Il FTSEMib riesce a chiudere in positivo (nonostante i bancari)
In rosso MPS, dopo che l'istituto ha ufficializzato la nomina di Marco Morelli alla carica di AD. Pessima giornata per Unicredit e Tod's. In forte rialzo FCA
di Edoardo Fagnani 15 set 2016 ore 17:49Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna in territorio positivo, sfruttando la buona partenza di Wall Street. Come nelle attese, la Bank of England ha deciso di non modificare la propria politica monetaria. La Banca Centrale d’Inghilterra ha confermato i tassi di interesse, con il saggio di riferimento che è rimasto fermo allo 0,25%. Tuttavia, la Bank of England non ha escluso la possibilità di procedere con un taglio dei tassi di interesse in una delle prossime riunione del 2016. Inoltre, in mattinata la Banca d’Italia ha fornito l’aggiornamento sull’andamento del debito pubblico italiano, che ha superato i 2.252 miliardi di euro, rispetto ai quasi 2.249 miliardi di fine giugno. Seduta negativa per i bancari, dove si segnala il calo subito da Unicredit. Pioggia di vendite su Tod’s, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Buone performance, invece, per Generali e Fiat Chrysler Automobiles.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato progressi frazionali. Il FTSEMib è salito dello 0,34% a 16.595 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 16.385 punti e un massimo di 16.618 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,3%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,11%) e il FTSE Italia Star (+0,17%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,07 miliardi di euro, rispetto agli 1,99 miliardi di ieri. Su 320 titoli trattati, 169 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 123. Invariate le rimanenti 28 azioni.
L’euro ha oscillato tra gli 1,12 e gli 1,125 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40
Seduta generalmente negativa per i bancari.
Il Monte dei Paschi di Siena ha registrato un frazionale ribasso, chiudendo la giornata con un calo dello 0,54% a 0,2228 euro. L’istituto toscano ha ufficializzato che a partire dal prossimo 20 settembre Marco Morelli assumerà la carica di amministratore delegato e direttore generale dell’istituto. La scelta è stata presa all’unanimità dal board. Il banchiere arriva da Bank of America Merrill Lynch dove, dall’ottobre 2012, ricopriva la carica di Vice Chairman per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa GCIB e quella di CEO di Bank of America Merrill Lynch Italia. Contestualmente alla nomina di Marco Morelli sono arrivate le dimissioni di Massimo Tononi dalla carica di presidente e membro del consiglio di amministrazione.
Performance decisamente peggiore per Unicredit che è scesa del 2,25% a 2,09 euro. Gli analisti di Exane hanno tagliato da 3,6 euro a 3 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, sull’ipotesi che la banca possa procedere con un aumento di capitale da 7 miliardi di euro; gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
In rosso anche UBI Banca (-1,56% a 2,274 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 14 settembre Millennium International Management ha riaperto la posizione corta sulla banca, con una quota dello 0,52%. Lo stesso giorno AQR Capital Management ha incrementato la posizione corta sull’istituto, portandola dal 3,5% al 3,61%.
Vendite sul Banco Popolare (-1,49% a 2,25 euro) e per la Popolare di Milano (-1,43% a 0,373 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 14 settembre AQR Capital Management ha incrementato lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dall’1,76% all’1,88%. Lo stesso giorno Marshall Wace ha aumentato la posizione corta sull'istituto, portandola dall’1,02% all’1,16%. Sempre dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 14 settembre Syquant Capital ha aperto una posizione corta dello 0,61% sulla Popolare di Milano.
Invariata IntesaSanpaolo (-0,46% a 2,182 euro).
ENI ha terminato la giornata con un frazionale progresso dello 0,46% a 13,21 euro. Il consiglio di amministrazione del Cane a sei zampe ha ufficializzato l'intenzione di attribuire agli azionisti un acconto sul dividendo 2017 (relativo all'esercizio 2016) di 0,4 euro per ciascuna azione; la cedola sarà staccata il 19 settembre 2016 e sarà messa in pagamento il 21 settembre 2016.
Generali ha guadagnato l’1,62% a 11,3 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 13,5 euro a 14,5 euro il target price sulla compagnia triestina; gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Fiat Chrysler Automobiles è salita dell’1,93% a 5,82 euro. L’ACEA ha comunicato che nel mese di luglio in Europa sono state immatricolate oltre 1,16 milioni di vetture, in calo dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. Al contrario, nel mese di agosto le immatricolazioni di automobili sono cresciute del 9,5%, con oltre 855mila veicoli venduti. Fiat Chrysler Automobiles ha fatto meglio del mercato in entrambi i mesi, segnando un incremento delle immatricolazioni del 4,3% a luglio con oltre 78mila vetture vendute e un aumento del 20,4% nel mese successivo (quasi 48mila veicoli immatricolati)
Tod’s ha subito uno scivolone del 6% a 48,22 euro. La società ha chiuso il primo semestre del 2016 con un fatturato pari a 497,6 milioni di euro, con un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi dei primi sei mesi del 2015 comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi si sarebbero ridotti del 4,3%. L’utile netto è sceso a 37,43 milioni di euro, dai 50,38 milioni di euro della prima metà dell’anno precedente; gli analisti stimavano un utile netto di 38,8 milioni. Dopo la diffusione dei risultati semestrali sono arrivate le nuove indicazioni delle banche d’affari. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 58 euro a 54 euro il target price su Tod’s, in seguito alla riduzione delle stime per i prossimi trimestri; inoltre, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha sforbiciato da 53,5 euro a 52 euro il prezzo obiettivo sull’azienda, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2016/2018; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Jp Morgan si è limitata a ridurre le stime sulla redditività per l’esercizio in corso, segnalando che il margine operativo lordo è stato inferiore alle attese; gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 55 euro e il giudizio “Neutrale”. Stessa indicazione dal Credit Suisse, che ha tagliato la stima sul margine operativo lordo per il triennio 2016/2018, confermando il target price di 45 euro e il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Exane, invece, ha ridotto la stima sull’utile per azione del 2016, ma ha aumentato quella sul prossimo esercizio; gli analisti hanno ribadito il target price di 50 euro e il giudizio “Underperform”.
Ottimo performance per Moncler (+3,87% a 15,84 euro). Gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il prezzo obiettivo sul gruppo dei piumini, portandolo da 16 euro a 18 euro, in seguito all’incremento delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno anche migliorato a “Overweight” (sovrappesare) il giudizio.
Luxottica ha recuperato lo 0,05% a 43,04 euro. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno limato da 42 euro a 41 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sulla crescita organica e sull’utile per azione per il biennio 2017/2018; gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Spicca l’ottima performance di Safilo (+6,25% a 8,675 euro). La società ha annunciato un nuovo accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione mondiale delle collezioni di montature da vista e occhiali da sole a marchio Moschino e Love Moschino. L’accordo avrà durata di otto anni a partire da gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2025, con la possibilità di estensione per ulteriori otto anni.