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Il FTSEMib chiude (quasi) sui massimi

In recupero i bancari: ha fatto eccezione solo il Creval, in attesa di conoscere le caratteristiche dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro. Giornata positiva per Enel

di Edoardo Fagnani 14 feb 2018 ore 18:31

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con progressi superiori al punto percentuale, nonostante il dato sull’inflazione negli Stati Uniti sia stato superiore alle attese degli analisti. In recupero i bancari, dopo i ribassi subiti ieri: ha fatto eccezione solo il Creval, in attesa di conoscere le caratteristiche dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro. Giornata positiva per Enel, dopo la diffusione dei conti del 2017.

Il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dell'1,81% a 22.434 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.908 punti e un massimo di 22.481 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l'1,76%. Performance positive anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,39%) e il FTSE Italia Star (+2,22%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,46 miliardi di euro, rispetto ai 2,45 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.558.814.176 azioni 1.133.106.280 nella seduta di ieri). Su 386 titoli trattati, 255 hanno registrato un rialzo, mentre i segni meno sono stati 112; invariate le restanti 19 azioni.

L’euro ha superato gli 1,24 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin si era riportato oltre i 9.000 dollari (circa 7.500 euro).

 

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borsa-positivaIn recupero i bancari, dopo i ribassi subiti ieri.

Ha fatto eccezione il Creval che ha subito uno scivolone del 4,34% a 10,234 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di seduta. Il Sole24 Ore ha messo sotto la lente l’operazione di aumento di capitale dell’istituto, le cui ultime caratteristiche verranno perfezionate dal consiglio di amministrazione che si riunirà oggi. Secondo il quotidiano finanziario l’operazione dovrebbe essere “iper-diluitiva” con una possibilità di uno sconto sul TERP che si limiterebbe attorno al 15%. L’aumento di capitale dovrebbe partire lunedì 19 febbraio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 13 febbraio Marshall Wace ha incrementato dallo 0,92% all'1,05% la posizione corta sul Creval. PDT Partners, invece, ha riaperto lo "short" sull'istituto con una quota dello 0,5%.

UBI Banca è salita dello 0,75% a 3,915 euro. Gli analisti di Société Générale hanno limato da 5,3 euro a 5,2 euro il prezzo obiettivo sull’istituto; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Il Monte dei Paschi di Siena ha registrato un progresso del 4,53% a 3,554 euro. La Repubblica ha segnalato che i 5,6 miliardi di euro versati dal Tesoro per tenere a galla l’istituto senese ne valgono meno della metà, ossia 2,6 miliardi. Secondo il quotidiano “il percorso di uscita dal guado per Mps è lento e faticoso, come previsto” e il denaro investito “sarà difficile da recuperare dovendo vendere entro il 2021.

In ripresa Unicredit che ha guadagnato il 2,82% a 17,718 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che AQR Capital Management ha ridotto dall'1,27% all'1,15% la posizione corta sull’istituto.

BPER Banca è balzata del 5,19% a 4,783 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che l’8 febbraio la Fondazione Cassa Di Risparmio Di Modena è diventata uno dei maggiori azionisti dell’istituto con una quota del 3,001%. La stessa Consob ha comunicato che il 13 febbraio Discovery Capital Management ha incrementato dall'1,19% all'1,3% lo "short" su BPER Banca; al contrario, AQR Capital Management ha ridottola posizione corta sulla banca, portandola dal 4,39% al 4,25%. Intanto, gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 5,6 euro a 5,9 euro il prezzo obiettivo, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile netto e sul dividendo per il triennio 2018/2020. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Il BancoBPM è salito del 3,9% a 3,023 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato dall'1,9% al 2,03% lo "short" sul BancoBPM. Anche AQR Capital Management ha incrementato la posizione corta sull'istituto, portandola dal 2,35% al 2,44%. Al contrario, ABACO ASSET MANAGEMENT ha limato dallo 0,6% allo 0,59% lo "short" sul BancoBPM.

Banca Carige ha recuperato l'1,35% a 0,0075 euro. Secondo MF alcuni fondi avrebbero preso importanti posizioni sul titolo. Sarebbe il caso di alcuni grossi investitori, “da qualche tempo in manovra sull’istituto ligure”. Il quotidiano finanziario ha segnalato che si tratta di “fondi istituzionali e non speculativi che hanno iniziato dopo Natale, in sordina, a costituire posizioni non marginali e che potrebbero presto uscire allo scoperto”.

 

Enel ha registrato un rialzo del 2,71% a 4,78 euro. Il colosso elettrico ha comunicato i conti del 2017, esercizio chiuso con ricavi pari a 74,7 miliardi di euro, in aumento del 5,8% rispetto ai 70,6 miliardi realizzati nell’anno precedente. Il margine operativo lordo, che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è stato pari a 15,7 miliardi di euro in crescita del 2,6% rispetto ai 15,3 miliardi del 2016. A fine 2017 l’indebitamento finanziario netto era sceso a 37,4 miliardi di euro, in calo dello 0,5% rispetto ai 37,6 miliardi rilevati a inizio esercizio. Sulla base di questi conti l’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, ha confermato i target di piano per il 2018.

 

Atlantia è balzata del 3,79% a 25,2 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che dal 6 febbraio Christopher Anthony Hohn, tramite la società di gestione controllata TCI Fund Management Limited, è accreditato di una partecipazione aggregata nella società, pari al 5,05% del capitale. Nel dettaglio l’1,116% è relativo a diritti di voto riferibili ad azioni, mentre il restante 3,924% fa riferimento ad altre posizioni lunghe con regolamento fisico e in contanti, in particolare a un contratto "equity swap" con scadenza il 22 luglio 2019.

 

Spicca anche il forte rialzo di Leonardo (+4,66% a 8,802 euro). La società aerospaziale ha sottoscritto una nuova linea di credito revolving con un pool di banche domestiche e internazionali. La Revolving Credit facility prevede il pagamento di un margine di 75 punti base sopra l’Euribor, in riduzione di 25 punti base rispetto alle precedenti condizioni.

 

Pessima giornata per la Juventus FC (-8,58% a 0,7135 euro). Il pareggio in casa contro il Tottenham per 2 a 2 negli ottavi di finale della Champions League complica il passaggio del turno della squadra bianconera nella maggiore manifestazione calcistica europea. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 13 febbraio Marshall Wace ha incrementato lo "short" sulla Juventus FC, portandolo dall'1,5% all'1,61%.

 

In forte rialzo Esprinet (+12,2% a 4,42 euro). La società ha chiuso il 2017 con ricavi per 3,22 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto ai 3,04 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. A perimetro di consolidamento omogeneo, cioè escludendo in entrambi gli esercizi gli apporti delle società acquisite nel corso del 2016, i ricavi netti consolidati si sarebbero attestati a 2,57 miliardi di euro (2,65 miliardi nel 2016). Il management stimava ricavi netti consolidati compresi tra 3,2 e 3,3 miliardi di euro. In contrazione l’utile netto, che è passato da 26,87 milioni a 25,11 milioni di euro (-24%); l’utile per azione è stato di 0,48 euro. Per l’esercizio in corso il management di Esprinet prevede una crescita dei ricavi inferiore al 5% per effetto del positivo contributo delle attività italiane e dell’attesa riduzione dei ricavi in Spagna. L’EBIT dovrebbe collocarsi tra 39 e i 41 milioni al netto di eventi straordinari non ripetibili.

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