Male i petroliferi, ma Piazza Affari chiude in rialzo
Giornata decisamente negativa anche per Monte dei Paschi di Siena. Spicca il buon rialzo messo a segno da Telecom Italia. Spunti importanti al segmento STAR
di Edoardo Fagnani 16 mar 2015 ore 17:47Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con gli indici in rialzo. Molto bene Francoforte, che ha guadagnato oltre il 2%. In rosso i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è sceso a 43,5 dollari al barile: da segnalare il nuovo ribasso di ENI. Giornata decisamente negativa anche per Monte dei Paschi di Siena. Spicca il buon rialzo messo a segno da Telecom Italia. Spunti importanti al segmento STAR, dove si segnala la performance registrata da Fidia.
Il FTSEMib è salito dello 0,96% a 22.931 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,93% a 24.473 punti. Performance positive anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,66%) e il FTSE Italia Star (+0,47%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 4,55 miliardi di euro, rispetto ai 4,23 miliardi di venerdì. Su 339 titoli trattati, 202 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 125. Invariate le restanti 12 azioni.
L’euro è risalito a 1,06 dollari. L’oro è sceso a 1.150 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBIn rosso i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è sceso a 43,5 dollari al barile.
ENI ha subito un ribasso del 2,18% a 15,24 euro, dopo aver lasciato sul terreno il 4,6% nella seduta di venerdì. Il numero uno del Cane a sei zampe, Claudio Descalzi, ha puntualizzato che la decisione di tagliare il dividendo per il prossimo anno è stata necessaria per rendere l'azienda più robusta. Intanto, ENI ha comunicato di aver siglato un accordo quadro per sviluppare le risorse petrolifere in Egitto e, allo stesso tempo, salvaguardare il ritorno degli investimenti del gruppo. L’accordo prevede investimenti totali per un valore stimato di circa 5 miliardi di dollari. Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari su ENI dopo la diffusione dei nuovi target del piano industriale. Deutsche Bank ha tagliato da 18 euro a 16 euro il target price sul Cane a sei zampe, in seguito alla decisione di ridurre l’ammontare del dividendo relativo all’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Indicazione simile da Banca Akros, che ha ridotto da 22 euro a 20 euro il prezzo obiettivo su ENI, ribadendo l’indicazione di acquisto delle azioni. Al contrario, Société Générale ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sul colosso petroliero, portandolo da 17,5 euro a 18 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Performance peggiore per Saipem (-4,31% a 8,655 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Oceanic Investment Management Limited ha incrementato la posizione corta sulla società, portandola dallo 0,56% allo 0,63%. La stessa commissione ha segnalato che WorldQuant ha aperto uno “short” dello 0,53% su Saipem.
Enel ha guadagnato l’1,07% a 4,152 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica, in occasione della diffusione dei risultati del bilancio del 2014 il colosso elettrico potrebbe annunciare svalutazioni per un ammontare compreso tra un miliardo e 2 miliardi di euro, seguendo l’esempio dei colossi E.ON e GDF. Il quotidiano finanziario ha puntualizzato che questa decisione non andrà a intaccare l’utile ordinario netto, la voce sulla quale il management calcolerà l’ammontare del dividendo.
Segno meno per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano è sceso dell’1,02% a 0,5815 euro. Il Sole24Ore di domenica ha scritto che Alessandro Profumo potrebbe lasciare la presidenza della banca senese al termine dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro che sarà lanciato dall’istituto. L’operazione dovrebbe essere lanciata prima della fine del primo semestre del 2015. Secondo il quotidiano finanziario Profumo “sarebbe intenzionato a varare un nuovo progetto imprenditoriale in proprio nel settore finanziario”.
La Popolare di Milano ha guadagnato il 2,7% a 0,971 euro. Equita sim ha alzato da 0,86 euro a 1,08 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, in seguito al miglioramento delle stime per il triennio 2015/2017 e alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
Mediobanca ha ceduto lo 0,11% a 8,765 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 6 marzo People’s Bank of China ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto di Piazzetta Cuccia, portandola dal 2,001% all’1,99%.
Azimut ha messo a segno un rialzo del 2,64% a 26,01 euro. Dopo la diffusione dei dati di bilancio Deutsche Bank ha alzato da 25,1 euro a 27,4 euro il target price sulla compagnia, segnalando che i risultati del 2014 sono stati migliori delle attese. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
Telecom Italia è salita del 2,24% a 1,14 euro. Inwit, la società delle torri di trasmissione del gruppo, ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione delle proprie azioni alle contrattazioni. Il gruppo ha anche presentato a Consob la richiesta di pubblicazione del prospetto informativo per l'offerta pubblica di vendita titoli. Intanto, gli analisti di Jefferies hanno alzato da 0,92 euro a 1,1 euro il target price sul colosso telefonico, in seguito alla modifica dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
Generali ha guadagnato l’1,16% a 18,36 euro. Société Générale ha aumentato da 14 euro a 16 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia assicurativa. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni. Morgan Stanley, invece, ha alzato da 18,2 euro a 18,42 euro il prezzo obiettivo su Generali, ribadendo il giudizio “Equalweight” (neutrale).
Unipol ha recuperato lo 0,84% a 4,578 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la compagnia assicurativa avrebbe collocato un prestito obbligazionario da un miliardo di euro con scadenza a 10 anni, nell’ambito dello scambio con i bond attualmente in circolazione. Gli ordini sarebbero arrivati a 2,75 miliardi. Il rendimento del titolo è indicato a 240 punti oltre il tasso mid swap di pari durata.
Atlantia ha messo a segno un progresso del 3,1% a 24,62 euro. RBC Capital ha aumentato da 22 euro a 23 euro il prezzo obiettivo sulla concessionaria autostradale. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Sector perform” (Neutrale).
Buzzi Unicem è salita dell’1,45% a 13,26 euro. Mediobanca ha migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno confermato il prezzo obiettivo di 14,8 euro, ma hanno limato la stima sulla redditività per il biennio 2015/2016. Al contrario, Goldman Sachs ha peggiorato il rating su Buzzi Unicem, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo da inizio anno. Gli esperti hanno anche tagliato da 14 euro a 13 euro il prezzo obiettivo, come conseguenza alla riduzione delle stime per i prossimi trimestri.
Autogrill è balzata del 3,62% a 9,02 euro. Gli analisti di Citigroup hanno alzato da 9,3 euro a 10,1 euro il prezzo obiettivo sulla società di ristorazione, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Tod’s ha ceduto lo 0,11% a 91,15 euro. Exane ha alzato a 86 euro il prezzo obiettivo sulla società, anche se ha peggiorato da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il rating.
La stessa banca d’affari ha incrementato a 57 euro il prezzo obiettivo su Luxottica (+1,35% a 59,9 euro). Indicazione simile da Citigroup, che ha aumentato da 50 euro a 60 euro per azione la valutazione sulla società attiva nella produzione di occhiali. Banca IMI, invece, ha alzato da 42,1 euro a 5,07 euro il target price su Luxottica, in seguito al miglioramento delle stime per il biennio 2015/2016. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato il giudizio e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Sempre Exane ha aumentato il prezzo obiettivo su Salvatore Ferragamo (+4,15% a 29,85 euro) e Brunello Cucinelli (-0,23% a 17,23 euro), portandolo rispettivamente a 32 euro e a 17 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio sulle due società, fissato rispettivamente ad “Outperform” (farà meglio del mercato) e ad “Underperform” (farà peggio del mercato).
Spunti importanti al segmento STAR.
Balzo di Fidia (+36% a 5,1 euro, dopo diverse sospensioni per eccesso di rialzo). Nel 2014 la società ha registrato ricavi per 54,54 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto ai 44,7 milioni ottenuti nell’esercizio precedente. Fidia ha terminato lo scorso anno con un risultato finale (esclusa la quota di terzi) positivo per 2,89 milioni di euro, rispetto al rosso di 1,57 milioni contabilizzato nel 2013. Il management dell’azienda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione.
Rialzo a due cifre anche per B&C Speakers (+11,6% a 7,97 euro) e Poligrafica S. Faustino (+16,8% a 7,56 euro).
Molto bene anche MutuiOnline (+9,8% a 7 euro). Lo scorso venerdì la società ha comunicato di aver acquisito una quota pari al 74,85% del capitale di 7Pixel, società proprietaria del portale Trovaprezzi.it. Il corrispettivo totale pagato è pari ad 55,5 milioni di euro.
Seduta decisamente negativa per Fiera Milano (-5,55% a 6,3 euro). Il consiglio di amministrazione dell’azienda ha deliberato di rinviare al 20 marzo 2015 l’approvazione del bilancio del 2014. La decisione è dovuta alla necessità di consentire che vengano compiuti i necessari approfondimenti in merito alle risultanze dei test di impairment.
In forte ribasso anche Eurotech (-4,64% a 1,93 euro). La società ha chiuso il 2014 con ricavi in contrazione. Il giro d’affari dell’azienda friulana, infatti, è sceso da 66,11 milioni a 63,9 milioni di euro (-3,5%), penalizzato dall’andamento sfavorevole del tasso di cambio euro/yen. Eurotech ha chiuso lo scorso anno con una perdita netta di 8,92 milioni di euro, rispetto all’utile di 8,24 milioni contabilizzato nel 2013.
Safilo ha registrato un balzo del 7,78% a 14,41 euro. La società ha annunciato i target del piano strategico 2020 del gruppo. Per il periodo in esame il management prevede una crescita dei ricavi a un tasso composto medio del 6%, che raggiungeranno quota 1,6-1,7 miliardi di euro nel 2020. Inoltre, i vertici stimano che la marginalità aumenti a circa il 14% o 400 punti base rispetto al 2014, grazie al miglioramento del margine lordo industriale, a una quota maggiore di marchi di proprietà e all’incremento della produttività dei costi generali. Il flusso di cassa complessivo per il 2015-2020 dovrebbe essere pari a circa 350-400 milioni di euro.