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Il FTSEMib chiude in rosso (ma la settimana è positiva)

Spunti importanti sui titoli del settore bancario, nel giorno in cui alcuni colossi finanziari statunitensi hanno diffuso i risultati del 3° trimestre.

di Edoardo Fagnani 13 ott 2023 ore 17:39

mercato-azionario-negativoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso in territorio negativo l'ultima seduta della settimana. Pierre Veyret - analista tecnico di ActivTrades - ha segnalato che l'indice STOXX-50 è tornato sotto il livello di 4.200 punti, guidato al ribasso dalla maggior parte dei settori, nonostante le buone performance registrate dai titoli delle utility e dell'energia. "In un contesto di tale incertezza, non sorprende che gli investitori siano alla ricerca di beni rifugio come l'oro, l'argento e persino i titoli di stato", ha aggiunto l'esperto.

Il FTSEMib ha perso lo 0,9% a 28.237 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 28.210 punti e un massimo di 28.534 punti; tuttavia, il principale indice di Borsa Italiana ha terminato la settimana con un rialzo dell'1,53%. Il FTSE Italia All Share ha chiuso in calo dello 0,97%. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-1,72%) e per il FTSE Italia Star (-2%). Nella seduta del 13 ottobre 2023 il controvalore degli scambi è salito a 2,57 miliardi di euro, rispetto ai 2,52 miliardi di giovedì.

Il bitcoin è rimasto sotto i 27.000 dollari (circa 25.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è riportato oltre i 200 punti, con il rendimento del Btp decennale che ha oscillato intorno al 4,75%.

L’euro è sceso a 1,05 dollari.

 

Spunti importanti sui titoli del settore bancario, nel giorno in cui sono stati diffusi i primi risultati trimestrali dei colossi finanziari statunitensi.

Il BancoBPM è salito dello 0,04% a 4,752 euro. L'agenzia DBRS Morningstar ha confermato i rating sulla solidità patrimoniale dell'istituto, tutti in area investment grade. L'outlook è stabile.

Performance positiva anche per BPER Banca (+0,68% a 2,96 euro).

UniCredit ha chiuso in ribasso del 2,18% a 22,425 euro. L'istituto guidato da Andrea Orcel ha fornito un aggiornamento sulle stime di consensus degli analisti per il 3° trimestre del 2023. Secondo il consensus delle banche d’affari UniCredit dovrebbe aver chiuso il periodo in esame con un utile netto di 1,84 miliardi di euro (valore medio); la stima si confronta con il risultato netto sottostante di 1,68 miliardi di euro contabilizzato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine di intermediazione è previsto a 5,74 miliardi di euro (valore medio), in aumento rispetto ai 4,83 miliardi del 3° trimestre del 2022; il risultato netto di gestione è stimato a 3,11 miliardi di euro, dopo svalutazioni su crediti per 280 milioni di euro.

In altalena il Monte dei Paschi di Siena (-1,87% a 2,52 euro).

 

In difficoltà gli istituti maggiormente attivi nel risparmio gestito. Spiccano i ribassi di Banca Generali (-4,47%) e di FinecoBank (-3,45%).

 

In rialzo i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a novembre 2023) si è riportato oltre gli 86 dollari al barile.

ENI è salita dell'1,32% a 15,498 euro. Performance migliore per Tenaris (+2,57%).

 

Generali ha subito un ribasso dello 0,7% a 19,09 euro. Il Leone di Trieste ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Allianz per la cessione di TUA Assicurazioni. Il corrispettivo dell'operazione è pari a 280 milioni di euro per cassa. La transazione incrementerà di circa un punto percentuale il Solvency Ratio della compagnia e avrà un impatto trascurabile sull’utile per azione.

 

Al FTSEMib spicca la performance negativa di DiaSorin, in calo del 3,22% a 83,5 euro. Gli operatori collegano il ribasso del titolo della società di diagnostica con il profit warning lanciato dal gruppo tedesco Sartorius, attivo nella fornitura di soluzioni per l'industria farmaceutica.

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