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IL FTSEMIB PERDE IL 3,45% NEL GIORNO DELLA BCE

Christine Lagarde ha precisato che dovremo aspettarci aumenti dei tassi di interesse nell'ordine dei 50 punti base per un certo periodo di tempo

di Edoardo Fagnani 15 dic 2022 ore 17:46

mercato-scende_2I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta in forte ribasso dopo le decisioni della BCE in materia di politica monetaria, registrando flessioni superiori al 3%. In particolare, l’istituto centrale ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base, portando il saggio di riferimento al 2,5%. Tuttavia, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. Nel corso della conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria, la numero uno della BCE, Christine Lagarde, ha precisato che dovremo aspettarci aumenti dei tassi di interesse nell'ordine dei 50 punti base per un certo periodo di tempo.

Il FTSEMib ha lasciato sul terreno il 3,45% a 23.726 punti, il minimo di giornata (massimo di 24.481 punti). Il FTSE Italia All Share ha perso il 3,32%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2,41%) e per il FTSE Italia Star (-2,7%). Nella seduta del 15 dicembre 2022 il controvalore degli scambi è aumentato a 2,61 miliardi di euro, rispetto agli 1,48 miliardi di mercoledì.

Il bitcoin è scivolato sotto i 17.500 dollari (meno di 16.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è allargato oltre i 205 punti, con il rendimento del Btp decennale che ha toccato il 4,15%.

L’euro si è riportato a 1,065 dollari.

 

In rosso UniCredit (-1,63% a 12,566 euro). L'istituto guidato da Andrea Orcel ha comunicato che, a seguito della comunicazione ricevuta dalla Banca Centrale Europea (BCE) in relazione al completamento del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) del 2022, a partire dal 1° gennaio 2023 è tenuta a rispettare un Common Equity Tier 1 ratio del 9,2% su base consolidata. UniCredit ha ricordato che al 30 settembre 2022 il CET 1 ratio, fully loaded era pari al 15,41%. Sulla base di queste indicazioni l'istituto ha precisato che non c'è alcun impatto sulle politiche distributive della banca per il 2022 e per il futuro.

Performance peggiore per IntesaSanpaolo (-4,46%). Male anche FinecoBank (-6,35%).

 

Saipem ha limitato il calo allo 0,58% a 1,024 euro. La società ha comunicato di essersi aggiudicata nuovi contratti in Guyana ed Egitto per un valore totale di circa 1,2 miliardi di dollari.

 

Enel ha lasciato sul terreno il 3,75% a 5,055 euro. Il colosso elettrico ha comunicato di aver stipulato un accordo di esclusiva con la società greca Public Power Corporation in relazione alla potenziale cessione di tutte le partecipazioni detenute dal gruppo in Romania. Inoltre, il consiglio di amministrazione di Enel ha autorizzato l’emissione, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo pari a 2 miliardi di euro.

 

Stellantis ha perso il 2,43% a 13,554 euro. L’ACEA (l'associazione europea che raggruppa i produttori di automobili) ha comunicato che nel mese di novembre 2022 sono state immatricolate nell'Unione Europea 829.527 vetture, in aumento del 16,3% rispetto alle 713.273 dello stesso periodo del 2021. In leggero calo, invece, le vendite di Stellantis a novembre 2022: lo scorso mese il gruppo automobilistico nato dall'integrazione tra FCA e PSA ha registrato una contrazione delle immatricolazioni dell'1,1% con circa 150mila vetture vendute; di conseguenza, la quota di mercato in Europa di Stellantis si è attestata al 18,1%.

 

Performance peggiori per NEXI (-5,24%) e STM (-4,95%).

 

Al MidCap spicca l'ottima performance di Juventus FC (+7,19% a 0,2834 euro), sulle indiscrezioni relative a una possibile OPA della controllante EXOR, con l'obiettivo di delistare il titolo del club bianconero.

 

Aedes SIIQ ha guadagnato l’1,05% a 0,289 euro. Domus ha comunicato che si sono verificati i presupposti per la promozione di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulla società quotata a Piazza Affari. L’offerta ha ad oggetto massime 126.687.361 azioni Aedes SIIQ, pari al 45,14% del capitale. Il prezzo offerto è stato fissato a 0,2922 euro.

 

All’Euronext Growth Milan focus su Saccheria Franceschetti, nel giorno del debutto nel listino dedicato alle PMI dinamiche e competitive. Il titolo ha registrato un balzo del 53,6% a 1,92 euro. Le azioni della società erano state collocate a 1,25 euro, con una capitalizzazione iniziale pari a 10,9 milioni di euro.

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