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Il FTSEMib sale ma non supera i 26mila punti

In generale ripresa i titoli bancari: spicca la performance di UniCredit. Non è riuscito il rimbalzo di Enel, dopo la correzione subita il giorno precedente. Seduta brillante per CNH Industrial

di Edoardo Fagnani 16 set 2021 ore 17:45

mercato-positivo_2Chiusura positiva per i maggiori indici di Borsa Italiana e per le principali piazze finanziarie europee dopo il calo registrato il giorno precedente. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - l'appetito degli investitori per le azioni a breve termine rimane incerto. "Questa incertezza del mercato a breve termine può essere vista anche tecnicamente sui grafici con l'indice Stoxx-50 che continua la sua lenta danza intorno a 4.200 punti", ha evidenziato l'esperto. .

Il FTSEMib ha messo a segno un progresso dello 0,78% a 25.964 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.914 punti e un massimo di 26.105 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,7%. Rialzi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,08%) e per il FTSE Italia Star (+0,52%). Nella seduta del 16 settembre 2021 il controvalore degli scambi è sceso a 2,76 miliardi di euro, rispetto ai 2,84 miliardi di mercoledì; sono passate di mano 514.709.930 azioni (576.895.915 nella seduta di mercoledì).

Alle 17.40 il bitcoin si era riportato a 48.000 dollari (poco meno di 41.000 euro).

Lo spread Btp-Bund ha oscillato intorno ai 100 punti.

L’euro si è portato a 1,175 dollari.

 

In generale ripresa i titoli del settore bancario.

Spicca la performance di UniCredit (+1,45% a 10,752 euro). Gli analisti di Jefferies hanno incrementato a 13,4 euro il target price sull’istituto guidato da Andrea Orcle. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni in quanto il nuovo prezzo obiettivo implica un rialzo di oltre il 26% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni UniCredit nella seduta del 15 settembre 2021 (10,598 euro).

 

Non è riuscito il rimbalzo di Enel (-0,34% a 7,001 euro), dopo la pesante correzione subita il giorno precedente.

 

ENI è salita dello 0,31% a 11,024 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno ridotto a 12,8 euro il target price sul colosso petrolifero. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni in quanto il nuovo prezzo obiettivo implica un rialzo dal 16,5% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni ENI nella seduta del 15 settembre 2021 (10,99 euro).

 

Generali ha guadagnato lo 0,88% a 17,87 euro. Secondo quanto riportato da La Repubblica la Consob avrebbe acceso un faro sul colosso assicurativo per valutare l’indipendenza di alcuni amministratori nell’ambito del rinnovo dei vertici della compagnia.

 

Stellantis ha limitato il rialzo (+0,4% a 17,41 euro). L’ACEA (l'associazione europea che raggruppa i produttori di automobili) ha comunicato che nel mese di luglio 2021 sono state immatricolate nell'Unione Europea circa 824mila vetture, in calo del 23,2% rispetto alle 1,07 milioni dello stesso periodo del 2020. Nel mese successivo le vendite di automobili si sono ridotte del 19,1%, passando da 770mila unità a 623mila unità. In forte diminuzione anche le vendite di Stellantis a luglio e agosto 2021: nei mesi in esame i il gruppo quotato al FTSEMib ha registrato una flessione delle immatricolazioni rispettivamente del 24,3% (con circa 169mila vetture vendute) e del 29,7% (con oltre 111mila vetture vendute); di conseguenza, la quota di mercato in Europa del gruppo a fine agosto si era ridotta al 17,9%.

Seduta brillante per CNH Industrial (+3,84% a 14,35 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore il gruppo avrebbe accelerato sul progetto di scissione di Iveco e FPT, con l’obiettivo di arrivare alla quotazione della controllata a Piazza Affari a inizio 2022.

 

Al segmento STAR spicca il balzo di SECO (+9,81% a 5,82 euro), in scia alle indicazioni positive di Mediobanca e Goldman Sachs, dopo la diffusione dei risultati semestrali.

 

All’AIM Italia buon rialzo per Gibus (+4,71% a 17,8 euro). Gli acquisti sul titolo sono scattati dolo la diffusione dei risultati del primo semestre 2021, periodo chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento.

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