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Il FTSEMib chiude in rosso

Spunti importanti tra i bancari: spicca il forte ribasso del Monte dei Paschi di Siena. Da segnalare i rialzi messi a segno da A2A, da Geox e da Salini Impregilo

di Edoardo Fagnani 15 mag 2015 ore 17:44

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato l’ultima seduta della settimana con gli indici in territorio negativo. Il numero uno della BCE, Mario Draghi, ha ribadito che il Quantitative Easing resterà in funzione fino a quando gli obiettivi di politica monetaria saranno ottenuti in maniera sostenibile. Spunti importanti tra i bancari: spicca il forte ribasso del Monte dei Paschi di Siena. Da segnalare i rialzi messi a segno da A2A, da Geox e da Salini Impregilo, dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre del 2015.
Il FTSEMib è sceso dello 0,32% a 23.473 punti, terminando la settimana con un rialzo dello 0,69%. Performance simile per il FTSE Italia All Share che ha ceduto lo 0,26% a 25.054 punti. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,25%) e il FTSE Italia Star (+0,4%). Oggi sono scaduti i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a maggio. Il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 23.622 punti. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 4 miliardi di euro, rispetto ai 4,01 miliardi di ieri. Su 336 titoli trattati, 154 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 169. Invariate le rimanenti 13 azioni.
L’euro è tornato sopra gli 1,14 dollari. L’oro si è confermato sopra i 1.220 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_negativoSpunti importanti tra i bancari.
Andamento decisamente negativo per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha perso il 3,62% a 0,546 euro. Lunedì 18 maggio la banca senese raggrupperà le azioni, nel rapporto di un nuovo titolo ogni 20 esistenti.
La Popolare dell’Emilia Romagna ha guadagnato lo 0,45% a 7,79 euro. Exane ha alzato da 9,3 euro a 9,5 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, in seguito al miglioramento della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli stessi analisti hanno alzato a 6,9 euro il target price su UBI Banca (-0,6% a 7,425 euro), ribadendo il rating “Neutrale”.
Sempre Exane ha ritoccato al rialzo il target price sulla Popolare di Milano (+0,96% a 0,945 euro), portandolo da 0,85 euro a 0,88 euro, sull’ipotesi di un’integrazione con il Banco Popolare (+0,6% a 15,17 euro). Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Ottima seduta per Geox (+7,56% a 3,444 euro). La società ha terminato il primo trimestre del 2015 con ricavi per 281,01 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto ai 268,47 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Geox ha terminato il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 12,52 milioni di euro, risultato che si confronta con i 10,05 milioni dei primi tre mesi del 2014. I vertici del gruppo prevedono di chiudere il 2015 con una crescita dei ricavi e della redditività. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 3,1 euro a 3,7 euro il target price su Geox. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.
Luxottica ha perso lo 0,17% a 59 euro. La società e Prada hanno rinnovato l’accordo di licenza avente ad oggetto la progettazione, produzione e distribuzione in esclusiva in tutto il mondo di montature da vista e di occhiali da sole a marchio Prada e Miu Miu. L'accordo avrà durata fino al 31 dicembre 2025.

Saras ha terminato la giornata con un ribasso dell’1,27% a 1,55 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti sulla società di raffinazione dopo la diffusione dei risultati trimestrali. UBS ha tagliato da 1,75 euro a 1,6 euro il target price sul titolo, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”.
Snam ha guadagnato l’1,05% a 4,8 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato da 4,25 euro a 4,4 euro il prezzo obiettivo. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.
A2A è salita del 3,26% a 1,076 euro. La società lombarda ha terminato il primo trimestre del 2015 con ricavi pari a 1,38 miliardi di euro, in flessione del 5% rispetto allo stesso trimestre del dello scorso anno. L’utile netto è balzato a 117 milioni di euro, in salita del 46,3% rispetto agli 80 milioni del primo trimestre del 2014.

Telecom Italia ha messo a segno un rialzo dello 0,18% a 1,092 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno limato da 1,5 euro a 1,45 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica, anche se hanno confermato la società nella lista dei titoli da acquistare con convinzione. Al contrario, la banca d’affari ha alzato da 1,05 euro a 1,15 euro il target price sulle azioni di risparmio di Telecom Italia. Gli esperti hanno confermato il rating “Buy” (acquistare).

Mediaset ha ceduto lo 0,4% a 4,484 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato da 4,6 euro a 4,8 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, in seguito alla revisione dei paramenti di valutazione del settore editoriale. Gli esperti hanno confermato la società nella lista dei titoli da acquistare con convinzione.

World Duty Free è scesa dello 0,39% a 10,13 euro. La società ha chiuso il primo trimestre del 2015 con ricavi per 541,3 milioni di euro, con una crescita del 23,4% rispetto ai 438,5 milioni registrati nei primi tre mesi dello scorso anno. Il risultato finale è stato negativo per 46,9 milioni di euro, rispetto all'utile di 2,5 milioni del corrispondente periodo del 2014. La società ha fornito le nuove stime per l’esercizio in corso. I ricavi attesi per l’intero 2015 sono ora previsti nel range tra 2,705 e 2,745 miliardi di euro mentre il  margine operativo lordo adjusted è stimato tra 290 milioni e 305 milioni.

Salini Impregilo è balzata del 3,91% a 4,09 euro. La società di costruzioni ha chiuso i primi tre mesi del 2015 con ricavi per un miliardo di euro, in crescita del 14,4% rispetto agli 875,88 milioni (dato proforma) ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. Salini Impregilo ha terminato il scorso trimestre con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 48,19 milioni di euro, risultato che si confronta con i 15,17 milioni contabilizzati nei primi tre mesi del 2014. I vertici di Salini Impregilo sono fiduciosi di raggiungere i target finanziari fissati per l’esercizio in corso. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 4,7 euro a 5,1 euro il prezzo obiettivo su Salini Impregilo, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux ha alzato da 4,5 euro a 4,7 euro il target price sulla società di costruzioni, ribadendo l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 6 maggio UBS Group è diventato uno dei maggiori azionisti di Salini Impregilo con una quota del 2,163% del capitale.

 

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