Prosegue la corsa di piazza Affari. Venerdì nero per Zurigo
In altalena i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato a 47 dollari al barile. In recupero i bancari, ad eccezione del Monte dei Paschi di Siena
di Edoardo Fagnani 16 gen 2015 ore 17:44Piazza Affari e le principali borse europee in forte rialzo nell’ultima seduta della settimana. Ha fatto eccezione la borsa di Zurigo, anche oggi affossata dalle vendite. In altalena i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato a 47 dollari al barile. In recupero i bancari, ad eccezione del Monte dei Paschi di Siena. Spicca il forte ribasso subito da World Duty Free.
Il FTSEMib ha guadagnato il 2,18% a 19.255 punti, terminando la settimana con un progresso del 5,93%. Giornata positiva anche per il FTSE Italia All Share che è salito del 2% a 20.392 punti. Segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+0,74%) e il FTSE Italia Star (+0,8%). Oggi sono scaduti i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a gennaio. Il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 18.730 punti. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,19 miliardi di euro, rispetto ai 3,8 miliardi di ieri. Su 319 titoli trattati, 190 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 117. Invariate le restanti dodici azioni.
L’euro è sceso a 1,15 dollari. L’oro è balzato a 1.275 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBIn altalena i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato a 47 dollari al barile.
ENI ha terminato la giornata con un progresso del 3,36% a 14,47 euro.
Saipem è salita dell’1,76% a 7,515 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 9 gennaio People’s bank of China è tornato a essere uno dei maggiori azionisti della società con una quota del 2,034% del capitale. Lo stesso giorno la banca centrale cinese è diventata uno dei maggiori azionisti di Terna (+1,7% a 3,704 euro), con una quota del 2,01% del capitale.
Trevi Fin. è balzata del 6,54% a 2,67 euro. La società si è aggiudicata nuove commesse nel settore oil & gas per un importo complessivo di circa 280 milioni dollari.
Enel ha messo a segno un rialzo del 2,71% a 3,716 euro. Il Credit Suisse ha migliorato il giudizio sul colosso elettrico, portandolo da “Underperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale” il giudizio. Gli esperti hanno tagliato le stime finanziarie per il triennio 2015/2017, ma hanno confermato il target price di 3,6 euro.
In recupero i bancari.
Ha fatto eccezione il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha perso lo 0,99% a 0,4589 euro. Il Corriere della Sera ha delineato il "complesso" scenario che potrebbe essere svelato dalla banca senese nel corso del consiglio di amministrazione di oggi: maxi-accantonamenti sui crediti nel quarto trimestre, una perdita annua stimata attorno a 2,8 miliardi di euro dagli analisti del suo principale advisor, Ubs, e l’attesa dell’accordo definitivo con la BCE sulla proposta di rafforzamento patrimoniale da 2,5 miliardi. Il Sole24Ore, invece, ha scritto che potrebbero allungarsi i tempi del via libera della BCE al piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi di Siena. Secondo il quotidiano finanziario l’ok della banca centrale potrebbe arrivare a metà febbraio, facendo slittare a maggio l’aumento di capitale.
UBI Banca ha guadagnato l’1,45% a 5,58 euro. Il numero uno dell’istituto, Victor Massiah, ha smentito lo voci relative all’acquisto degli sportelli di Banca Antonveneta dal Monte dei Paschi di Siena. Inoltre, il manager non vede un consolidamento del settore bancario nel breve termine.
Il Banco Popolare è balzato del 4,35% a 9,6 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 13 gennaio Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto, portandola dal 2,008% all’1,937%.
Segno più anche per IntesaSanpaolo (+1,46% a 2,498 euro) e Unicredit (+2,85% a 5,225euro).
Generali ha guadagnato l’1,76% a 17,38 euro. La compagnia triestina è salita al 100% di Generali PPF Holding, acquisendo il restante 24% delle azioni detenute dal Gruppo PPF. L’acquisto è stato perfezionato in linea con i termini precedentemente annunciati al mercato per un prezzo finale di 1,25 miliardi di euro.
Mediaset ha messo a segno un rialzo dello 0,88% a 3,424 euro. Mediobanca ha incrementato da 3,8 euro a 4,06 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, in seguito al miglioramento della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
World Duty Free ha perso il 4,95% a 8,165 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso a metà mattina. Dopo la presentazione del piano industriale per il triennio 2015/2017 gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 6,7 euro a 7 euro il prezzo obiettivo sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato il giudizio e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Stessa indicazione da Banca Akros, che ha aumentato da 8,4 euro a 8,8 euro il prezzo obiettivo su World Duty Free, ma ha peggiorato da “Accumulate” a “Hold” (mantenere) il giudizio. Nomura, invece, ha tagliato da 7,9 euro a 7,6 euro il target price sulla società, confermando il rating “Neutrale”. Indicazione opposta da Equita sim, che ha aumentato da 7,8 euro a 9,1 euro per azione la valutazione su World Duty Free. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Jp Morgan Asset Management (UK) Limited ha ridotto lo “short” su World Duty Free, portandolo dall’1,21% all’1,13%.
Fiat Chrysler Automobiles ha recuperato il 2,24% a 10,49 euro. L’ACEA ha comunicato che le immatricolazioni di automobili in Europa nel mese di dicembre hanno sfiorato il milione di unità, con un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nell’intero 2014 le vendite di autovetture hanno superato le 13 milioni di unità, il 5,4% in più rispetto all’esercizio precedente. Lo scorso mese Fiat Chrysler Automobiles ha venduto in Europa circa 56mila veicoli, in aumento del 7,2% rispetto a dicembre 2013. Di conseguenza, la quota di mercato del gruppo guidato da Sergio Marchionne è crescita al 5,6%. Nell’intero 2014 le immatricolazioni di Fiat Chrysler Automobiles in Europa sono aumentate del 3,5%. Intanto, gli analisti di Jp Morgan hanno incrementato il prezzo obiettivo sulla società automobilistica, portandolo da 8 euro a 12 euro, sulle prospettive di un miglioramento della redditività nei prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
STM è salita dell’1,06% a 6,655 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 7,5 euro a 7 euro il prezzo obiettivo sul gruppo italofrancese. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio.
Luxottica ha guadagnato l’1,53% a 49 euro. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 38 euro a 44 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
YOOX è balzata del 3,7% a 17,64 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 13 gennaio Pictet Funds Europe ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale della società, portandola dal 2,087% all’1,763%.
Campari è salita dell’1,38% a 5,505 euro. UBS ha tagliato da 5,5 euro a 5,1 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.