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Il FTSEMib chiude sui massimi

Ottima giornata per Leonardo e Generali, dopo la diffusione dei conti del 2017. Molto bene anche Telecom Italia, dopo le richieste di Elliott per la prossima assemblea

di Edoardo Fagnani 15 mar 2018 ore 17:47

Piazza Affari e le principali borse europee hanno chiuso in rialzo la seduta odierna. In mattinata la Banca d’Italia ha comunicato l’aggiornamento sul debito pubblico italiano, che a fine gennaio era salito a 2.280 miliardi di euro. Ottima giornata per Leonardo e Generali, dopo la diffusione dei conti del 2017. Molto bene Telecom Italia, dopo le richieste di Elliott per la prossima assemblea degli azionisti. Seduta positiva anche per i bancari.

Il FTSEMib ha guadagnato l'1,16% a 22.713 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.454 punti e un massimo di 22.736 punti. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso dell'1,14%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,03%) e il FTSE Italia Star (+0,95%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,87 miliardi di euro, rispetto ai 2,63 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.069.217.322 azioni (1.310.127.658 nella seduta di ieri). Su 384 titoli trattati, 225 hanno terminato la seduta con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 130; invariate le restanti 29 azioni.

L’euro è sceso a 1,23 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin si era riportato a 8.000 dollari (circa 6.500 euro).

 

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andamento-borsa-positivoLeonardo ha recuperato il 2,38% a 9,532 euro. La società aerospaziale ha comunicato i risultati del 2017, esercizio chiuso con ricavi per 11,53 miliardi di euro, in flessione 4% rispetto ai 12 miliardi ottenuti l’anno precedente. Il management della società stimava ricavi compresi tra gli 11,5 miliardi e i 12 miliardi di euro. In contrazione anche il margine operativo lordo che è sceso del 14,9%, passando da 1,25 miliardi a 1,07 miliardi di euro; di conseguenza la marginalità è scesa dal 10,4% al 9,2%. Il dato è stato in linea con la stima del management (1,05-1,1 miliardi di euro). L’utile netto è sceso a 272 milioni di euro. Il management di Leonardo ha fornito anche alcune stime per l'esercizio in corso. La società punta a chiudere il 2018 con ricavi sostanzialmente stabili mentre gli ordini sono previsti in crescita tra i 12,5 e i 13 miliardi di euro, grazie alla finalizzazione di importanti ordini export e alla crescita degli Elicotteri, supportata dai primi effetti dell’azione commerciale avviata in via prioritaria dal nuovo management. Il margine operativo lordo è stimato tra gli 1,08 miliardi e gli 1,13 miliardi di euro, mentre a fine anno l'indebitamento netto dovrebbe attestarsi a 2,6 miliardi di euro. Il management di Leonardo ha proposto la distribuzione del dividendo 2018, relativo all'esercizio 2017, per un ammontare di 0,14 euro per azione.

 

Generali ha guadagnato il 2,51% a 15,7 euro. La compagnia assicurativa ha terminato lo scorso anno con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 2,11 miliardi di euro, in aumento dell’1,4% rispetto ai 2,08 miliardi contabilizzati nell’esercizio precedente. In miglioramento anche il risultato operativo, che lo scorso anno è aumentato del 2,3%, passando da 4,83 miliardi a 4,9 miliardi di euro. I premi complessivi nel 2017 sono scesi dello 0,2% a 68,54 miliardi di euro, per effetto del calo registrato nel ramo vita (-1%). Il management di Generali ha proposto la distribuzione del dividendo 2018, relativo all'esercizio 2017, per un ammontare di 0,85 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,8 euro assegnati lo scorso anno. Nel corso della conference call a commento dei risultati del 2017 il numero uno di Generali, Philippe Donnet, ha confermato la politica dei dividendi della compagnia. Il piano industriale prevede la distribuzione agli azionisti di almeno 5 miliardi di euro entro il 2018.

 

Giornata decisamente positiva per Telecom Italia. Il titolo della compagnia telefonica è salito del 2,83% a 0,8054 euro. Telecom Italia ha comunicato di aver ricevuto dai soci Elliott International, Elliott Associates e The Liverpool Limited Partnership una richiesta di integrazione dell’agenda dell'assemblea degli azionisti, convocata per il 24 aprile 2018. In particolare gli azionisti hanno richiesto la revoca di 6 amministratori nelle persone di Arnaud Roy de Puyfontaine, Hervé Philippe, Frédéric Crépin, Giuseppe Recchi, Félicité Herzog e Anna Jones. Contemporaneamente i soci hanno chiesto la nomina di 6 amministratori nelle persone di Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti De Ponti, Luigi Gubitosi, Dante Roscini e Rocco Sabelli, in sostituzione di quelli revocati.

 

Seduta positiva anche per i bancari. Il Corriere della Sera ha segnalato che nelle scorse ore la Commissione europea ha presentato la sua proposta per evitare l’accumulo problematico di prestiti non performanti (npl) nell’Unione Europea. L’obiettivo sarebbe quello di “introdurre un meccanismo comune in grado di imporre accantonamenti prudenziali a copertura dei crediti deteriorati per importi sufficienti a evitare tracolli improvvisi di banche”.

Il Monte dei Paschi di Siena ha registrato un progresso dello 0,2% a 3,063 euro. MF ha scritto che accanto alla gestione delle sofferenze, il cui smaltimento sarebbe nella fase finale, la banca sarebbe intenzionata a sistemare anche gli unlikely-to-pay. Secondo quanto riporta dal quotidiano finanziario l’istituto guidato da Marco Morelli avrebbe invitato diversi investitori a esaminare posizioni per un importo nominale tra i 5 e i 50 milioni di euro.

Unicredit ha registrato un rialzo del 2,36% a 17,002 euro.

UBI Banca è salita dell'1,65% a 3,817 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 14 marzo. Discovery Capital Management ha incrementato dallo 0,91% all'1,03% la posizione corta sull'istituto.

Il Creval ha guadagnato il 4,2% a 0,1117 euro. L'istituto ha comunicato che sono stati venduti tutti i 1.870.923 diritti di opzione non esercitati nel periodo di opzione, relativi alla sottoscrizione di 1.180.552.413 azioni ordinarie di nuova emissione. Intnato, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 14 marzo SUSQUEHANNA INTERNATIONAL HOLDINGS ha incrementato lo "short" sul Creval, portandolo dallo 0,7% all'1,08%. Intermonte Sim e Qube Research & Technologies hanno riaperto una posizione corta sull'istituto, con una quota rispettivamente dello 0,77% e dello 0,64%.

 

Fiat Chrysler Automobiles ha registrato un rialzo dell'1,18% a 17,204 euro. L’ACEA ha comunicato che nel mese di febbraio in Europa sono state immatricolate quasi 1,16 milioni di vetture, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2017. Lo scorso mese Fiat Chrysler Automobiles ha fatto peggio del mercato, registrando una contrazione delle immatricolazioni del 4,4% con poco più di 84mila vetture vendute; di conseguenza, la quota di mercato in Europa del gruppo guidato da Sergio Marchionne si è attestata al 7,3%.

 

Male Atlantia, che ha terminato la giornata con una flessione del 2,33% a 26 euro.

 

Spicca il forte rialzo messo a segno da Maire Tecnimont (+5,61% a 4,066 euro). La società ha chiuso il 2017 con ricavi pari a 3,52 miliardi di euro, in aumento del 44,7% rispetto all’esercizio precedente. L’utile netto è salito a 126,6 milioni, in miglioramento del 48,4% rispetto al 2016. Inoltre, il consiglio di amministrazione di Maire Tecnimont ha approvato l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 250 milioni di euro, finalizzato al rimborso parziale del debito bancario a medio/lungo termine in capo alla controllata Tecnimont, attualmente pari 350 milioni di euro. L'emissione è finalizzata a diversificare le fonti di raccolta ed ottimizzare il debito a medio lungo termine.

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