Piazza Affari, indici in rosso. Si salvano i petroliferi
Non ha entusiasmato il dato sullo ZEW tedesco. È proseguito il rally di Fidia, dopo essere rimasto sospeso per gran parte della giornata per eccesso di rialzo
di Edoardo Fagnani 17 mar 2015 ore 17:44Piazza Affari e le principali borse europee in territorio negativo nella seduta odierna, dopo le buone performance messe a segno ieri. Non ha entusiasmato il dato sullo ZEW tedesco, che a marzo è cresciuto meno delle attese. Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa il Tesoro avrebbe collocato il nuovo Btp con scadenza a marzo 2032, spuntando un rendimento di oltre 10 punti base rispetto al saggio offerto dal titolo con scadenza nel 2030. Il titolo sarebbe stato collocato per un ammontare di 8 miliardi di euro, dopo aver ottenuto richieste per oltre 16,5 miliardi di euro. In recupero ENI, dopo i forti ribassi subiti nelle ultime due sedute. Tra i bancari si segnala la flessione della Popolare di Milano. Vendite anche su Fiat Chrysler Automobiles. Al segnamento STAR è proseguito il rally di Fidia.
Il FTSEMib ha subito un calo dello 0,91% a 22.723 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,96% a 24.238 punti. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-1,34%) e il FTSE Italia Star (-1,49%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,82 miliardi di euro, rispetto ai 4,55 miliardi di ieri. Su 337 titoli trattati, 241 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 79. Invariate le restanti 17 azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,06 dollari. L’oro è sceso sotto i 1.150 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBIn recupero i petroliferi, nonostante a New York il prezzo del greggio sia sceso a 43 dollari al barile.
ENI ha messo a segno un progresso dello 0,46% a 15,31 euro, dopo i forti ribassi subiti nelle ultime due sedute. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato che non è previsto il collocamento sul mercato di quote del Cane a sei zampe. Attualmente il Tesoro controlla direttamente il 3,934% di ENI, a cui si aggiunge il 26,369% detenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti. Intanto, gli analisti di Banca IMI hanno ritoccato al rialzo il target price sul colosso petrolifero, portandolo da 14,9 euro a 15,4 euro, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Performance positiva anche per Saipem (+0,12% a 8,68 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che ODEY Asset Management ha incrementato la posizione corta su Saipem, portandola dallo 0,93% all’1,37%. La stessa commissione ha segnalato che WorldQuant ha incrementato lo “short” sulla società, portandolo dallo 0,53% allo 0,64%.
Hanno prevalso i ribassi tra i bancari.
La Popolare di Milano ha subito una flessione del 3,29% a 0,942 euro. In giornata si è riunito il consiglio di sorveglianza dell’istituto per l’approvazione dei risultati del 2014. Intanto, la Popolare di Milano ha annunciato l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica volontaria di riacquisto parziale di alcuni prestiti obbligazionari emessi dalla banca e originariamente collocati presso la clientela retail fino ad un importo nominale massimo pari a 165 milioni di euro.
Seduta negativa anche per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha perso l’1,12% a 0,575 euro.
Segno meno anche per IntesaSanpaolo (-1,21% a 3,104 euro). In giornata si è riunito il consiglio di sorveglianza dell’istituto per l’approvazione dei risultati del 2014.
Banca Carige ha ceduto lo 0,14% a 0,0689 euro. Secondo quanto scritto su MF l’istituto ligure avrebbe deciso di congelare la cessione della controllata Cesare Ponti, a meno di offerte irrinunciabili. Al contrario, resta sul mercato Creditis.
Il Creval ha lasciato sul terreno il 4,11% a 1,26 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno ridotto da “Accumulate” a “Hold” (mantenere) il giudizio sull’istituto, in seguito al rialzo messo a segno da titolo negli ultimi mesi. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,3 euro.
Fiat Chrysler Automobiles ha perso il 2,09% a 15,47 euro. L’ACEA ha comunicato che nel mese di febbraio le immatricolazioni di automobili in Europa sono salite del 7% a oltre 958mila unità. Fiat Chrysler Automobiles ha performato meglio del mercato, registrando una crescita delle vendite dell’11,2% con oltre 66mila veicoli immatricolati. La quota di mercato del gruppo guidato da Sergio Marchionne è salita al 6,9%.
Andamento opposto per EI Towers (-0,3% a 50,45 euro) e Rai Way (+0,71% a 4,23 euro). EI Towers ha comunicato di aver presentato alla Consob il documento relativo all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria promossa sulle 272.000.000 azioni ordinarie Rai Way, pari alla totalità del capitale di quest’ultima. La società ha deciso di non modificare le condizioni dell’offerta annunciate nei giorni scorsi. Intanto, gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 4,5 euro a 4,74 euro il target price su Rai Way, scommettendo sull’integrazione con EI Towers. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Salvatore Ferragamo ha perso l’1,51% a 29,44 euro. HSBC ha incrementato da 27 euro a 32 euro il prezzo obiettivo sulla società del lusso. La stessa banca d’affari ha incrementato da 95 euro a 97 euro per azione la valutazione su Tod’s (-3,68% a 87,75 euro), in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Tuttavia, gli analisti hanno limato le stime sulla redditività per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” su entrambe le società.
Prysmian ha ceduto il 2,58% a 18,09 euro. Gli analisti di Exane hanno alzato da 15,5 euro a 18 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
È proseguito il rally di Fidia, dopo aver chiuso la seduta di ieri con un balzo del 36%. Il titolo ha terminato la seduta con un progresso del 23,4% a 6,295 euro, dopo essere rimasto sospeso per gran parte della giornata per eccesso di rialzo.