i conti dell’azienda nell’esercizio in corso; gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).

Atlantia ha ceduto lo 0,69% a 22,99 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno limato a 26,8 euro il target price sulla concessionaria autostradale, in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi e sulla redditività per il triennio 2015/2017; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Focus anche su Prelios (-2,34% a 0,1045 euro). Oggi era l'ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all'aumento di capitale (-66,7% a 0,0001 euro).

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