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Il FTSEMib chiude con un calo superiore all'1%

In generale ribasso i bancari. In rosso anche Poste Italiane dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2020. Spiccano gli scivoloni di NEXI e Stellantis

di Edoardo Fagnani 17 feb 2021 ore 17:46

milano-negativaI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta del 17 febbraio 2021 in territorio negativo, con Piazza Affari che ha perso oltre un punto percentuale. Secondo Fabrizio Quirighetti - CIO, Head of Multi-Asset di Decalia - per il momento, gli investitori sembrano fedeli al mantra the trend is your friend. "Ma attenzione a qualsiasi motivo (sufficiente buono o meno) per innamorarsi di nuovo del saggio consiglio di Warren Buffet di essere timorosi quando gli altri sono avidi", ha avvertito l'esperto. Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - ha segnalato che dal punto di vista tecnico la situazione a medio termine rimane rialzista poiché la maggior parte dei benchmark nella zona euro resta al di sopra del principale livello di supporto, all'interno di un movimento correttivo.

Il FTSEMib ha terminato la giornata con un calo dell'1,12% a 23.179 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 23.122 punti e un massimo di 23.453 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,09%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,31%) e per il FTSE Italia Star (-1,64%). Nella seduta del 17 febbraio 2021 il controvalore degli scambi è salito a 2,31 miliardi di euro, rispetto ai 2,02 miliardi di martedì; sono passate di mano 648.191.540 azioni (784.426.600 nella seduta di martedì). Su 443 titoli trattati, 290 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 118; invariate le restanti 35 azioni.

Alle 17.40 il bitcoin si attestava a 51.000 dollari (circa 42.500 euro), dopo aver portato il massimo storico a 51.719 dollari.

Lo spread Btp-Bund si è allargato a 95 punti.

L’euro è sceso sotto gli 1,205 dollari.

 

In generale ribasso i bancari. Secondo una ricerca elaborata da DBRS Morningstar nel quarto trimestre del 2020 le principali banche italiane quotate a Piazza Affari (UniCredit, IntesaSanpaolo, BancoBPM, Banca MPS e BPER Banca) hanno contabilizzato una perdita aggregata complessiva di 2,4 miliardi di euro, il doppio rispetto agli 1,2 miliardi riportati negli ultimi tre mesi dell’esercizio precedente. Gli esperti hanno segnalato che i risultati degli istituti sono stati penalizzati dall’impatto della pandemia da Covid-19, che ha comportato maggiori accantonamenti per perdite su crediti, revisione dei valori di avviamento e ulteriori costi di ristrutturazione.

 

Poste Italiane ha registrato una flessione dell'1,76% a 9,482 euro. La società ha comunicato i risultati economici e finanziari preliminari del 2020, periodo chiuso con ricavi e redditività in contrazione, in conseguenza al lockdown imposto nella prima parte dell’anno per frenare l’epidemia da Covid-19. Tuttavia, negli ultimi tre mesi le principali voci di conto economico hanno confermato il trend di crescita evidenziato nel trimestre precedente e sono risultate superiori al consensus degli analisti. Il management ha confermato la politica dei dividendi, proponendo una cedola superiore del 5% rispetto a quella staccata nel 2020.

 

Giornata decisamente negativa per NEXI (-4,37% a 15,88 euro). La società ha completato il collocamento di obbligazioni senior unsecured equity-linked con scadenza al 2028. L'importo nominale complessivo delle obbligazioni oggetto del bond è pari a un miliardo di euro. Il prezzo di conversione iniziale sarà di 24,5525 euro, incorporando un premio di conversione del 52,5% al di sopra del Reference Share Price di 16,1 euro, il quale è il prezzo del collocamento delle azioni ordinarie nel Concurrent Equity Offering Contestualmente al collocamento del bond i joint bookrunners hanno effettuato il simultaneo collocamento accelerato di azioni ordinarie NEXI (la Concurrent Equity Offering), per conto dei sottoscrittori delle obbligazioni che intendano procedere con la vendita allo scoperto di tali azioni con finalità di copertura relativamente al rischio di mercato derivante dall'investimento nelle obbligazioni, ad un prezzo di mercato di 16,1 euro determinato attraverso un accelerated bookbuidling process.

 

Stellantis ha perso il 2,15% a 13,21 euro. L’ACEA (l'associazione europea che raggruppa i produttori di automobili) ha comunicato che nel mese di gennaio 2021 sono state immatricolate nell'Unione Europea 726.491 di vetture, in flessione del 24% rispetto alle 956.447 dello stesso periodo del 2020. In forte contrazione anche le vendite di Stellantis a gennaio 2021: lo scorso mese il gruppo automobilistico nato dall'integrazione tra FCA e PSA ha registrato un calo delle immatricolazioni del 26,1% con 164.575 vetture vendute; di conseguenza, la quota di mercato in Europa di Stellantis si è attestata al 22,7%.

 

Aedes SIIQ ha subito un tonfo del 35,9% a 0,417 euro. Borsa Italiana ha comunicato che da martedì 17 febbraio 2021 e fino a successivo provvedimento sulle azioni della società non sarà consentita l'immissione di ordini senza limite di prezzo (ordini al meglio).

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