Piazza Affari chiude in rosso: FTSEMib -2%
Hanno pesato le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Russia sulla questione Ucraina. Performance negative per i titoli del settore bancario. In altalena i petroliferi
di Edoardo Fagnani 14 feb 2022 ore 17:42I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato la settimana con ribassi superiori al 2%, in scia alle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Russia sulla questione Ucraina. Tuttavia, in mattinata le borse europee erano arrivate a perdere quasi il 4%. Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - ha segnalato che i mercati azionari europei soffrono in un clima sempre meno propenso al rischio, estendendo il sell-off innescato venerdì scorso. "La maggior parte dei settori rimane fortemente al ribasso all'inizio di una nuova settimana in cui l’umore del mercato continua a essere appesantito dall'aggravarsi delle tensioni geopolitiche in Europa orientale", ha sottolineato l'esperto. Tuttavia, secondo Pierre Veyret, il fatto che i mercati obbligazionari abbiano smesso di salire mentre il dollaro e l’euro siano rimasti stabili tende a suggerire che l'attuale ondata di vendite azionarie sia temporanea e dettata dalla paura di perdite nell’immediato.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno il 2,04% a 26.415 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.894 punti e un massimo di 26.507 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso il 2,01%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,78%) e per il FTSE Italia Star (-1,73%). Nella seduta del 14 febbraio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 3,86 miliardi di euro, rispetto ai 2,85 miliardi di venerdì.
Alle 17.40 il bitcoin si era consolidato oltre i 42.500 dollari (poco meno di 38.000 euro).
Lo spread Btp-Bund ha sfiorato i 170 punti.
L’euro è sceso a 1,13 dollari.
Performance negative per i titoli del settore bancario. DBRS Morningstar ha analizzato i risultati relativi ai bilanci del 2021 comunicato dai principali istituto quotati a Piazza Affari. Secondo gli esperti, le banche stanno tornando ai livelli di redditività registrati prima della pandemia da Covid-19, aggiungendo che i rischi restano sotto controllo.
BancoBPM ha limitato il calo allo 0,65% a 3,528 euro, dopo il rally della scorsa settimana, in scia alle voci relative a un interessamento di UniCredit (-4,23% a 15,026 euro).
Pessima giornata per Banca MPS (-6,03%), BPER Banca (-3,84%), Mediobanca (-2,91%) e IntesaSanpaolo (-3,01%).
In altalena i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a marzo 2022) ha oscillato tra i 92 e i 95 dollari al barile.
ENI ha registrato un calo dell'1,51% a 13,324 euro.
Al FTSEMib spiccano i ribassi di CNH Industrial (-3,86%), Interpump (-5,27%) e Iveco Group (-3,95%).
Al segmento STAR spicca il balzo di BE (+25,4% a 3,31 euro). Engineering, per tramite di un veicolo appositamente costituito, ha annunciato l’intenzione di acquistare 58.287.622 azioni BE, a un prezzo unitario di 3,45 euro. Il prezzo incorpora un premio di circa il 31% rispetto al prezzo di chiusura di BE nella seduta dell'11 febbraio 2022 (2,64 euro). Tra i venditori c’è anche TamburiIP (+0,68%).
In forte ribasso, invece Tesmec (-11,4% a 0,1416 euro). La società ha rivisto le stime finanziarie dell'esercizio 2021. Nel dettaglio, Tesmec ha terminato lo scorso anno con ricavi pari a circa 194 milioni di euro, rispetto alla previsione di circa 200 milioni, e una marginalità superiore al 14% (era inizialmente prevista al 15%).