Il FTSEMib riesce a chiudere in rialzo. Positiva anche Telecom Italia
La compagnia telefonica ha presentato piano industriale per il 2023/2025. Risparmio gestito protagonista di giornata: in evidenza Azimut Holding e Anima Holding
di Edoardo Fagnani 15 feb 2023 ore 17:45I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata in territorio positivo; in evidenza la borsa di Parigi che ha guadagnato oltre un punto percentuale.
Il FTSEMib ha registrato un frazionale progresso dello 0,13% a 27.534 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 27.426 punti e un massimo di 27.585 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,14%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,27%) e per il FTSE Italia Star (+0,1%). Nella seduta del 15 febbraio 2023 il controvalore degli scambi è salito a 2,41 miliardi di euro, rispetto ai 2,26 miliardi di martedì.
Il bitcoin è rimasto oltre i 22.500 dollari (poco meno di 21.500 euro).
Lo spread Btp-Bund si è allargato a 185 punti, con il rendimento del Btp decennale che ha sfiorato il 4,35%.
L’euro è sceso sotto gli 1,07 dollari.
Telecom Italia TIM ha registrato un frazionale rialzo dello 0,67% a 0,2984 euro, dopo la diffusione dei dati finanziari del 4° trimestre e dell’intero 2022. La compagnia telefonica ha chiuso lo scorso anno con ricavi ed EBITDA migliori del consensus. In aumento l’indebitamento. Inoltre, i vertici di Telecom Italia TIM hanno anche hanno approvato l’aggiornamento del piano industriale per il triennio 2023/2025. Il management ha ricordato che il 24 febbraio 2023 si riunirà il consiglio di amministrazione per decidere in ordine all’offerta non vincolante presentata da KKR per l’acquisto di una partecipazione in una costituenda società coincidente con il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa. La compagnia telefonica ha precisato che rimane aperta a valutare ogni eventuale alternativa che nel frattempo dovesse concretizzarsi. Nel corso della conference call a commento dei risultati preliminari dell’esercizio 2022 il direttore finanziario di Telecom Italia TIM ha precisato che la decisione di procedere con la distribuzione del dividendo per le azioni di risparmio sarà presa dal consiglio di amministrazione in occasione dell’approvazione del bilancio del 2022, in agenda il 15 marzo 2023.
Risparmio gestito sotto i riflettori.
Chiusura negativa per Azimut Holding (-2,42% a 22,61 euro). Timone Fiduciaria ha comunicato di aver concluso la cessione di 1,26 milioni di azioni della compagnia, rappresentanti circa lo 0,9% del capitale. I titoli sono stati ceduti a un prezzo unitario di 22,35 euro, con uno sconto del 3,5% rispetto al prezzo di chiusura di Azimut Holding nella seduta del 14 febbraio 2023 (23,17 euro).
Sotto i riflettori anche Anima Holding (+3,06% a 4,17 euro). Mediobanca, agendo in qualità di intermediario per conto di FSI Holding 2, ha comunicato di aver concluso l’acquisto di 24.979.358 di azioni ordinarie della compagnia, pari a circa il 7,2% del capitale, attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding. Il corrispettivo per l’acquisto delle azioni è pari ad 4,35 euro per azione, per un esborso complessivo di circa 108,7 milioni di euro. Il prezzo offerto rappresenta un premio del 7,5% rispetto al valore di chiusura di Anima Holding nella seduta del 14 febbraio 2023 (4,046 euro).
Italgas ha registrato una flessione del 2,31% a 5,5 euro. Snam (-0,06%) ha precisato di non aver intrapreso alcuna azione in relazione alla quota del 13,5% detenuta nella società. Snam ha dichiarato che "ipotesi su operazioni finanziarie avviate sono ad oggi prive di fondamento".
Chiusura positiva, invece, per Stellantis (+1,89% a 15,87 euro). Il colosso automobilistico ha comunicato che incrementerà le proprie capacità di sviluppo e ingegneria del software con otto centri, creando una nuova sede in Polonia.
All’Euronext Growth Milan è proseguito il rally di Ulisse Biomed (+7,86% a 2,155 euro, con un massimo intraday a 2,36 euro), dopo il balzo messo a segno nelle precedenti due sedute. Il prezzo del titolo era passato dagli 1,064 euro della chiusura del 10 febbraio agli 1,998 euro del 14 febbraio.