NAVIGA IL SITO

Piazza Affari sui massimi: balzo di Telecom Italia

Secondo gli operatori il balzo del colosso telefonico è da collegare alle indiscrezioni relative all’ipotesi di una fusione tra Wind e 3Italia. In rosso Brunello Cucinelli

di Edoardo Fagnani 11 mar 2015 ore 17:39

Piazza Affari e le principali borse europee in forte rialzo nella seduta odierna. In mattinata il Tesoro ha collocato BOT annuali per un ammontare di 6,5 miliardi di euro: il rendimento del titolo è sceso sotto lo 0,1%. Seduta spumeggiante per Telecom: secondo gli operatori il balzo del colosso telefonico è da collegare alle indiscrezioni relative all’ipotesi di una fusione tra Wind e 3Italia. Monte dei Paschi di Siena guida il rialzo dei bancari. Giornata negativa, invece, per Brunello Cucinelli, dopo la diffusione dei risultati di bilancio.
Il FTSEMib ha messo a segno un progresso del 2,18% a 22.833 punti, mentre il FTSE Italia All Share è salito del 2,05% a 24.334 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,16%) e il FTSE Italia Star (+1,5%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 4,11 miliardi di euro, rispetto ai 3,42 miliardi di ieri. Su 341 titoli trattati, 243 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 88. Invariate le rimanenti dieci azioni.
L’euro è scivolato sotto gli 1,06 dollari. L’oro è sceso a i 1.150 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_positivo2Seduta spumeggiante per Telecom Italia (+7,7% a 1,119 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso nel corso del pomeriggio). Secondo gli operatori il balzo del colosso telefonico è da collegare alle indiscrezioni relative all’ipotesi di una fusione tra Wind e 3Italia.

In rialzo i bancari.
Ottima performance per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un progresso del 3% a 0,6005 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 marzo UBS Group è diventato uno dei maggiori azionisti della banca senese, con una quota del 2,495% del capitale. La Commissione ha precisato che l’1,331% è senza diritto di voto.
Chiusura positiva per IntesaSanpaolo (+1,48% a 3,018 euro). Citigroup ha tolto l’istituto guidato da Carlo Messina dalla lista dei titoli preferiti, in seguito alla performance messa a segno dal titolo negli ultimi mesi. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
UBI Banca è salita dell’1,34% a 7,185 euro. In giornata si è riunito il consiglio di sorveglianza dell’istituto per l’approvazione dei dati di bilancio del 2014. 

Segno più per Saipem (+0,63% a 9,56 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che ODEY Asset Management ha aperto una posizione corta sulla società, con una quota dello 0,5%.
ENI ha recuperato l’1,67% a 16,43 euro. Gli analisti di Exane hanno alzato da 11,9 euro a 12,8 euro il prezzo obiettivo sul Cane a sei zampe, in seguito alla revisione della valutazione di alcune attività del gruppo. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).

Bene Generali (+1,98% a 19,07 euro). In giornata si sono riuniti i vertici della compagnia assicurativa per l’esame del bilancio del 2014. I dati saranno comunicati domani mattina prima dell’apertura di Piazza Affari. 

Fiat Chrysler Automobiles ha registrato un rialzo del 3,46% a 14,65 euro. La società ha comunicato che l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha venduto 1.435.745 azioni ordinarie. I titoli sono stati venduti sul mercato al prezzo medio di 14,122401 euro. A seguito dell’operazione, il manager detiene 13.000.000 di azioni ordinarie del gruppo automobilistico. Intanto, gli analisti di Exane hanno alzato a 16,5 euro il prezzo obiettivo su Fiat Chrysler Automobiles, in seguito al miglioramento della valutazione delle attività relative al marchio Ferrari. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Sulla stessa lunghezza d’onda Barclays, che ha aumentato da 11,5 euro a 15,5 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato il rating “Overweight” (sovrappesare).

Atlantia è scesa dello 0,29% a 23,8 euro. La concessionaria autostradale ha completato la cessione di 9.741.513 azioni proprie, corrispondenti all’1,18% del capitale. L’operazione si è chiusa a un prezzo di vendita di 23,4 euro per azione, pari a uno sconto dell’1,38% rispetto al prezzo medio di borsa della seduta di ieri. Il controvalore complessivo della vendita è stato pari a 227,9 milioni di euro. A seguito del completamento dell’operazione, Atlantia detiene 2.886.288 azioni proprie, pari allo 0,35% del capitale.

Brunello Cucinelli ha subito un ribasso del 5,08% a 18,31 euro. La società del cachemire ha terminato lo scorso anno con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 33,06 milioni di euro, rispetto ai 30,45 milioni del 2013. Il management di Brunello Cucinelli ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,12 euro per azione, in leggero aumento rispetto agli 0,11 euro assegnati lo scorso anno. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Kepler Cheuvreux e di NatIxis hanno peggiorato il giudizio su Brunello Cucinelli, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere). Gli esperti delle due banche d’affari hanno anche ridotto da 19 euro a 18 euro il prezzo obiettivo. Nomura ha limato a 18,5 euro a 18 euro il target price sulla società e ha ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, in seguito al peggioramento delle stime sulla redditività per l’esercizio in corso. Indicazione negativa anche da Société Générale, che ha sforbiciato da 17 euro a 15 euro il prezzo obiettivo su Brunello Cucinelli, sull’ipotesi di una riduzione della marginalità nell’esercizio in corso. La banca d’affari ha ribadito il consiglio di vendere le azioni.
Luxottica ha registrato un progresso del 4,11% a 58,25 euro. Gli analisti di HSBC hanno alzato da 56 euro a 61 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.
Salvatore Ferragamo è salita del 2,02% a 27,76 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 28 euro a 30 euro il prezzo obiettivo della società del lusso, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Campari ha guadagnato il 3,47% a 6,405 euro. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio, gli analisti di Barclays hanno alzato da 5,1 euro a 5,5 euro il target price sulla società, come conseguenza al miglioramento delle stime per i prossimi trimestri. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare). Sulla stessa lunghezza d’onda Raymond James, che ha incrementato da 5,2 euro a 5,4 euro per azione la valutazione sull’azienda, anche se ha ribadito il rating “Underperform” (farà peggio del mercato). Indicazione simile da UBS, che ha aumentato da 5,1 euro a 5,6 euro il prezzo obiettivo su Campari, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni. Nomura e Kepler Cheuvreux, invece, hanno aumentato a 7 euro e a 6,9 euro per azione la valutazione sulla società, ribadendo il rating “Buy” (acquistare). Anche Banca Akros ha aumentato il target price su Campari, portandolo da 5,7 euro a 6,3 euro, in seguito alla revisione delle stime per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Berenberg, invece, si è limitata a ritoccare al rialzo le stime sull’utile per azione di Campari per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il target price di 5,7 euro e in giudizio “Hold” (mantenere).

World Duty Free è scesa dello 0,84% a 10,61 euro. La società ha terminato il 2014 con un utile netto di 34,9 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 105,8 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente. Il consiglio di amministrazione ha deciso di non distribuire il dividendo e riporterà a nuovo l’utile realizzato dalla capogruppo. Il budget triennale 2015-2017 prevede per il 2015 un fatturato compreso tra 2,63 e 2,67 miliardi di euro e un margine operativo lordo adjusted compreso tra 279 e 294 milioni di euro.

Tutte le ultime su: piazza affari
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.