FTSEMib positivo (nonostante lo stacco dei dividendi)
Il FTSEMib ha assorbito lo stacco dei dividendi di alcune importanti società, tra cui Unicredit. Spicca il forte rialzo del Monte dei paschi di Siena. Molto bene Saipem
di Edoardo Fagnani 18 apr 2016 ore 17:53Borsa Italiana e le principali piazze europee positive, nonostante il fallimento delle trattative tra i principali paesi produttori di petrolio nel summit che si è tenuto nel week-end a Doha. Il FTSEMib ha assorbito lo stacco dei dividendi di alcune importanti società, tra cui Unicredit. Riflettori sempre accesi sui bancari, dove spicca l’ottima performance messa a segno dal Monte dei Paschi di Siena. Sulle montagne russe i petroliferi.
I principali indici di Borsa Italiana hanno terminato la giornata con rialzi nell’ordine del mezzo punto percentuale. Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,55% a 18.358 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 17.904 punti e un massimo di 18.412 punti. Stessa variazione per il FTSE Italia All Share (+0,55%). Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,46%) e il FTSE Italia Star (+0,53%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,24 miliardi di euro, rispetto ai 2,26 miliardi di venerdì. Su 316 titoli trattati, 174 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 123. Invariate le restanti 19 azioni.
L’euro è rimasto oltre gli 1,13 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBRiflettori sempre accesi sui bancari.
In rialzo il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un balzo dell’8,42% a 0,65 euro.
In rosso, invece, il Banco Popolare (-0,48% a 6,21 euro). Oggi l’istituto ha staccato un dividendo di 0,15 euro per azione.
In progresso la Popolare di Milano (+0,39% a 0,651 euro) e la Popolare dell’Emilia Romagna (+2,58% a 5,055 euro). I due istituti hanno comunicato di aver aderito al Fondo Atlante per un ammontare di 100 milioni di euro a testa. Inoltre, nel week-end l’assemblea dei soci della Popolare dell’Emilia Romagna ha approvato il bilancio dell’esercizio 2015, chiuso con un utile netto di 161,96 milioni di euro e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,1 euro per azione. Nel corso dell’assemblea, l’amministratore delegato della Popolare dell’Emilia Romagna, Alessandro Vandelli, ha dichiarato che l’istituto non esclude eventuali acquisizioni in caso di consolidamento del settore; tuttavia, il manager ha precisato che non saranno effettuate operazioni azzardate. Performance migliore per UBI Banca (+4,98% a 3,708 euro).
In forte ribasso Unicredit (-3,43% a 3,318 euro). Oggi l’istituto ha staccato una cedola, nella forma di scrip dividend, per un ammontare di 0,12 euro per azione. Intanto, Unicredit ha raggiunto un accordo con Quaestio Capital Management SGR, per conto del Fondo Atlante, che prevede, con riferimento all’aumento di capitale finalizzato all’ammissione alla quotazione delle azioni della Popolare di Vicenza, il subunderwriting da parte del Fondo Atlante in relazione agli impegni assunti da Unicredit quale garante di tale aumento di capitale.
Chiusura in frazionale rialzo per Banca Mediolanum (+0,35% a 7,105 euro) e per FinecoBank (+0,42% a 7,105 euro). Oggi le due compagnie hanno staccato il dividendo per un ammontare rispettivamente di 0,14 euro e di 0,255 euro. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno limato da 6,8 euro a 6,7 euro il target price su FinecoBank, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per l’esercizio in corso; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
Seduta estremamente volatile per i petroliferi, dopo il fallimento delle trattative a Doha tra i principali paesi produttori di petrolio.
ENI ha terminato la giornata con un ribasso dello 0,3% a 13,5 euro. Il Sole24Ore nel week-end ha riportato alcune dichiarazioni dell’amministratore delegato del colosso petrolifero, Claudio Descalzi. Il manager ha precisato che nei prossimi quattro anni l’azienda investirà oltre 20 miliardi di euro in Africa, vale a dire il 60% degli investimenti complessivi del gruppo.
Performance positiva, invece, per Saipem. La società di ingegneristica ha registrato un balzo del 5,21% a 0,3718 euro.
In rialzo Enel (+1,84% a 3,878 euro). Il colosso elettrico, attraverso la controllata Enel Green Power Brasil Participações, ha avviato la costruzione del parco eolico di Cristalândia. L’impianto avrà una capacità installata di 90 MW e dovrebbe entrare in esercizio nella seconda metà del 2017. Per la realizzazione dell'impianto Enel investirà circa 190 milioni di dollari.
Finmeccanica ha guadagnato l’1,84% a 11,14 euro. Gli analisti di UBS hanno migliorato il giudizio sulla società aerospaziale e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Gli esperti hanno confermato il target price di 13,6 euro.
CNH Industrial è balzata del 4,5% a 6,04 euro. Gli analisti di Bank of America hanno alzato da 7 dollari a 8 dollari il target price sulla società. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano di acquistare le azioni, in seguito sulla base della performance registrata dal titolo rispetto a quella messa a segno dai concorrenti.
Prysmian ha ceduto lo 0,99% a 20,09 euro. La società ha sottoscritto un accordo per la cessione del 67% della partecipazione in Prysmian Baosheng Cable al partner della joint-venture, Baosheng Group, per un corrispettivo complessivo di 300 milioni di yuan (circa 42 milioni di euro).