Piazza Affari chiude sulla parità
I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato poco lontano dalla parità. In rialzo lieve il FTSEMib milanese
di Mauro Introzzi 12 dic 2022 ore 17:49I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato poco lontano dalla parità. I principali panieri di Milano hanno chiuso con un timido segno positivo.
Il FTSEMib ha chiuso con rialzo dello 0,11% a 24.304 punti (oscillando tra un minimo di 24.133 punti e un massimo di 24.353 punti). Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,21%. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-0,5%) e per il FTSE Italia Star (-0,1%). Nella seduta del 12 dicembre 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 1,33 miliardi di euro, rispetto agli 1,76 miliardi di venerdì scorso.
Il bitcoin si è confermato poco sopra i 17.000 dollari (poco più di 16.000 euro).
Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 185 e i 190 punti, con il rendimento del Btp decennale rimasto sul 3,65%.
L’euro si è riportato a 1,05 dollari.
Tra i bancari da segnalare il progresso di Unicredit (+1,37%). L'istituto ha fatto sapere che - nell'ambito del processo Srep (Supervisory Review and Evaluation Process) della BCE il requisito patrimoniale Pillar 2 Capital Requirement (P2R) richiesto potrebbe aumentare leggermente rispetto all'attuale livello di 175 punti base. ciò non avrà impatti sulle politiche distributive per il 2022 e per il futuro, sul funding plan e sul target di capitale che rimangono in linea con l'attuale guidance.
Acquisti anche su Telecom Italia (+3%). Secondo quanto riporta la stampa il fondo Kkr starebbe in queste ore valutando una nuova offerta - questa volta però solo per la rete e con lo Stato come partner.
Tra gli energetici in calo dello 0,46% Enel. La sua controllata quotata Enel Chile ha perfezionato la cessione dell’intera partecipazione, pari al 99,09% del capitale sociale, detenuta in Enel Transmisión Chile, società quotata cilena di trasmissione di energia elettrica, a Sociedad Transmisora Metropolitana. L'operazione avrà con un effetto positivo sull’indebitamento netto consolidato del gruppo di circa 1,5 miliardi di euro.
DeVa Finance ha deciso di non avanzare la richiesta di procedere alla fusione mediante incorporazione di Tod's (-1,68%), rinunciando anche al conseguente delisting delle azioni Tod's. DeVa Finance ha preferito tenere conto delle indicazioni di mercato e non procedere a un'operazione che potesse essere ritenuta ostile o quantomento "not market friendly".