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Piazza Affari nevosa: rimbalzino per il FTSEMib

Anche oggi in difficoltà i bancari: spicca il ribasso subito la Monte dei Paschi di Siena. Chiusura negativa per Telecom Italia. Ottima seduta per Recordati

di Edoardo Fagnani 17 mag 2018 ore 17:53

Seduta altalenante - ma positiva - per Piazza Affari. Sono tornate le pressioni sullo spread tra Btp e Bund con scadenza a 10 anni; il differenziale tra i due titoli è arrivato a sfiorare i 160 punti. Anche oggi in difficoltà i bancari, dopo i forti ribassi subiti ieri. Secondo gli esperti di Amundi in caso di un accordo preliminare tra M5s e Lega, nonostante la retorica elettorale, il quadro istituzionale e costituzionale italiano impone a qualsiasi nuovo governo di rispettare tre pilastri: l'Euro, l'Eurozona e la NATO. "Qualsiasi deviazione esplicita da questi accordi internazionali potrebbe spingere il Presidente della Repubblica a frenare ulteriori passi nella formazione del governo e favorire la formazione di un governo neutro o, se non approvato dal Parlamento, a indire elezioni anticipate", hanno precisato gli esperti. Con riferimento al mercato azionario italiano, gli esperti di Amundi ritengono che i principali driver saranno la ripresa del settore finanziario e di quello energetico. "Preferiamo i segmenti a piccola e media capitalizzazione, con storie peculiari meno esposte al rischio politico", hanno puntualizzato gli esperti. Intanto, con l’offerta riservata agli investitori istituzionali si è concluso il collocamento della tredicesima tranche del Btp Italia: complessivamente il titolo ha raccolto 7,71 miliardi di euro.

Il FTSEMib ha terminato la giornata con un progresso dello 0,29% a 23.802 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 23.613 punti e un massimo di 23.985 punti. Il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,27%. Performance positive anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,29%) e per il FTSE Italia Star (+0,26%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,63 miliardi di euro, rispetto ai 4,41 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 973.229.756 azioni (1.298.183.264 nella seduta di ieri). Su 401 titoli trattati, 188 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 184; le restanti 29 azioni sono rimaste ferme sui valori di chiusura di ieri.

L’euro ha oscillato intorno agli 1,18 dollari, mentre alle 17.40 il bitcoin si confermava sotto gli 8.500 dollari (circa 7.000 euro).

 

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mercato-azionario_1Anche oggi in difficoltà i bancari, dopo i forti ribassi subiti ieri.

Ha fatto eccezione BPER Banca che è salita dello 0,02% a 4,998 euro. MF ha scritto che nella compagine dell’istituto ci sarebbero degli azionisti interessati ad unire le proprie forze per dare vita a una formazione omogenea interessata a contare maggiormente nella governance dell’istituto. Il quotidiano ha ricordato che oggi, nel capitale del gruppo modenese, il ruolo di pivot è giocato da Unipol, primo azionista con una quota vicina al 10% anche se per il momento ufficialmente fuori dal board. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 16 maggio AQR Capital Management ha ridotto dall'1,69% all'1,59% la posizione corta su BPER Banca. Al contrario, B&G Master Fund ha riaperto la posizione corta sull'istituto con una quota dello 0,5%.

Performance negativa per UBI Banca che ha registrato una flessione del 2,7% a 4,141 euro.

Male anche il Monte dei Paschi di Siena, in calo dell’8,86% a 2,923 euro. L’agenzia Reuters ha riportato le dichiarazioni dell’economista della Lega, Claudio Borghi, secondo cui il contratto con il M5S non prevede l’uscita del Tesoro dal capitale dell’istituto senese, ma verranno solo ridefiniti i compiti.

 

Telecom Italia ha terminato la giornata con una flessione dello 0,65% a 0,768 euro. Il colosso telefonico ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2018, chiuso con ricavi pari a 4,74 miliardi di euro, in contrazione dell’1,6% rispetto ai 4,82 miliardi ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il dato è stato superiore ai 4,69 miliardi stimati dagli analisti. In contrazione il margine operativo lordo confrontabile, che è sceso del 4,9%, passando da 1,99 miliardi a 1,89 miliardi di euro; di conseguenza, la marginalità è peggiorata dal 41,3% al 39,9%. Il management di Telecom Italia ha segnalato che il gruppo ha registrato nel primo trimestre 2018 oneri operativi non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro. L’utile netto del primo trimestre del 2018 attribuibile ai soci si è attestato a 216 milioni di euro. A fine marzo l’indebitamento finanziario netto rettificato era pari a 25,54 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto ai 25,31 miliardi di inizio anno. I vertici di Telecom Italia hanno confermato i target finanziari fissati nel piano strategico per il periodo 2018/2020 diffusi a inizio marzo.

 

Ancora una giornata positiva per i titoli del settore petrolifero.

Saipem ha guadagnato l'1,2% a 3,964 euro, dopo aver terminato la seduta di ieri con un balzo del 12,2%.

ENI ha messo a segno un frazionale progresso dello 0,39% a 16,602 euro. Gli analisti di Barclays hanno alzato da 17 euro a 18,5 euro il target price sul Cane a sei zampe, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2018/2019, sulla base dell’aumento delle previsioni sul prezzo del petrolio. Gli esperti hanno anche migliorato da “Underweight” (sottopesare) a “Equalweight” (neutrale) il giudizio. 

 

Fiat Chrysler Automobiles è salita dello 0,65% a 18,89 euro. L’ACEA ha comunicato che nel mese di aprile in Europa sono state immatricolate quasi 1,35 milioni di vetture, in aumento del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2017. Lo scorso mese Fiat Chrysler Automobiles ha fatto peggio del mercato, registrando un incremento delle immatricolazioni limitato al 2,3% con poco più di 91mila vetture vendute; di conseguenza, la quota di mercato in Europa del gruppo guidato da Sergio Marchionne si è attestata al 6,8%.

 

Recordati ha registrato un balzo del 6,81% a 32,16 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso. Secondo alcune indiscrezioni di agenzia, nei mesi scorsi il fondo di private equity CVC Capital Partners avrebbe studiato un’offerta per rilevare il controllo della società farmaceutica, valorizzandola 8 miliardi di euro, vale a dire il 25% in più dell’attuale capitalizzazione dell’azienda. Tuttavia, l’attuale situazione politica italiana avrebbe portato a uno stallo sull’operazione.

 

STM è salita dell'1,29% a 20,42 euro. Gli analisti di Barclays hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 25 euro a 26 euro; gli esperti hanno confermato il rating “Overweight” (sovrappesare). Goldman Sachs, invece, si è limitata a migliorare le stime sul fatturato per il periodo 2018/2021, confermando il target price di 21,5 euro e il giudizio “Neutrale”.

 

Moncler ha messo a segno un progresso del 2,45% a 38,91 euro. Goldman Sachs ha aumentato da 37 euro a 42 euro il prezzo obiettivo sul gruppo dei piumini, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2018/2019. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

 

Spicca il forte ribasso di PanariaGroup (-13,2% a 3,315 euro). La società ha chiuso il primo trimestre del 2018 con una perdita netta di 295mila euro, rispetto all’utile di 4,03 milioni contabilizzato nei primi tre mesi dello scorso anno. Il management di PanariaGroup ha ribadito i programmi di sviluppo nel medio‐lungo termine, con un miglioramento dei risultati attuali già a partire dal secondo semestre 2018.

 

Anche oggi in difficoltà Astaldi (-9,89% a 2,35 euro). Dopo la presentazione del piano strategico al 2022 e dell’aumento di capitale da 300 milioni di euro Kepler Cheuvreux ha tagliato da 1,9 euro a 1,7 euro il target price sulla società, segnalando un andamento peggiore delle attese dell’indebitamento. Indicazione simile da Equita sim, che ha limato da 2,3 euro a 2,2 euro il prezzo obiettivo su Astaldi. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

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