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Milano in altalena: sale FCA, crolla Luxottica

Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno deciso di tagliare da "overweight" (sovrappesare) a "neutrale" la loro raccomandazione sulla Borsa Italiana. Pesante ribasso per STM

di Edoardo Fagnani 13 ott 2014 ore 17:47

Niente rimbalzo per Piazza Affari, che ha confermato l’intonazione negativa della scorsa settimana. Variazioni frazionali per le principali borse europee. Riflettori accesi sull’asta dei Btp: in mattinata il Tesoro ha collocato titoli di stato per un ammontare di 6,75 miliardi di euro: il rendimento del titolo con scadenza a sette anni è stato fissato all’1,71%, mentre quello del trentennale è sceso al nuovo minimo del 3,66%. Intanto, gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno deciso di tagliare da "overweight" (sovrappesare) a "neutrale" la loro raccomandazione sulla Borsa Italiana. Riflettori tutti puntati su Fiat Chrysler Automobiles, che oggi ha debuttato a Wall Street e a Piazza Affari. Pioggia di vendite su Luxottica, penalizzata dall’annuncio del nuovo rimpasto ai vertici dell’azienda. Male anche STM, dopo che diverse banche d’affari hanno tagliato il target price sull’azienda.
Il FTSEMib ha registrato una flessione dello 0,32% a 19.139 punti, registrando il sesto ribasso consecutivo. In rosso anche il FTSE Italia All Share che è sceso dello 0,36% a 20.201 punti. Variazioni negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,71%) e il FTSE Italia Star (-0,9%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,91 miliardi di euro, rispetto ai 3,5 miliardi di venerdì. Su 318 titoli trattati, 119 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 184. Invariate le restanti 15 azioni.
L’euro ha sfiorato gli 1,27 dollari. L’oro è salito a 1.230 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

milano_3Riflettori tutti puntati su Fiat Chrysler Automobiles, che oggi ha debuttato a Wall Street e a Piazza Affari. Il titolo ha registrato un progresso dell’1,22% a 7,025 euro. Secondo quanto pubblicato da Borsa italiana, il capitale sociale del colosso automobilistico sarà composto da oltre 1,2 miliardi di azioni ordinarie e da 408,95 milioni di azioni a voto speciale. Questi titoli incorporano un diritto di voto addizionale e sono stati assegnati a chi ne ha fatto richiesta dopo l'approvazione della fusione di Fiat in Fiat Chrysler. Stando a quanto riportato dai principali quotidiani nel week-end, l'azionista di riferimento Exor avrebbe fatto richiesta per i titoli a disposizione e potrà contare su diritti di voto pari a circa il 46,6% rispetto a una quota del 30% del capitale.

Pioggia di vendite su Luxottica (-9,23% a 37,29 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata). La società ha convocato nella giornata odierna il consiglio di amministrazione, a seguito della volontà manifestata da Enrico Cavatorta di rimettere le deleghe dalla carica di amministratore delegato. Il presidente Leonardo Del Vecchio intende proporre al CdA di cooptare Massimo Vian, attualmente responsabile operativo dell'azienda, con il ruolo di co-amministratore delegato. Inoltre, Del Vecchio ha comunicato che è attualmente allo studio un riassetto di Delfin, l'azionista di riferimento di Luxottica. Intanto, diverse banche d’affari hanno rivisto la valutazione su Luxottica. Nel dettaglio, gli analisti di Citigroup hanno tagliato da 47 euro a 38,5 euro il target price sulla società, in seguito alle dimissioni di Enrico Cavatorta dalla carica di amministratore delegato. Per lo stesso motivo Equita sim e Deutsche Bank hanno sforbiciato a 40 euro  e a 44 euro il prezzo obiettivo su Luxottica. Gli esperti delle tre banche d’affari hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio. Kepler Cheuvreux, invece, ha tagliato da 42 euro a 38 euro il target price sulla società, confermando il giudizio “Hold” (mantenere). Banca Akros, invece, si è limitata a peggiorate il giudizio su Luxottica, portandolo da “Accumulate” a “Hold”, in seguito ai rischi relativi a un eventuale cambiamento della strategia aziendale. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 44 euro.
Tod’s è scesa dell’1,73% a 71 euro. NatIxis ha sforbiciato da 69 euro a 65 euro il prezzo obiettivo sulla società del lusso, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Hanno prevalso i rialzi tra i bancari.
Ha fatto eccezione Mediobanca che è scesa dello 0,54% a 6,445 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica la banca punterebbe ad aumentare la sua presenza internazionale. L’istituto di Piazzetta Cuccia starebbe valutando l'opzione per la creazione di una filiale in Messico. Il quotidiano ritiene che l'operazione possa concretizzarsi anche entro la fine del 2014.
Giornata positiva per Unicredit (+0,34% a 5,82 euro). Gli analisti di Bernstein hanno ritoccato al rialzo il target price sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, portandolo da 7,4 euro a 7,45 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 9 ottobre Allianz ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale di Unicredit, portandola dal 2,016% all’1,99%.
Buon rialzo per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un progresso dell’1,1% a 1,008 euro. Gli analisti di Jp Morgan sono convinti che la banca senese passerà i nuovi stress test voluti dalla BCE.
Bene anche IntesaSanpaolo (+0,91% a 2,226 euro).
Pronto rimbalzo di Mediolanum (+3,3% a 5,17 euro), dopo lo scivolone subito nella seduta di venerdì.

Generali ha ceduto l’1,52% a 15,52 euro. L’agenzia A.M. Best ha migliorato le prospettive sulla solidità patrimoniale della compagnia triestina, portandole da “Negative” a “Stabili”. L’agenzia ha confermato ad “A” il rating su Generali, che classifica il gruppo tra gli emittenti più solidi. Intanto, secondo quanto scritto su Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, i vertici della compagnia triestina potrebbero valutare la possibilità di incrementare i dividendi.

Telecom Italia ha perso l’1,99% a 0,811 euro. L’agenzia Reuters ha riportato le dichiarazioni del presidente, Giuseppe Recchi. Il manager ha puntualizzato che non esiste alcun progetto comune tra la compagnia telefonica e Mediaset (+0,22% a 2,696 euro), smentendo quanto riportato questa mattina su alcuni quotidiani. Recchi ha ribadito che il Brasile resta strategico per l’azienda.

ENI ha registra un progresso dello 0,42% a 16,68 euro. Il Cane a sei zampe ha annunciato la sigla di due production sharing contract per l'esplorazione dei blocchi 116 e 124, situati al largo delle coste del Vietnam.
Saipem in territorio negativo (-2,03% a 14,98 euro). Gli analisti di UBS hanno peggiorato il giudizio sulla società e ora consigliano di vendere le azioni. Gli esperti hanno anche tagliato da 21 euro a 13,5 euro il target price, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2017.

World Duty Free ha recuperato lo 0,44% a 6,815 euro. La Consob ha ufficializzato che l’8 ottobre il fondo di investimento statunitense FMR LLC ha aumentato la partecipazione detenuta nell’azienda portandola dal 5,177% al 10% del capitale. La quota è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.

STM ha perso il 5,37% a 5,29 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno peggiorato il giudizio sul gruppo italofrancese, portandolo da “Overweight” (sovrappesare) a “Neutrale”, segnalando che la società è penalizzata da un struttura di costi fissi più elevata rispetto a quella dei concorrenti. Gli esperti hanno anche tagliato da 8,8 euro a 5 euro il target price. Una bocciatura anche da Morgan Stanley, che ha peggiorato da “Equalweight” (neutrale) ad “Underweight” (sottopesare) il giudizio su STM. Gli esperti hanno sforbiciato da 5,6 euro a 4,6 euro il prezzo obiettivo, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. NatIxis, invece, ha limato da 10,6 dollari a 10 dollari il target price, ma ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Prysmian ha ceduto lo 0,23% a 13,14 euro. Morgan Stanley ha limato da 18,5 euro a 18 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il rating “Overweight” (sovrappesare).

Salini Impregilo ha guadagnato l’1,37% a 2,67 euro. La società di costruzioni ha comunicato di essersi aggiudicata provvisoriamente la commessa in Polonia per la costruzione di circa 18,4 chilometri del lotto B della superstrada S7 che attraversa il paese fino al confine slovacco e il suo progetto di adeguamento che riguarda il tratto tra Milomlyn e Olsztynek. Il valore del contratto è di circa 239 milioni di euro, con un anticipo del 5% dell’importo alla firma del contratto. I lavori dureranno 26 mesi.

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