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Il FTSEMib chiude in positivo (ma domina la volatilità)

I maggiori indici di Borsa Italiana e le piazze finanziarie europee hanno registrato variazioni frazionali. Forte volatilità per i titoli del settore bancario e per i petroliferi

di Edoardo Fagnani 15 giu 2020 ore 17:45

andamento-mercato_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato variazioni frazionali nella prima seduta della settimana, in una giornata caratterizzata da forte volatilità. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - l'appetito per i beni di rischio è diminuito sui timori di una nuova recrudescenza dei contagi da coronavirus. Questo scenario "è stato confermato nel fine settimana da un aumento del numero di nuovi casi di COVID-19 in aree come il Giappone, Pechino e Stati Uniti", ha sottolineato l'esperto.

Il FTSEMib ha registrato un rialzo dello 0,43% a 18.969 punti, dopo aver oscillato tra un minimo a 18.303 punti e un massimo di 19.065 punti. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,39%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,02%) e per il FTSE Italia Star (+0,62%). Nella seduta del 15 giugno 2020 il controvalore degli scambi è sceso a 2,11 miliardi di euro, rispetto ai 2,48 miliardi di venerdì; sono passate di mano 718.804.208 azioni (990.820.168 nella seduta di venerdì). Su 421 titoli trattati, 228 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 171; invariate le restanti 22 azioni.

L’euro ha oscillato tra gli 1,125 e gli 1,13 dollari, mentre il bitcoin è rimasto sotto i 9.500 dollari (circa 8.500 euro).

Lo spread Btp-Bund è rimasto sotto i 190 punti.

 

Forte volatilità sui titoli del settore bancario.

IntesaSanpaolo ha guadagnato lo 0,28% a 1,6266 euro, dopo aver toccato un minimo a 1,5518 euro in avvio di giornata. L’Economia, l’inserto del lunedì del Corriere ella Sera, ha ricordato che in settimana l’autorità per la concorrenza e il mercato dovrebbe iniziare la valutazione dell’OPS lanciata su UBI Banca (+2,01%). Intanto, IntesaSanpaolo ha comunicato che ha concluso l’accordo vincolante sottoscritto con BPER Banca (+0,92%) in merito alla cessione di un ramo d’azienda costituito da un insieme di filiali del gruppo risultante dall’operazione e dai rispettivi dipendenti e rapporti con la clientela. L’accordo integrativo prevede un limitato ampliamento del ramo d’azienda a 532 filiali a fronte delle 400-500 originariamente indicate. Il ramo sarà composto da depositi e raccolta indiretta da clientela stimati rispettivamente in circa 29 miliardi di euro e 31 miliardi e da crediti netti stimati in circa 26 miliardi. Oltre il 70% delle masse afferenti al ramo sono relative a clientela basata nelle regioni settentrionali dell’Italia.

 

Da segnalare il forte rialzo di Banca Generali (+2,05% a 25,88 euro). Gli analisti di UBS hanno alzato a 26,6 euro il target price sulla compagnia, in seguito al miglioramento delle stime sull'utile per azione per i prossimi esercizi; gli esperti hanno confermato il giudizio "Neutrale".

 

In altalena i titoli del settore petrolifero, in scia alla forte volatilità registrata la prezzo del greggio a New York.

ENI ha registrato un minimo calo del0 0,08%, mentre Saipem è salita del 2,18%.

 

Tra i titoli del comparto del lusso da segnalare il ribasso di Brunello Cucinelli (-2,68%). Gli analisti di Goldman Sachs hanno peggiorato il giudizio sul titolo e ora consigliano la vendita delle azioni.

 

Al segmento STAR spicca l’ottima performance di AVIO (+6,58%). Leonardo (+0,29%) ha comunicato di aver acquisto 988.475 azioni della società, incrementando del 3,75% la posizione nel capitale. Con questa operazione Leonardo è salita al 29,63% del capitale di AVIO.

 

Ancora sotto i riflettori Trevi Group. Il titolo ha registrato un balzo del 29,2% a 0,023 euro.

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