PIAZZA AFFARI KO: CAPORETTO DELLE BANCHE
Hanno pesato le nuove preoccupazioni sulla tenuta della Grecia: Fitch ha espresso qualche timore sulla solidità dei principali istituti ellenici. In difficoltà anche i petroliferi
di Edoardo Fagnani 15 ott 2014 ore 17:45Piazza Affari e le principali borse europee in forte ribasso nella seduta odierna. Hanno pesato le nuove preoccupazioni sulla tenuta della Grecia: l’agenzia Fitch ha espresso qualche timore sulla solidità dei principali istituti bancari ellenici. Giornata disastrosa per il bancari. In difficoltà anche i petroliferi, penalizzati dal continuo ribasso del prezzo del greggio. Neppure Enel e Finmeccanica si sono salvate dalle vendite. Niente rimbalzo per Luxottica, dopo i forti ribassi subiti nelle ultime due sedute.
Il FTSEMib ha subito un tonfo del 4,44% a 18.305 punti, il minimo di giornata. Male anche il FTSE Italia All Share che ha perso il 4,25% a 19.356 punti. Pesanti ribassi anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2,94%) e il FTSE Italia Star (-2,67%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 4,19 miliardi di euro, rispetto ai 3,22 miliardi di ieri. Su 318 titoli trattati, 270 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state solo 40. Invariate le rimanenti otto azioni.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBGiornata disastrosa per i bancari.
Pessima seduta per IntesaSanpaolo (-5,85% a 2,124 euro). L’istituto guidato da Carlo Messina ha firmato un accordo per il trasferimento di un portafoglio di immobili non strumentali a un fondo immobiliare di nuova costituzione di diritto italiano gestito da IDeA FIMIT SGR, le cui quote saranno acquistate da fondi gestiti da Colony Capital a un prezzo di circa 175 milioni di euro. Intanto, IntesaSanpaolo e The Export-Import Bank of China hanno siglato un accordo strategico di collaborazione a supporto della clientela italiana, cinese e multinazionale.
La Popolare di Milano ha perso il 7,59% a 0,566 euro. Secondo quanto ha comunicato l'amministratore delegato dell'istituto, Giuseppe Castagna, a margine dell'esecutivo ABI, nei colloqui con gli analisti della BCE della settimana scorsa la banca avrebbe ricevuto anticipazioni "rassicuranti" sull'esito dei prossimi stress test.
Male anche il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito uno scivolone del 7,64% a 0,895 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso a metà giornata.
Unicredit ha terminato la giornata con una flessione del 6,14% a 5,43 euro.
Performance peggiore per il Banco Popolare (-8,09% a 10,57 euro).
In difficoltà anche i petroliferi, penalizzati dal continuo ribasso del prezzo del greggio.
ENI ha lasciato sul terreno il 3,38% a 16 euro. Performance peggiore per Tenaris (-4,75% a 15,25 euro).
Enel ha ceduto il 4,68% a 3,622 euro. Il colosso elettrico ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’istituto finanziario Bank of China, che prevede la disponibilità dell'istituto finanziario ad assicurare al colosso elettrico italiano potenziali linee di credito fino a un miliardo di euro nei prossimi cinque anni.
Snam ha ceduto il 2,3% a 3,994 euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters la società avrebbe emesso un bond con durata di 8 anni e mezzo per un ammontare di 500 milioni di euro. Il titolo avrebbe ottenuto richieste per 1,75 miliardi di euro. Il rendimento è indicato pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 78 punti base.
Spunti importanti tra le società del lusso.
Niente rimbalzo per Luxottica (-1,38% a 35,7 euro), dopo i forti ribassi subiti nelle ultime due sedute. Il Sole24Ore ha scritto che nell'immediato futuro dell’azienda c'è una ricapitalizzazione di Delfin, la cassaforte a cui fa capo il controllo del colosso degli occhiali. L'operazione sarà riservata a Leonardo Del Vecchio, con l'esclusione del diritto di prelazione per i figli (che quindi si diluirebbero proporzionalmente) e porterebbe la quota del fondatore al 25%. In un secondo tempo il pacchetto sarebbe ceduto alla moglie Nicoletta Zampillo.
Salvatore Ferragamo ha ceduto il 2,86% a 18,36 euro. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno peggiorato il giudizio sulla società del lusso, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere). Gli esperti hanno anche sforbiciato da 23,5 euro a 20,5 euro il prezzo obiettivo, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il triennio 2014/2016. Per lo stesso motivo la banca d’affari ha tagliato da 14 euro a 13 euro il target price su Moncler (-2,53% a 10,4 euro), anche se ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Sempre Kepler Cheuvreux ha sforbiciato da 80 euro a 73 euro il prezzo obiettivo su Tod’s (-2,34% a 68,85 euro), in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Mediaset ha terminato la seduta con uno scivolone del 6,37% a 2,556 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Jp Morgan Asset Management (UK) Limited ha incrementato lo “short” sul gruppo del Biscione, portandolo dall’1,16% all’1,33%.
Finmeccanica ha ceduto il 5,38% a 6,595 euro. La compagnia aeronautica ha siglato un contratto con il gruppo cinese Beijing Automotive Industrial Corporation per la fornitura di 50 elicotteri di vari modelli che verranno destinati a compiti di pubblica utilità. Il contratto ha un valore pari a circa 400 milioni di euro.
Pirelli ha subito un ribasso del 3,42% a 9,88 euro. Exane ha tagliato il target price sul gruppo della Bicocca, portandolo da 14,5 euro a 13,5 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
CNH Industrial ha lasciato sul terreno il 2,87% a 6,1 euro. Mediobanca ha tagliato da 7,3 euro a 7 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla revisione delle stime su alcune attività del gruppo. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
World Duty Free ha ceduto il 5,56% a 6,46 euro. Kepler Cheuvreux ha tagliato da 8,2 euro a 6,7 euro il prezzo obiettivo sulla società, in conseguenza alla riduzione delle stime sulla redditività per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Sulla stessa lunghezza d’onda Banca Akros, che ha sforbiciato da 9,7 euro a 8,4 euro il target price su World Duty Free, confermando il giudizio “Hold” (mantenere).
Fincantieri è scesa del 2,76% a 0,616 euro. La società ha comunicato che la controllata VARD prevede per il terzo trimestre del 2014 un margine operativo lordo leggermente negativo a causa dell’incremento più lento del previsto della produttività e della capacità produttiva del cantiere di Vard Promar in Brasile. Sulla base di queste indicazioni, Fincantieri a oggi non prevede un impatto materiale sulla marginalità per i primi nove mesi del 2014 rispetto al valore del primo semestre 2014. Gli analisti di Equita sim hanno limato da 0,8 euro a 0,79 euro il target price su Fincantieri, in seguito alla riduzione della stima sulla redditività di Vard nel biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Indesit ha guadagnato lo 0,83% a 10,94 euro. Whirlpool Corporation ha comunicato che la controllata Whirlpool Italia Holdings ha acquistato una partecipazione pari al 56% del capitale di Indesit, rappresentante il 61,9% dei diritti di voto della società italiana. Inoltre, Whirlpool Italia Holdings ha comunicato che si sono verificati i presupposti giuridici per la promozione di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni di Indesit. L’offerente pagherà a ciascun aderente un corrispettivo in contanti pari a 11 euro per azione.