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Un discreto rialzo per il FTSEMib (grazie alle banche)

Gli operatori hanno collegato gli acquisti sul comparto all’ipotesi di un progetto di integrazione tra i due colossi tedeschi Commerzbank e Deutsche Bank

di Edoardo Fagnani 11 mar 2019 ore 17:49

Piazza Affari e le principali borse europee hanno chiuso la prima seduta della settimana con discreti rialzi. Buone performance per i titoli del settore bancario: gli operatori hanno collegato gli acquisti sul comparto all’ipotesi di un progetto di integrazione tra i due colossi tedeschi Commerzbank e Deutsche Bank.

indice-azionario-positivoIl FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,75% a 20.638 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.472 punti e un massimo di 20.656 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,6%. Performance negativa, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,58%), mentre il FTSE Italia Star ha guadagnato lo 0,49%. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,68 miliardi di euro, rispetto ai 2,41 miliardi di venerdì; oggi sono passate di mano 514.719.668 azioni (646.028.425 nella seduta di venerdì). Su 396 titoli trattati, 215 hanno registrato una performance positiva, mentre i segni meno sono stati 149; invariate le restanti 32 azioni.

L’euro si è riportato sotto gli 1,125 dollari.

Lo spread tra Btp e Bund con scadenza a dieci anni ha toccato i 250 punti.

 

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Buone performance per i bancari: gli operatori hanno collegato gli acquisti sul comparto all’ipotesi di un progetto di integrazione tra i due colossi tedeschi Commerzbank e Deutsche Bank.

Il titolo italiano che ha beneficiato maggiormente di queste indiscrezioni è stato Unicredit (+2,56% a 11,478 euro).

 

Banca Ifis ha subito una flessione dell’11,7% a 15,78 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso in mattinata. L’istituto ha comunicato che l'azionista di riferimento ha deciso di non presentare l'attuale amministratore delegato, Giovanni Bossi, nella lista in corso di definizione che sarà depositata in vista dell'assemblea degli azionisti chiamata a rinnovare il Cda della banca.

 

Telecom Italia ha ceduto lo 0,72% a 0,5528 euro. Dalle comunicazioni diffuse dalla SEC (l’equivalente statunitense della Consob) si apprende che la Cassa Depositi e Prestiti ha incrementato all’8,7% la partecipazione detenuta nel capitale della compagnia telefonica. La CDP era accreditata del 7,1% del capitale di Telecom Italia. In attesa dell’assemblea degli azionisti in programma per il 29 marzo e chiamata a nominare il nuovo consiglio di amministrazione i fondi Elliott hanno ribadito la forte contrapposizione nei confronti dell’altro azionista forte della compagnia, Vivendi.

 

Buone performance per i titoli del settore petrolifero, dopo che a New York il prezzo del greggio ha sfiorato i 57 dollari al barile.

ENI ha guadagnato l’1,03% a 15,122 euro.

Performance migliori per Saipem (+2,25% a 4,73 euro) e per Tenaris (+3,38% a 11,78 euro).

 

Cerved Group ha subito uno scivolone del 12,2% a 8,43 euro dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. La società ha comunicato di aver ricevuto da Advent International Corporation una lettera nella quale quest’ultima riferisce che la due diligence effettuata ha confermato che l'azienda quotata a Piazza Affari ha un grande potenziale per una crescita continua ed è gestita da un ottimo management team. Tuttavia, Advent International Corporation ha indicato che il recente balzo del titolo dai 7,71 euro del 12 febbraio ai 9,6 euro della chiusura dell'8 marzo ha reso incerto l’esito dell’operazione.

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