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Piazza Affari nervosa. Il FTSEMib chiude in rosso

Spunti importanti tra i titoli del settore bancario: UniCredit ha chiuso in frazionale ribasso. Seduta nervosa per i petroliferi

di Edoardo Fagnani 11 set 2024 ore 17:39

piazza-affari-rosso_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta con variazioni frazionali, alla vigilia della riunione della BCE.

Il FTSEMib ha perso lo 0,12% a 33.174 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 32.974 punti e un massimo di 33.415 punti. Il FTSE Italia All Share ha chiuso in calo dello 0,15%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,56%) e per il FTSE Italia Star (-0,45%). Nella seduta del'11 settembre 2024 il controvalore degli scambi è salito a 2,35 miliardi di euro, rispetto ai 2,31 miliardi di martedì.

Alle ore 17.30 il bitcoin era tornato sopra i 56.000 dollari (oltre 51.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ristretto a 135 punti, con il rendimento del Btp decennale che si è avvicinato al 3,45%.

L’euro è sceso a 1,1 dollari.

 

Spunti importanti tra i titoli del settore bancario, dopo la forte volatilità registrata nelle precedenti due sedute.

UniCredit ha registrato un frazionale rialzo dello 0,22% a 36,155 euro. L’agenzia finanziaria tedesca ha comunicato di aver ceduto all’istituto guidato da Andrea Orcel una quota del 4,49% del capitale di Commerzbank. Le azioni sono state cedute a un prezzo unitario di 13,2 euro, per un controvalore complessivo di 702 milioni di euro. Filippo Diodovich - Senior Market Strategist di IG Italia - ritiene che le intenzioni del CEO di Unicredit, Andrea Orcel, siano quelle di creare un grande polo bancario in Germania, tenendo conto che la banca italiana ha già una presenza forte in Germania con HVB (HypoVereinsbank). "Riteniamo che la strategia su Commerzbank possa essere vincente grazie alla possibilità di ottenere sinergie operative in Germania e di migliorare il proprio posizionamento nel comparto tedesco del corporate banking", ha ipotizzato l'esperto.

Performance negativa per Mediobanca (-1,64%) e per il BancoBPM (-0,79% a 5,788 euro).

 

Seduta nervosa per i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a ottobre 2024) è sceso sotto i 66,5 dollari al barile, dopo aver toccato un massimo intraday di 67,58 dollari.

ENI ha registrato un ribasso dello 0,22% a 13,732 euro.

Performance positiva per Saipem (+1,67% a 1,827 euro), mentre Tenaris ha perso lo 0,27% a 12,69 euro.

 

Al MidCap spicca il rialzo di Industrie De Nora (+4,99% a 9,36 euro). La società ha comunicato di aver firmato un memorandum d'intesa con l'azienda tecnologica giapponese Asahi Kasei, per sviluppare e commercializzare elettrolizzatori e sistemi containerizzati per la produzione di idrogeno verde su piccola scala.

 

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