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Ancora una chiusura positiva per Piazza Affari: FTSEMib +0,7%

La volatilità del principale indice di Borsa Italiana è aumentata dopo il dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Brillano Telecom Italia, Enel e alcuni bancari

di Edoardo Fagnani 12 gen 2023 ore 17:42

borsa-positiva_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta in territorio positivo, anche se la volatilità è aumentata dopo il dato sull’inflazione negli Stati Uniti, che a dicembre ha confermato il trend discendente in atto da alcuni mesi.

Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,73% a 25.734 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.559 punti e un massimo di 25.803 punti. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un rialzo dello 0,68%. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,11%) e per il FTSE Italia Star (-0,23%). Nella seduta del 12 gennaio 2023 il controvalore degli scambi è salito a 2,19 miliardi di euro, rispetto ai 2,14 miliardi di mercoledì.

Il bitcoin si è consolidato a 18.000 dollari (meno di 17.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è riportato a 185 punti, con il rendimento del Btp decennale che ha oscillato intorno al 4%.

L’euro ha superato gli 1,08 dollari.

 

Al FTSEMib spicca la performance di Telecom Italia TIM. Il titolo della compagnia telefonica è salito dell'1,54% a 0,2504 euro.

 

Spunti importanti tra i bancari.

Chiusura positiva per il BancoBPM, che ha guadagnato lo 0,62% a 3,577 euro. L’istituto ha comunicato di aver portato a termine una nuova emissione Green Senior Preferred, con scadenza quattro anni per un ammontare pari a 750 milioni di euro. Gli ordini sono stati pari a 1,4 miliardi di euro. Il titolo è stato emesso ad un prezzo pari a 99,613% e paga una cedola fissa del 4,875%.

Performance migliori per IntesaSanpaolo (+1,08%), Mediobanca (+1,3%) e UniCredit (+1,45%).

 

ENI ha messo a segno un progresso dell'1,24% a 14,416 euro. Il Cane a sei zampe ha annunciato l’avvio dell’offerta delle prime obbligazioni destinate al pubblico in Italia collegate ai propri obiettivi di sostenibilità. La durata dei bond è di 5 anni con decorrenza dal 10 febbraio 2023. Il valore complessivo delle obbligazioni sarà di un miliardo di euro, importo che potrà essere aumentato sino a 2 miliardi di euro in caso di eccesso di domanda. Le obbligazioni pagheranno ai sottoscrittori, annualmente e in via posticipata, interessi a tasso fisso sulla base del tasso di interesse nominale annuo lordo che sarà determinato e comunicato entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione del periodo di offerta. Il tasso non potrà essere inferiore al tasso minimo, fissato pari al 4,3%.

 

Enel è salita dell'1,37% a 5,707 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sul colosso elettrico, portandolo da 7 euro a 7,1 euro. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni in quanto il nuovo target price implica un rialzo di oltre il 26% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni Enel nella seduta dell’11 gennaio 2023 (5,63 euro).

 

Generali ha registrato un minimo calo dello 0,09% a 17,385 euro. Gli analisti di UBS hanno peggiorato il rating sul Leone di Trieste, portandolo da “Neutrale” a “Sell” (vendere), in seguito al rialzo messo a segno dal titolo negli ultimi tre mesi: il prezzo delle azioni Generali è passato dai 13,805 euro del 12 ottobre 2022 ai 17,4 euro della chiusura dell’11 gennaio 2023. Parallelamente UBS ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla compagnia assicurativa, ora fissato a 15,5 euro.

 

Pirelli (+1,75% a 4,645 euro) tra i migliori di giornata al FTSEMib. La società ha concluso il collocamento presso investitori istituzionali internazionali del suo primo sustainaibility-linked bond per un importo complessivo di 600 milioni di euro. L’emissione ha visto una domanda pari a quasi 6 volte l’offerta, ammontata a circa 3,5 miliardi di euro. Il rendimento effettivo a scadenza è pari a 4,317%, corrispondente a un rendimento di 145 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap).

 

Iveco Group (+4,36%) ha replicato il rialzo messo a segno nella seduta precedente.


Al segmento STAR è rimasta sotto i riflettori Saes Getters, dopo le performance messe a segno nelle precedenti tre sedute. Le azioni ordinarie hanno perso lo 0,62% a 31,8 euro, mentre i titoli di risparmio sono rimasti invariati a 25,3 euro.

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